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Vladimir Putin, al Forum economico di San Pietroburgo, ha indicato come «causa dei problemi il colpo di Stato del 2014» – Il governatore di Lugansk: «L'evacuazione di Azot ora è impossibile» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:41
21:41
Liberato il paramedico che curava i soldati nel Donbass
Il paramedico ucraino Yulia Payevska, meglio conosciuta come «Tyra», è stata liberata dalla prigionia russa. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio, secondo quanto riporta Ukrinform.
«Siamo riusciti a liberare dalla prigionia Tyra, il paramedico ucraino Yulia Payevska. Tyra è già a casa», ha detto il presidente ucraino. La donna era stata catturata il 16 marzo scorso.
Da anni, era impegnata nella cura dei soldati ucraini e dei civili feriti, in particolare nel Donbass, insieme alla sua squadra di soccorso denominata «Angels of Tyra». Secondo ArmyInform, solo nel 2019 avrebbe salvato più di 500 militari ucraini.
21:40
21:40
«Quattro civili uccisi oggi da raid russi nel Donetsk»
Almeno 4 civili sono rimasti uccisi e altri 6 feriti in raid russi compiuti oggi nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko, precisando che due vittime sono state registrate a Panteleimonivka, una a Bakhmut e una a Krasnohorivka. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.
20:05
20:05
«Le consegne di armi all'Ucraina arriveranno in tempo»
Le consegne di armi pesanti all'Ucraina, promesse dalla Germania, «arriveranno in tempo» per sostenere il paese nei combattimenti nel Donbass. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un'intervista in inglese con Dpa.
Scholz ha sottolineato che l'industria tedesca sta lavorando per garantire che le armi possano essere consegnate. Tuttavia, è essenziale che i soldati ucraini vengano addestrati all'uso dei vari sistemi.
Scholz ha aggiunto che per il conflitto nell'est del Paese, l'Ucraina ha soprattutto bisogno di artiglieria, in modo da poter rispondere a droni, elicotteri e aerei.
19:46
19:46
«La Russia non prevede di introdurre visti per gli ucraini»
Mosca non prevede di introdurre alcun visto per i cittadini ucraini. Lo ha detto a Interfax il capo della commissione per gli affari esteri della Duma di Stato Leonid Slutsky.
«La decisione dell'Ucraina sul regime dei visti in relazione ai cittadini russi è una provocazione. Non lo faremo», ha affermato.
Alla domanda precisa se Mosca introdurrà i visti per gli ucraini, Slutsky ha risposto con le seguenti parole: «Ma per cosa? Abbiamo un sacco di parenti in Ucraina, persone che contano sulla nostra assistenza. Immaginate» come sarebbe «se facessimo le stesse cose», ha precisato Slutsky.
19:45
19:45
«È assolutamente necessario parlare con Putin»
«È assolutamente necessario parlare con Putin»: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervistato da Dpa dopo la visita di ieri a Kiev.
Scholz ha difeso i colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin e ne ha annunciato ulteriori. «Continuerò a farlo, così come il presidente francese», ha detto Scholz.
Scholz ha anche sottolineato come sia necessario che questi colloqui con il presidente russo siano chiari. A Putin «dico di comprendere che non ci sarà una pace come diktat. E che se pensa di poter rubare del territorio e poi sperare che i tempi cambieranno e le cose torneranno alla normalità, allora si sta sbagliando», ha spiegato Scholz.
Il cancelliere tedesco ha anche ribadito che chiede a Putin di ritirare le sue truppe dall'Ucraina e raggiungere un accordo che sia considerato accettabile e giusto da Kiev.
19:36
19:36
Telefonata tra Ursula von der Leyen e Zelensky
Telefonata tra la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il sì dell'esecutivo europeo alla candidatura dell'Ucraina.
«Sono rimasta molto commossa dalle parole del presidente Zelensky al telefono oggi, dopo la nostra raccomandazione di concedere all'Ucraina lo status di candidato. Gli ucraini possono contare sulla Commissione nel loro cammino verso l'Unione europea», ha scritto in un tweet von der Leyen.
