Guerra

«Cina e Germania contrari all'uso di armi nucleari»

I commenti di Xi, poi confermati anche da Scholz, sono un messaggio a Putin che le minacce nucleari sono una linea rossa per la Cina, dando a Pechino un terreno comune con Bruxelles sul conflitto
© KEYSTONE (AP Photo/Michele Tantussi)
Ats
04.11.2022 13:45

Germania e Cina sono contrarie all'uso di qualsiasi arma nucleare nella guerra in Ucraina: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrando i media a Pechino dopo gli incontri avuti con il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang.

«Qui in Cina tutti sanno che un'escalation della guerra in Ucraina avrebbe conseguenze per tutti noi - ha detto Scholz -. Ecco perché è molto importante per me sottolineare che tutti dicono chiaramente che un'escalation attraverso l'uso di un'arma nucleare tattica è esclusa».

I commenti di Xi, poi confermati anche da Scholz, sono un messaggio a Putin che le minacce nucleari sono una linea rossa per la Cina, dando a Pechino un terreno comune con Bruxelles su un conflitto durato troppo a lungo e che ha spesso dal suo inizio creato problemi nelle relazioni tra Ue e Pechino.

La dichiarazione di Xi sull'amicizia «senza limiti» con Putin, poche settimane prima dell'invasione da parte di Mosca, aveva ha spinto l'Europa a riesaminare i rischi per la sicurezza derivanti dall'ampliamento dei legami con Pechino.

La Cina, ha aggiunto Xi nel resoconto della Cctv, sostiene Germania ed 'Ue «per un ruolo importante nella promozione dei colloqui di pace e della costruzione di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile». Allo stato, «la comunità internazionale dovrebbe sostenere compatta tutti gli sforzi per risolvere pacificamente la crisi, invitare tutte le parti interessate a esercitare razionalità e moderazione, condurre contatti diretti il ;;prima possibile e creare le condizioni per la ripresa dei negoziati», opponendosi «all'uso e alla minaccia di armi nucleari».

Il presidente cinese, infine, ha auspicato la collaborazione «per salvare i civili nelle aree di crisi con l'arrivo dell'inverno e migliorare le condizioni umanitarie».

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