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Colpito con un missile l’ospedale della cittadina ucraina di Selydove: almeno tre morti

I feriti sarebbero invece almeno dodici afferma su Telegram il Consiglio locale – Colpiti dai lanci balistici anche nove condomini – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Colpito con un missile l’ospedale della cittadina ucraina di Selydove: almeno tre morti
Red. Online
14.02.2024 06:00
20:39
20:39
Una coalizione di otto Paesi NATO per fornire droni all'Ucraina

Ucraina, Germania, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania, Estonia, Svezia e Danimarca hanno firmato oggi a Bruxelles un memorandum di intenti per la formazione di una coalizione internazionale per la fornitura di droni all'Ucraina. SI è trattato di un riunione virtuale in formato Ramstein. Lo rende noto il governo della Lettonia, che dichiara di aver promosso l'iniziativa e preso la guida della coalizione.

La coalizione, che mira a investire ingenti risorse nella produzione di droni e pezzi di ricambio, mira a fornire all'Ucraina un milione di droni.

«La tecnologia dei droni ha cambiato radicalmente la strategia e le tattiche di guerra», ha dichiarato il ministro della Difesa della Lettonia, Andris Spruds, principale promotore dell'iniziativa. «I compiti della coalizione sono quelli di attuare consegne mirate e rapide di droni all'Ucraina, nonché di sviluppare le capacità di droni della Lettonia e di altri Paesi alleati».

20:10
20:10
L'Estonia valuta la chiusura dei valichi con la Russia

L'Estonia sta valutando la possibilità di chiudere temporaneamente tutti i valichi di frontiera con la Russia. Lo ha annunciato il comando della guardia di frontiera del Paese baltico in un comunicato stampa.

Tale azione potrebbe essere intrapresa a causa della crescente «pressione migratoria dalla Russia», che ha recentemente portato a un aumento del numero di migranti che cercano di attraversare illegalmente il confine.

«Se queste attività continuano, saremo costretti a chiudere i valichi di frontiera per proteggere la sicurezza nazionale e l'ordine pubblico, come è già stato fatto in Finlandia», si legge nel comunicato.

20:02
20:02
La Lituania guiderà una coalizione per lo sminamento in Ucraina

Ventuno Stati hanno sottoscritto oggi a Bruxelles una dichiarazione d'intenti per la creazione di una coalizione internazionale, guidata dalla Lituania, per le operazioni di sminamento dell'Ucraina.

«Si tratta di un primo passo importante», ha detto il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas. «Sarà ora necessario acquisire le attrezzature necessarie al lavoro sul campo».

La Lituania ha dichiarato che intenderà stanziare in favore del programma di sminamento una cifra pari a 1,2 milioni di euro. Anusauskas ha sottolineato che la coalizione rappresenta un ulteriore passo a sostegno dell'Ucraina che deve tuttavia essere accompagnato da altre nuove iniziative.

«Dobbiamo mantenere il sostegno politico e pratico della Nato all'Ucraina e aiutare l'esercito ucraino a vincere la guerra», ha ricordato il politico lituano.

18:48
18:48
Mosca confischerà i beni di chi critica la guerra

In Russia c'è una nuova legge che prende di mira chi si oppone all'aggressione militare contro l'Ucraina. Dopo la rapida approvazione da parte della Duma e del Senato (ovviamente all'unanimità, com'è ormai prassi in un Parlamento in cui non siedono oppositori), Vladimir Putin ha firmato una nuova legge che dà alle autorità il potere di confiscare beni, conti e proprietà di chi è stato condannato con l'accusa di «diffondere informazioni sulle forze armate» ritenute «false» dal governo, o con quella di «screditare» l'esercito del Cremlino.

Si tratta di imputazioni che Mosca ha sfornato due anni fa, nei primi giorni dell'invasione dell'Ucraina, con una legge bavaglio che di fatto colpisce chiunque si schieri contro la guerra e prevede pesanti pene detentive che vanno fino a 15 anni di reclusione.

