Cina, tre morti e decine di feriti per il sisma nello Xinjiang

Tre persone sono morte e diverse decine sono rimaste ferite a causa del violento terremoto di magnitudo 7.1 che nella notte ha colpito la Cina nordoccidentale dello Xinjiang vicino al confine con il Kirghizistan. Si tratta dell'aggiornamento fornito dai media statali, con la prima conferma di vittime del sisma registrato poco dopo le 2 locali, con epicentro a circa 140 chilometri dalla città di Aksu, in un'area scarsamente abitata.

Dopo aver inizialmente riferito che sei persone erano rimaste ferite, due delle quali in «gravi» condizioni nella contea di Akqi, l'agenzia Xinhua ha dato conto dei primi decessi e di cinque feriti, saliti a diverse decine dopo ulteriori aggiornamenti. Un totale di 47 edifici nella contea sono crollati, mentre altri 78 sono rimasti danneggiati, secondo le autorità locali.

Due case residenziali e stalle per il bestiame sono crollate nell'area vicino all'epicentro, nella contea rurale di Wushi, ha aggiunto la Xinhua, secondo cui anche la l'elettricità è stata interrotta in via temporanea. Il ministero della Sanità del vicino Kazakistan ha affermato che 44 persone con «varie» lesioni avevano cercato assistenza medica ad Almaty, la città più grande del Paese.