19:18
19:18
«Caos in Europa se non avessimo fermato Putin»
«Sono convinto che se avessimo lasciato andare Putin (in Ucraina, ndr), non si sarebbe fermato»: lo afferma Joe Biden in una intervista all'Ap di cui sono stati anticipati alcuni passi sui media USA. Il presidente spiega che se l'Occidente non fosse intervenuto le conseguenze sarebbero state peggiori del prezzo che sta pagando e che Putin avrebbe seminato il «caos» in Europa.
«Cosa sarebbe successo se la potenza più forte, la NATO, una struttura organizzativa che abbiamo messo insieme, se ne fosse andata di fronte all'aggressione russa di oltre 100 mila soldati che marciano attraverso il confine per tentare di occupare e spazzare via la cultura di un intero popolo?», si chiede Biden. «Temo che...avremmo visto il caos in Europa, la possibilità che continuassero a muoversi», prosegue.
«Già si vede cosa stanno facendo in Bielorussia. Cosa sta succedendo nei Paesi intorno. Guardate a cosa accade in Polonia e nella Repubblica ceca e a tutti i membri della NATO», aggiunge. »Per esempio, la ragione addotta da Putin per l'invasione è che non voleva che (gli ucraini) si unissero alla Nato. Voleva una sorta di "Finlandizzazione" della NATO, invece ha ottenuto una "Natoizzazione" della Finlandia», ha sottolineato.
18:28
18:28
«Lavoriamo per sbloccare il grano ucraino»
«Lavoreremo insieme per sbloccare il grano ucraino tenuto in ostaggio da Putin che priva le persone nel mondo del cibo di cui hanno bisogno». Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson nel corso di una conferenza stampa a Kiev col presidente Volodymyr Zelensky.
Il primo ministro nella sua seconda visita a sorpresa nella capitale ucraina dall'inizio dell'invasione russa ha sottolineato che Londra continuerà a fornire armamenti e addestramento alle truppe ucraine affinché «possano scacciare l'aggressore» dal Paese.
18:01
18:01
«Combattere è tragico, ma l'operazione speciale è necessaria»
«Combattere è sempre una tragedia, ma l'operazione in Ucraina è una misura necessaria». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Forum Economico di San Pietroburgo, citato dalla Tass, affermando che «la causa dei problemi di oggi è il sanguinoso colpo di stato del 2014. Le sanzioni sono armi a doppio taglio. Provocano danni comparabili e anche maggiori ai loro stessi ideologi e progettisti. E non si tratta solo delle attuali, ovvie conseguenze», ha aggiunto Putin, citato da Izvetsija.
«Sappiamo che tra i leader dei Paesi europei, a livello di conversazioni informali, come si suol dire, si discutono furtivamente prospettive molto inquietanti, che le sanzioni possono essere applicate non solo contro la Russia, ma anche contro qualsiasi Stato discutibile. Prima o poi tutti possono essere colpiti, compresi i membri dell'Unione Europea e le aziende europee», ha proseguito Putin.
17:09
17:09
Zelensky è grato al «potente sostegno» della Gran Bretagna
«I molti giorni di questa guerra hanno dimostrato che il sostegno della Gran Bretagna all'Ucraina è fermo e risoluto. Sono felice di rivedere il grande amico del nostro paese Boris Johnson a Kiev». Lo ha scritto su Telegram il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky
«Questa è la seconda visita di Boris Johnson a Kiev dall'inizio dell'invasione della nostra terra da parte della Russia. Abbiamo una visione comune sul cammino verso la vittoria. Sono grato per il potente sostegno!», di Londra. Lo riporta il Guardian.
17:08
17:08
«L'arresto di uno 007 russo in Olanda è una fake news»
La notizia dell'arresto di un ufficiale dei servizi militari russi (Gru) nei Paesi Bassi è una fake news. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass, facendo riferimento a una nota dei servizi olandesi, che avevano riferito di aver impedito a una spia russa di accedere alla sede della Corte penale internazionale, che sta indagando tra l'altro sui crimini di guerra in Ucraina.
16:57
16:57
«Chi pensa che tutto tornerà come prima sbaglia»
«È sbagliato pensare che si possa, per così dire, pensare che dopo un periodo di cambiamenti turbolenti tutto tornerà alla normalità e sarà come prima. Assolutamente no!». Così il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi alla sessione plenaria del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Lo riporta la Tass.