Da oggi, per chi condanna la guerra, al rischio di trascorrere tanti anni in carcere si aggiunge così quello di vedersi confiscare i propri beni. E la nuova stretta sul dissenso arriva appena un mese prima delle presidenziali: un voto il cui esito è considerato scontato vista la mancanza di una vera competizione elettorale ma per il quale Putin sta comunque puntando forte sulla carta della guerra.

L'obiettivo del Cremlino era stato illustrato dal presidente della Duma, Viaceslav Volodin, già qualche settimana fa: «È necessario punire i traditori che, vivendo all'estero, gettano fango» sulla Russia, «sui soldati e sugli ufficiali che partecipano all'operazione militare speciale», aveva detto l'alleato di Putin. Non per niente c'è chi teme che la nuova legge si possa trasformare per il Cremlino in un'arma per colpire i russi contrari alla guerra che sono emigrati all'estero dopo l'inizio del conflitto ma che in Russia hanno ancora beni e proprietà.

La nuova legge prevede la confisca dei beni anche per altre condanne, come «l'incitamento ad attività estremiste» o «l'incitamento a violare l'integrità territoriale russa». Anche in questo caso si tratta di espedienti per colpire il dissenso: accuse di «estremismo» sono infatti spesso rivolte agli oppositori, mentre per essere accusati di «incitare a violare l'integrità territoriale russa» basta affermare che i territori ucraini occupati con le armi dai soldati del Cremlino non appartengono alla Russia. Non è chiaro se i beni immobili rientrino tra quelli che possono essere confiscati in base a questa nuova legge.

Il Moscow Times sostiene che «non sembra» essere così. L'agenzia di stampa ufficiale russa Tass afferma che possano essere confiscati solo i beni «ottenuti con mezzi criminali» o usati per attività «contro la sicurezza nazionale». Ma in Russia il governo definisce «reato» persino schierarsi contro la guerra, e i tribunali russi hanno già più volte dimostrato di interpretare le leggi in base alle indicazioni della pubblica accusa e di non essere indipendenti dal potere politico.

14:36
14:36
L'Estonia convoca l'incaricato d'affari russo sul caso Kallas

Il ministero degli Esteri estone ha convocato l'incaricato d'affari russo in seguito alla decisione di Mosca di inserire la prima ministra Kaja Kallas nella lista dei ricercati. Lo riferisce l'agenzia Tass.

Il ministero di Tallinn ha fatto sapere che le mosse intraprese dalla Russia non causeranno nessun cambiamento nelle politiche adottate e che immutato rimarrà anche il sostegno del Paese baltico all'Ucraina.

Intanto, anche i ministeri degli Esteri di Lituania e Lettonia hanno convocato oggi gli incaricati d'affari delle ambasciate della Federazione russa nei due Paesi per chiedere chiarimenti in merito alla decisione di Mosca di inserire il ministro della Cultura lituano, Simonas Kairys, e una serie di funzionari pubblici lituani e lettoni nella lista dei ricercati.

In un comunicato stampa pubblicato oggi, il ministero degli Esteri lettone ha sottolineato che «i tentativi della Russia di esercitare la giurisdizione penale extraterritoriale devono essere considerati come un intervento negli affari interni della Lettonia, in contrasto con la Carta delle Nazioni Unite».

Di ugual tenore anche le parole utilizzate dal ministero degli Esteri lituano in un comunicato stampa pubblicato oggi e in cui accusa la Russia di contravvenire alle regole del diritto internazionale e di tentare di falsificare la storia.

13:03
13:03
David Cameron striglia il Congresso USA: «Approvi gli aiuti»

Il governo conservatore britannico di Rishi Sunak ha indirizzato oggi - per bocca del ministro degli Esteri, David Cameron - una rara sollecitazione all'alleato Usa, rivolta in particolare al Congresso, a «fare la cosa giusta» e ad approvare il nuovo mega pacchetto di aiuti, militari in primis, presentato dall'amministrazione del presidente Joe Biden: pacchetto che questa settimana ha superato il voto al Senato, ma che si ritiene sia destinato a essere bocciato dalla Camera dei Rappresentanti se non cadrà l'opposizione dei Repubblicani.

