Circoncisione fai-da-te, muore neonato nigeriano a Genova

GENOVA - Un neonato è morto nella notte per una circoncisione praticata in casa in periferia di Genova. Come riporta il Corriere della Sera, sarebbero state la madre e la nonna del piccolo, entrambe nigeriane, a chiamare il 118 ma i sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La madre è una 25enne con regolare permesso di soggiorno; il padre, anche lui nigeriano, è fuori dall’Italia per lavoro ed è stato già contattato dagli investigatori secondo cui, a praticare la circoncisione, potrebbe essere stata una terza persona: per questo stanno controllando i cellulari delle due donne, per risalire ai contatti avuti in questi giorni. Il reato che i pm starebbero ipotizzando è omicidio preterintenzionale, probabile che sul corpicino della vittima venga disposta l’autopsia.
Non è il primo caso registrato in Italia nell’ultimo periodo
Solo una settimana fa, due decessi per dissanguamento in provincia di Reggio Emilia hanno scatenato la caccia al chirurgo fai-da-te: i genitori, di origine ghanese, sono stati indagati per omicidio colposo. Stessa sorte toccò lo scorso dicembre, vicino Roma, a un bimbo africano di 2 anni, mentre il fratello gemello si salvò per miracolo: il finto medico libico che praticò l’incisione nella loro abitazione fu accusato di omicidio e lesioni gravissime. Chirurghi improvvisati, pagati poche decine di euro, a cui le famiglie islamiche si rivolgono non potendosi permettere una clinica privata. Nel 2016 a Torino un bambino di origine ghanese morì in ospedale, per una grave infezione all’apparato genitale in seguito ad una circoncisione. Si tratta di un fenomeno tanto diffuso quanto, ancora, nascosto e gli episodi riescono a emergere, nel migliore dei casi, solo dopo le tragiche conseguenze: alcune stime parlano di 2-3mila circoncisioni clandestine effettuate ogni anno nel nostro paese.