Il mondo sta vivendo, ha detto Putin, cambiamenti «fondamentali, spartiacque»: «Si tratta di cambiamenti nella geopolitica, nell'economia globale, nella sfera tecnologica, nell'intero sistema di relazioni internazionali».
16:56
16:56
«Oltre 4.500 civili ucraini uccisi da inizio guerra»
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 10.094 vittime civili in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, di cui 4.509 morti e 5.585 feriti. Lo riporta Ukrinform.
Tra gli uccisi si registrano 1.747 uomini, 1.166 donne, 124 ragazze e 129 ragazzi, oltre a 41 bambini e 1.302 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. La maggior parte delle vittime sono state causate dall'uso di armi esplosive, compresi i bombardamenti di artiglieria, missili e attacchi aerei.
16:54
16:54
«Seconda visita a sorpresa di Johnson a Kiev»
Seconda visita del premier britannico Boris Johnson oggi a Kiev dall'inizio dell'azione militare russa in Ucraina. Lo riferiscono alcuni media del Regno citando fonti ufficiose.
Si tratta di un nuovo viaggio a sorpresa, destinato a essere coronato con un altro faccia a faccia con il presidente ucraina Volodymyr Zelensky, che nelle ultime settimane ha più volte elogiato BoJo come «un amico» e il governo britannico come un esempio in seno al fronte occidentale nel sostegno - anche militare - al suo Paese.
Poco dopo l'anticipazione dei media, Johnson ha pubblicato sul suo profilo Twitter una propria foto con Zelensky, certificando l'arrivo in Ucraina. L'immagine è accompagnata da una didascalia: «Signor Presidente, Volodymyr, è bello essere di nuovo a Kiev!».
La sua visita segue di un giorno quella dei leader d'Italia, Germania e Francia, Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron.
Intanto, in un'intervista con Redaktionsnetzwerk Deutschland che uscirà domani, Angela Merkel ha detto di non escludere la possibilità di mediare in un secondo momento nel conflitto ucraino, ma che «la questione non si pone al momento». Lo anticipa lo stesso portale Rnd.
Merkel ha ribadito il suo sostegno alla linea del cancelliere Olaf Scholz, dicendo che «ritiene giusto come l'Occidente si schieri a favore dell'esistenza dell'Ucraina, senza partecipare al confronto militare diretto».
Merkel ha poi spiegato che Vladimir Putin va «preso seriamente» e ha raccontato come lo scorso anno abbia ancora provato senza successo a coinvolgere il presidente russo in un dialogo. «Da un lato, Putin non era più disposto a un incontro nel formato Normandia. Dall'altra parte, anche io non sono riuscita a creare un ulteriore formato di discussione tra Europa e Russia per un ordine di sicurezza europeo», ha detto l'ex cancelliera.
Merkel ha anche ipotizzato che i suoi ultimi tentativi siano probabilmente falliti perché era chiaro che fosse alla fine del suo incarico. Sull'ipotesi che Putin abbia aspettato che lei lasciasse il cancellierato per invadere l'Ucraina, Merkel ha detto che «la mia partenza può essere stata un contributo come anche ad esempio le elezioni in Francia, il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e il blocco dell'attuazione dell'accordo di Minsk».
L'ex cancelliera ha anche ripetuto che il «brutale attacco» russo è una cesura nella storia europea che avrà effetti per molti anni a venire. L'intera intervista alla ex cancelliera verrà pubblicata domani, sabato, sul portale Rnd.
16:30
16:30
«Le famiglie con due o più figli sono il futuro della Russia»
«Le famiglie con due, tre e più figli sono il futuro della Russia, i sistemi sanitari e educativi domestici devono essere in sintonia con i bisogni di tali famiglie». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al forum economico di San Pietroburgo, citato dall'agenzia russa Tass.
«La Russia sta entrando in una nuova era di potenza e diventerà ancora più forte», ha aggiunto Putin.
«Il nostro Paese - ha dichiarato ancora Putin secondo l'agenzia Interfax - ha un enorme potenziale e gli obiettivi che richiedono impiego di forze sono innumerevoli. Investite qui, investite nella creazione di nuove imprese, posti di lavoro, nello sviluppo di infrastrutture turistiche, sostenete scuole, università, sanità, servizi sociali, cultura e sport», ha proseguito il presidente russo.