«Il nostro appello è di fare la cosa giusta per fermare l'aggressione (russa), stare dalla parte della libertà e sostenere il Paese (l'Ucraina) che sta difendendo i suoi confini», ha detto Cameron, interpellato dai giornalisti di casa sua a margine di una visita in Bulgaria e in Polonia: ennesima missione fra i partner del fronte orientale della Nato, con cui Londra condivide una posizione particolarmente dura sul tema della guerra in Ucraina e della risposta a Mosca.

Il pacchetto è «assolutamente cruciale anche per la sicurezza americana», ha proseguito il capo del Foreign Office, che dopo le tappe a Sofia e Varsavia parteciperà all'annuale Conferenza di Monaco, in Germania. «Le lezioni della storia - ha poi rincarato - sono chiare: se consentiamo a un dittatore come (Vladimir) Putin di occupare parte di un Paese, egli non si fermerà lì»

13:03
13:03
«I russi hanno ammassato 50 mila soldati ad Avdiivka»

L'esercito russo ha ammassato circa 50'000 soldati nell'area di Avdiivka, nell'est dell'Ucraina: lo ha dichiarato in tv Dmytro Lykhoviy, portavoce delle truppe Tavria, rispondendo in relazione alla minaccia che una presenza russa massiccia porti al taglio delle vie di rifornimento per le truppe di Kiev. Lo riporta Ukrinform.

«Se il nemico dovesse interrompere le vie di rifornimento logistico ad Avdiivka, il Comando delle forze di difesa ha previsto linee di rifornimento di riserva», ha affermato Lykhoviy. «In un momento in cui la situazione sul campo di battaglia diventa difficilissima, la cosa principale è salvare le vite dei soldati e portarli in un'altra posizione, agire in modo flessibile, manovrare per salvare i soldati per i prossimi combattimenti, riconquistare il territorio che potrebbe essere stato perso».

«Per quanto riguarda Avdiivka, posso dire che gli eventi degli ultimi giorni, in particolare gli attacchi dell'artiglieria e dei razzi russi contro gli insediamenti del distretto di Pokrovsk della regione di Donetsk, a ovest di Avdiivka, dimostrano cosa può diventare ognuno di questi insediamenti e villaggi dopo che la linea del fronte si sposta», ha spiegato il portavoce.

«Al momento, la situazione in prima linea è dinamica e può cambiare letteralmente ogni ora. Le nostre truppe stanno facendo ogni sforzo per mantenere le loro posizioni. Nel caso in cui la linea logistica principale venga tagliata dal nemico, il nostro comando ha previsto delle vie di rifornimento di riserva», ha dichiarato. Lykhoviy ha aggiunto che i combattimenti a Avdiivka sono in corso, il che sta causando un cambiamento nelle tattiche della difesa.

11:18
11:18
Putin firma la legge per confiscare i beni a chi critica la guerra

Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede la possibilità di confiscare beni e proprietà alle persone condannate in base alla legge che vieta la «diffusione di informazioni sulle forze armate» che dovessero essere ritenute «false» dalle autorità russe.

Di fatto la legge colpisce chi condanna l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax.

In Russia c'è una legge che prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull'esercito che dovessero essere giudicate «false» dalle autorità e fino a 7 anni per chi è accusato di «screditare» l'esercito.

Intanto, l'agenzia Reuters scrive sul proprio sito web che, secondo tre fonti russe ben informate, «una proposta del presidente russo Vladimir Putin di un cessate il fuoco» in Ucraina per «congelare la guerra» sarebbe stata «respinta dagli Stati Uniti dopo i contatti tra intermediari». Il Cremlino nega che le cose stiano così.

«Questo non è vero», ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, secondo la Tass. Allo stesso tempo, sempre secondo la Reuters, «una fonte americana ha negato che ci siano stati contatti ufficiali e ha detto che Washington non si impegnerà in colloqui che non coinvolgano l'Ucraina».

