Cinque giorni di NFT
Le cinque giornate di Lugano. Chissà se diventeranno famose come quelle di Milano, durante le quali la città lombarda fu temporaneamente liberata dal dominio austriaco. Di sicuro anche chi prenderà parte alla NFT fest, prevista in città fra il 7 e l’11 settembre, si sentirà al centro di una rivoluzione: quella rappresentata dai Non Fungible Tokens per settori come l’arte, la musica e l’intrattenimento, ai quali è dedicato il festival luganese. Non Fungible Tokens, NFT. Cosa sono? In estrema sintesi: espressioni di una tecnologia, la blockchain, che permette di registrare, conservare, vendere o scambiare beni immateriali di vario genere. Nel caso del settore artistico, si tratta di opere digitali la cui autenticità è garantita. Non è semplice da spiegare solo a parole. Può aiutare «giocarci» – e sull’applicazione My Lugano è possibile farlo gratuitamente – o ancora meglio venire alla NFT fest, che offrirà diversi spunti in tal senso. Al Palazzo dei congressi, ad esempio, saliranno sul palco più di 160 relatori e verranno presentate 10 installazioni artistiche originali realizzate per l’evento. Una, dedicata ai temi dell’ecologia e della comunicazione, verrà realizzata da Yuri Catania sulla facciata esterna della struttura, poi verrà resa digitale e inserita nella blockchain gestita dalla Città. I primi tre giorni saranno i più intensi con decine di dibattiti, concerti, tornei ed esibizioni. Domenica 10 è in programma un evento nell’evento, intitolato Ticino Gaming, mentre lunedì 11 rimarranno aperti solo gli spazi espositivi. Durante il festival verranno rilasciate cinque collezioni NFT, fra cui quella delle «scimmie» di My Lugano e la «Via Nassa Starway Collection». L’evento sarà anche un’occasione per presentare un Metaverso sviluppato dalla società The Nemesis e ispirato a Lugano. Ci sarà spazio anche per la beneficenza, con un’esibizione di skateboarder con disabilità e il «rilascio» nella blockchain di skate che poi andranno all’asta.