16:06
16:06
«I soldati russi combattono per proteggere il nostro popolo»
«Oggi i nostri soldati e ufficiali, le milizie popolari del Donbass stanno combattendo per proteggere il loro popolo. Stanno difendendo il diritto della Russia a uno sviluppo libero e sicuro come grande Paese multinazionale che prende le proprie decisioni e determina il proprio futuro e respinge tutti i tentativi di imporre all'esterno gli pseudo-valori della disumanizzazione e del degrado morale». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, come riporta la Tass.
Putin ha inoltre «invitato le principali aziende russe ad investire nel Paese». Nel suo discorso, il leader del Cremlino ha raccomandato agli imprenditori russi a collegare il loro futuro ed il futuro dei loro figli alla Russia«. Lo riportano le agenzie russe. I recenti sviluppi dimostrano che »nessun posto è come la propria casa«, ha aggiunto.
15:51
15:51
«Tutti gli obiettivi dell'operazione speciale in Ucraina saranno realizzati»
«Tutti gli obiettivi dell'operazione speciale in ucraina saranno realizzati». Lo ha assicurato il presidente russo Vladimir Putin al forum economico di San Pietroburgo.
«L'operazione speciale della Russia in Ucraina è la decisione di uno Stato sovrano basata sul diritto di garantire la sua sicurezza», ha precisato Putin. Lo riportano le agenzie russe.
«E la chiave di questo - ha affermato il presidente russo citato da Interfax - è il coraggio e l'eroismo dei nostri soldati, il consolidamento della società russa, il cui sostegno dà forza e fiducia all'esercito e alla Marina russi, una profonda comprensione della giustezza e della giustizia storica della nostra causa, la costruzione e rafforzamento di una potenza forte e sovrana: la Russia».
«La Russia non sceglierà mai il percorso dell'autoisolamento», ha aggiunto Putin nel suo intervento. La Russia «aumenterà l'interazione con chi vuole collaborare», ha poi sottolineato.
«Il numero delle sanzioni e la loro velocità di realizzazione non hanno precedenti. L'idea è chiara: schiacciare insolentemente l'economia russa», ha dichiarato ancora Putin, come riporta Tass.
15:47
15:47
«Gli USA pensano di essere l'unico centro del mondo»
«Gli USA pensano di essere l'unico centro del mondo». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando al forum economico di San Pietroburgo.
«L'era dell'ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo», ha aggiunto Putin secondo quanto riporta Interfax.
Le sanzioni contro la Russia «sono folli e sconsiderate, il loro scopo è schiacciare l'economia della Federazione russa ma non non hanno funzionato», ha proseguito il presidente russo nel suo intervento allo Spief a San Pietroburgo.
15:45
15:45
«Putin non ci chiese di partecipare al conflitto ucraino»
«Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che il presidente russo Vladimir Putin non ha chiesto alla Bielorussia di partecipare al conflitto ucraino, ma l'Occidente spinge Minsk per farlo». Lo riporta l'agenzia russa Tass.
«La Bielorussia dovrà reagire al desiderio della Polonia di conquistare l'Ucraina occidentale, poiché rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale della nostra repubblica», ha aggiunto Lukashenko.
«Dovremo reagire, perché non possiamo permettere ai polacchi di circondarci completamente», ha precisato.
15:42
15:42
La Russia favorevole a un dialogo sul grano
la Russia «accoglie con favore l'invito dell'ONU per il dialogo sulla sicurezza alimentare». Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento allo Spief a San Pietroburgo, citato da Ria Novosti.
«La Russia - ha aggiunto Putin - non ostacola la fornitura di grano ucraino al mercato mondiale, non abbiamo minato i loro porti».
«Il peggioramento delle condizioni economiche globali non è dovuto all'operazione militare speciale in Ucraina», ha ancora dichiarato il presidente russo, stando a quanto riferisce l'agenzia russa Tass.