La Reuters scrive che, secondo le sue fonti russe, Putin avrebbe «inviato segnali a Washington nel 2023 in pubblico e in privato attraverso intermediari, compresi i partner arabi di Mosca in Medio Oriente e altri, che era pronto a prendere in considerazione un cessate il fuoco in Ucraina». Sempre secondo le stesse fonti, «Putin proponeva di congelare il conflitto allo stato attuale e non era disposto a cedere alcun territorio ucraino controllato dalla Russia».

Dal canto suo, il nuovo capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha espresso preoccupazione per la precaria situazione in prima linea durante una visita nell'Ucraina orientale insieme al ministro della Difesa Rustem Umerov. Lo riporta il Kyiv Post. In una dichiarazione condivisa sui social, Syrsky ha descritto il fronte come «estremamente complesso e stressante». Ha osservato che gli occupanti russi stanno aumentando i loro sforzi e detengono un vantaggio numerico in termini di numero di militari.

«Stiamo facendo tutto il possibile per impedire al nemico di avanzare ulteriormente nel nostro territorio e per mantenere il controllo sulle posizioni che occupiamo attualmente», ha dichiarato. Negli ultimi mesi le forze russe hanno intensificato i loro sforzi per prendere il controllo del polo industriale orientale di Avdiivka, rivendicando progressi graduali da combattimenti molto intensi.

10:53
10:53
Il Papa: «Di fronte a tante guerre non chiudiamo il cuore»

«Di fronte a tante guerre, non chiudiamo il nostro cuore a chi ha bisogno. La preghiera, il digiuno e l'elemosina siano la via per costruire la pace». Lo ha detto il Papa nell'udienza generale salutando i pellegrini polacchi e ricordando che «per l'inizio della Quaresima, si tiene oggi in tutte le chiese del vostro Paese una raccolta fondi per aiutare l'Ucraina».

Ecco il nuovo appello di Papa Francesco per la pace. «Oggi inizia la Quaresima. Disponiamoci a percorrere questo tempo - ha detto il Pontefice al termine dell'udienza generale - come occasione di conversione e di rinnovamento, nell'ascolto della parola di Dio e nella cura dei fratelli che necessitano tanto. E qui non dimentichiamo mai la martoriata Ucraina. E la Palestina, Israele, che soffrono tanto. Pregiamo per questi fratelli e sorelle che soffrono la guerra», «andiamo avanti nell'intensificare la preghiera, soprattutto per la pace nel mondo», ha concluso Bergoglio.

10:04
10:04
«La La Russia e il Vaticano mantengono aperto il loro dialogo sull'operazione in Ucraina»

La Russia e il Vaticano mantengono aperto il loro dialogo, anche sulla questione palestinese, sulla quale le loro posizioni «coincidono per molti aspetti». Lo ha detto l'ambasciatore di Mosca presso la Santa Sede, Ivan Soltanovsky, in un'intervista alla Tass.

«Per il Vaticano - ha sottolineato Soltanovsky - le questioni legate alla situazione in Medio Oriente sono sempre state una priorità. Speciale attenzione è dedicata a tale questione anche nel dialogo tra Russia e Vaticano. Le nostre posizioni coincidono per molti aspetti».

«L'attuale situazione nella Striscia di Gaza preoccupa chiaramente sia la Russia sia la Santa Sede», ha aggiunto il diplomatico.

Mosca continua inoltre il dialogo con il Vaticano sull'Ucraina e mantiene «le porte aperte» per una eventuale nuova visita dell'inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, che è stato in Russia nel giugno scorso, ha proseguito Soltanovsky.

Con il Vaticano «il lavoro sulle questioni umanitarie continua senza sosta», ha affermato il diplomatico, sottolineando che il dialogo riguarda in particolare i bambini ucraini che Kiev accusa Mosca di avere deportato a forza in Russia. Da parte sua, invece, il Governo russo afferma di avere trasferito bambini dalle zone di combattimento solo per metterli al riparo e nega di averne sottratto alcuno ai genitori.

