Maltempo

Cinquanta militari in Vallemaggia, «l'impiego dell'Esercito si è svolto senza intoppi»

È quanto emerge dal rapporto sul servizio d’appoggio in caso di catastrofe redatto dal Consiglio federale, che sarà trasmesso al Parlamento per la sua sessione autunnale
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
04.09.2024 10:44

L’impiego dell'Esercito in Vallemaggia si è svolto senza problemi e senza incidenti significativi. Anche la collaborazione con le autorità civili coinvolte si è svolta senza problemi, grazie in particolare agli stati maggiori di collegamento cantonali che sono stati istituiti. Sono le conclusioni del rapporto del Consiglio federale in merito all'appoggio fornito dalla truppa in seguito all'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione nella notte tra il 29 e il 30 giugno.

Le autorità cantonali ticinesi – come pure quelle del Vallese – aveano richiesto l’intervento dell’Esercito, che è stato impiegato dal 30 giugno al 28 luglio 2024 a fianco delle forze d’intervento cantonali.  Il 1. luglio 2024, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) aveva approvato questo impiego, in quando soddisfaceva i criteri del principio di sussidiarietà. Poiché i Cantoni avevano impiegato tutte le risorse civili a loro disposizione e vista l’urgenza della situazione e le difficili condizioni create dal maltempo, è risultato evidente che soltanto l’Esercito fosse in grado di intervenire in tempi brevi e di mettere a disposizione mezzi straordinari come il ponte provvisorio installato a Cevio. Poiché il servizio d’appoggio è durato più di tre settimane, il Consiglio federale deve redigere un rapporto all’attenzione dell’Assemblea federale. Rapporto adottato dal Consiglio federale il 28 agosto 2024, che sarà trasmesso al Parlamento per la sua sessione autunnale.

Servizio d’appoggio in caso di catastrofe

In Vallese circa 300 militari sono stati impiegati nelle valli di Saas e di Conches come pure nella Valle d’Anniviers per liberare le vie di comunicazione e sgombrare i detriti. Nella regione di Sierre e di Chippis la truppa ha effettuato lavori di pompaggio e di sgombero di fango e ghiaia, contribuendo alla salvaguardia e al funzionamento di infrastrutture essenziali. In Vallese l’impiego di aiuto in caso di catastrofe è terminato il 10 luglio 2024.

In Ticino l’esercito ha contribuito con circa 50 militari al ripristino di infrastrutture essenziali nella Vallemaggia, l’impiego di aiuto in caso di catastrofe è terminato il 28 luglio 2024. Da parte loro, le Forze aeree hanno effettuato con elicotteri e un aereo voli di ricognizione e di evacuazione come pure trasporti di persone e materiale. Il servizio d’appoggio si è svolto conformemente all’ordinanza sull’aiuto militare in caso di catastrofe in Svizzera (OAMC). Pertanto le prestazioni fornite sono gratuite e sono a carico dei crediti ordinari del servizio di truppa e di quelli destinati alle ore di volo.

Appoggio a favore di attività civili fuori del servizio mediante mezzi militari

Dal momento che il servizio d’appoggio in caso di catastrofe è terminato il 28 luglio 2024, il Ticino ha presentato ulteriori richieste di prestazioni, fa sapere il Consiglio federale. «Queste prestazioni vengono fornite conformemente alle disposizioni dell’ordinanza concernente l’appoggio a favore di attività civili e di attività fuori del servizio mediante mezzi militari (OAAM). Quest’ordinanza permette, in determinate condizioni, di impiegare mezzi militari per questioni di importanza nazionale o di interesse pubblico».