15:25
15:25
Putin: «In Europa ci sarà un'ondata di radicalismo e cambio di élite»
L'attuale situazione in Europa «porterà a un'ondata di radicalismo e in prospettiva ad un cambiamento di élite». Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento allo Spief a San Pietroburgo, come riferisce la Tass. L'attuale scopo della russofobia rappresenta un tentativo di isolare e «cancellare» una Russia ribelle verso l'Occidente.
«L'Unione europea ha perso irreversibilmente la sovranità» mentre «le sue élite ballano con un'altra musica», ha aggiunto Putin nel suo discorso, come riporta Ria Novosti.
15:22
15:22
«L'UE manipola l'Ucraina con la prospettiva dell'adesione»
L'UE «manipola» l'Ucraina con la prospettiva di un'adesione. Lo afferma la portavoce del ministero della Difesa, Maria Zakharova, dopo la raccomandazione della Commissione al consiglio UE di dare all'Ucraina lo status di candidato all'ingresso nell'Unione europea.
«Per anni la comunità occidentale ha manipolato questa storia del coinvolgimento dell'Ucraina nella sua struttura di integrazione e da allora l'Ucraina sta peggiorando sempre di più», ha detto alle agenzie russe Zakharova, la quale ha aggiunto che Kiev «non avrà un futuro radioso» e descrivendo le garanzie europee all'Ucraina come «un messaggio falso che in pratica non porta nulla di buono».
A sua volta, il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Forum economico di San Pietroburgo ha dichiarato che «l'Occidente mina intenzionalmente le fondamenta internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche».
Secondo Putin, «i politici europei hanno inferto un serio colpo alle proprie economie» con le sanzioni. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al forum economico di San Pietroburgo. «Con le proprie mani hanno danneggiato le loro economie - ha aggiunto -. L'inflazione in alcuni Paesi europei ha già superato il 20%». Lo riferiscono le agenzie russe.
15:15
15:15
In Europa importazioni record di gas liquefatto
Hanno raggiunto il record di sempre le importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) in Europa nei primi 5 mesi dell'anno. È quando rileva la piattaforma indipendente European Gas Hub, che indica per lo scorso mese di aprile una media giornaliera di 16,5 miliardi di piedi cubi (0,47 miliardi di metri cubi) con punte di 19 miliardi (0,54 miliardi di metri cubi).
In gennaio la media giornaliera è stata di 15 miliardi di piedi cubi, in febbraio di 13,8 e in marzo di 14,5. Quanto allo scorso mese di maggio il dato medio giornaliero è stato di 15,5 miliardi di piedi cubi.
Nel 2021 non era mai stata superata la media giornaliera mensile di 12,5 miliardi di piedi cubi, con una media giornaliera annua di 8,79 miliardi di pedi cubi.
15:10
15:10
CERN: «Stop alla cooperazione con Russia e Bielorussia»
Il Consiglio dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare, ovvero il CERN di Ginevra, ha deciso di porre fine agli accordi di cooperazione internazionale con la Federazione Russa e la Repubblica di Bielorussia alla loro data di scadenza nel 2024.
La decisione è stata presa alla luce della «invasione militare illegale dell'Ucraina in atto, che ha provocato una diffusa crisi umanitaria e una significativa perdita di vite umane». La porta resta comunque «socchiusa» in attesa di eventuali nuovi sviluppi, come spiega la direttrice generale del CERN, Fabiola Gianotti.
15:05
15:05
«Introdurremo i visti per i russi dal primo luglio»
L'Ucraina introdurrà i visti per i russi a partire dall'1 luglio. Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Il governo ucraino dovrà adottare oggi una decisione formale in tal senso «per contrastare le minacce senza precedenti alla sicurezza nazionale, alla sovranità e all'integrità territoriale del nostro Stato», ha affermato Zelensky su Telegram.
14:59
14:59
Funzionari turchi a Bruxelles per discutere di Svezia e Finlandia
Il vice ministro degli Esteri turco Sedat Onal e il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, si recheranno domenica a Bruxelles per colloqui riguardo alla candidatura nella NATO di Svezia e Finlandia. Lo fa sapere l'agenzia Anadolu.
Ankara accusa i Paesi scandinavi di sostegno a gruppi curdi ritenuti dalla Turchia terroristi e per questo motivo si è finora opposta all'entrata di Helsinki e Stoccolma nell'Alleanza atlantica.