«Il lavoro di routine con il cardinale Zuppi continua lungo le linee definite nei suoi incontri tenuti in giugno con il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov e la commissaria per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova. Se ci sarà bisogno che l'inviato papale visiti ancora la Russia per il bene di questa causa - ha concluso Soltanovksy - tale possibilità sarà sicuramente considerata attentamente. Le porte sono aperte a Mosca, e il Vaticano lo sa».

09:46
09:46
Kiev: «Distrutta nave della flotta russa al largo della Crimea»

Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha rivendicato la distruzione nella notte della nave da sbarco della flotta russa del Mar Nero «Caesar Kunikov».

Lo afferma su Facebook lo steso stato maggiore, come riporta Ukrainska Pravda.

«La distruzione da parte delle Forze armate dell'Ucraina, insieme alla direzione principale dell'Intelligence del ministero della Difesa (Gur), della nave 'Caesar Kunikov' è un'altra conferma che il nemico non può attraversare impunemente le acque territoriali ucraine», ha scritto su Telegram il nuovo comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Pavlyuk.

«La maggior parte dei membri dell'equipaggio della nave da sbarco russa (...) affondata questa mattina nella regione ucraina di Alupka, è morta»., ha dal canto suo affermato in un commento a Nv Andry Yusov, portavoce del ministero della Difesa ucraino, specificando: «non ci sono ancora dati precisi, ma secondo le informazioni disponibili, la maggior parte dell'equipaggio è deceduta», ha detto.

̈L'equipaggio completo della Kunikov è composto da 87 marinai, ma non si conosce il numero dei militari che erano a bordo. Secondo Yusov, la nave è affondata e non può essere riparata, a bordo c'era un carico di munizioni.

Intanto, il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito un «grande risultato» i recenti avanzamenti dell'Ucraina nel Mar Nero, dopo che Kiev ha annunciato di aver distrutto la nave da guerra russa.

«Gli ucraini sono stati in grado di infliggere pesanti perdite alla flotta russa del Mar Nero», ha dichiarato Stoltenberg al quartier generale di Bruxelles. «E questo è un grande risultato, una grande vittoria per gli ucraini».

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

«Gli Stati Uniti non si piegano davanti a nessuno, figuriamoci davanti a Putin». Parole, queste, espresse dal presidente statunitense Joe Biden il quale ha poi esortato il Congresso ad approvare la legge per gli aiuti all’Ucraina. «Abbiamo unito la NATO, non possiamo andarcene ora», ha avvertito il presidente americano rivolgendosi ai repubblicani e ricordando che «la storia ci guarda». «L’America deve essere ritenuta affidabile, credibile. Gli Stati Uniti hanno messo insieme una coalizione di quasi cinquanta nazioni per sostenere l’Ucraina». Ricordiamo che il Senato degli Stati Uniti ha approvato un finanziamento di 95 miliardi di dollari destinati all'Ucraina, alla quale ne spetterebbero 60, a Israele e a Taiwan in un disegno di legge inviato alla Camera controllata dai Repubblicani. I Repubblicani della Camera, allineati con l'ex presidente e sfidante alle primarie del 2024 Donald Trump, hanno però promesso di respingere il disegno di legge.

Sul fronte bellico, intanto, un missile russo ha colpito un ospedale nella città di Selydove – vicino a Donetsk, nell’Ucraina orientale – causando tre morti e dodici feriti. Colpiti dai lanci balistici anche nove condomini secondo quanto riporta su Telegram il Consiglio locale. Tra le persone decedute ci sarebbe anche un bambino. Sempre su Telegram, il governatore della regione di Donetsk Vadym Filachkine ha poi precisato che un centinaio di pazienti dell’ospedale colpito è stato trasferito in strutture sanitarie delle città di Pokrovsk e Myrnograd.

Dal canto suo la Russia ha abbattuto nella notte due droni ucraini nella regione di Belgorod, uno nella regione di Voronezh e altri sei nel Mar Nero; a riferirlo è il Ministero della Difesa russo.

Il primo ministro albanese Edi Rama ha infine reso noto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky il 28 febbraio visiterà l’Albania per la prima volta in occasione del vertice di pace che si terrà a Tirana.