13:06
13:06
Zelensky: «Oggi è una giornata storica»
«Oggi è una giornata davvero storica: l'Ucraina ha sentito contemporaneamente il sostegno di quattro potenti Stati europei. E in particolare il sostegno al nostro movimento verso l'Unione Europea». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la raccomandazione della Commissione al consiglio UE di dare all'Ucraina lo status di candidato all'ingresso nell'Unione europea. «Tutti i leader capiscono perché i negoziati per porre fine alla guerra non sono in corso. Esclusivamente a causa della posizione della Russia, che sta solo cercando di intimidire tutti in Europa e continuare la distruzione del nostro Stato. Non vogliono cercare una via per la pace. Continueremo a combattere fino a quando non garantiremo al nostro Stato la piena sicurezza e integrità territoriale», ha aggiunto.
Il presidente francese Emmanuel Macron, dal canto suo, ha dichiarato che l'Ucraina non avrà mai pace se l'obiettivo finale del conflitto nel Paese è «schiacciare la Russia». In un'intervista alla tv francese Bfmtv, ripresa da Cnn, di ritorno dall'Ucraina, Macron ha detto di aver sentito dire che «l'obiettivo di questa guerra è schiacciare la Russia. Ed è qui che dico che vi sbagliate. Se si fa così, non si otterrà mai una pace negoziata». Macron ha aggiunto che nemmeno Zelensky ha l'obiettivo di schiacciare la Russia. «Il presidente Zelensky difende la sua terra. E noi vogliamo aiutarlo a farlo. A volte abbiamo vinto la guerra e perso la pace». «Il ruolo della Francia è quello di avere possibili collegamenti per discutere con la Russia», ha detto, ammettendo che al momento «non c'è disponibilità da parte russa o ucraina per vere discussioni» dopo la scoperta dei crimini di guerra a Bucha. «Non abbiamo mai negoziato alle spalle degli ucraini. Mai», ha detto.
La reazione da Mosca alle parole di Macron non si è fatta attendere: il presidente russo Vladimir Putin appoggia la posizione del presidente francesesu una soluzione politico-diplomatica in Ucraina. Lo ha dichiarato venerdì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista a Izvestia, come riporta la Tass. «Apprezziamo molto queste qualità (di Emmanuel Macron, ndr). Nonostante le differenze di fondo esistenti, Macron ha seguito coerentemente questa strada, che anche il presidente approva», ha detto Peskov.
12:20
12:20
«Raccomandiamo lo status di Paese candidato all'UE per l'Ucraina»
«Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al consiglio di dare all'Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all'ingresso nell'Unione». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo la riunione del collegio.
«L'Ucraina ha chiaramente dimostrato l'aspirazione e l'impegno del Paese di essere all'altezza degli standard europei. L'Ucraina è una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un'amministrazione eccellente. L'Ucraina ha mostrato di avere un livello di deficit solido prima della guerra, ha già compiuti passi importanti per essere un'economia di mercato funzionale», ha spiegato.
12:02
12:02
Scholz ha invitato Zelensky al G7
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a partecipare al G7 per il prossimo 27 giugno con un intervento video. Lo ha detto la portavoce, Christiane Hoffman, in conferenza stampa a Berlino, in vista del summit in programma in Baviera, a Elmau, dal 26 al 28 giugno.
09:58
09:58
ONU: « La situazione umanitaria nel Donbass è estremamente allarmante»
(Aggiornata alle 10.57) La situazione umanitaria nell'Ucraina orientale è «estremamente allarmante» e continua a deteriorarsi. Lo afferma l'ONU. «A quasi quattro mesi dall'inizio della guerra, la situazione umanitaria in tutta l'Ucraina, in particolare nel Donbass orientale, è estremamente allarmante e continua a deteriorarsi rapidamente», ha affermato in una nota l'OCHA, l'ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari.
Secondo l'ONU, la situazione è «particolarmente preoccupante» a Severodonetsk e dintorni, l'ultima sacca della resistenza ucraina nella regione di Lugansk, quasi interamente sotto il controllo russo.
«L'accesso all'acqua potabile, al cibo e all'elettricità è ridotto in quella zona», sottolinea l'OCHA, a causa «di combattimenti che continuano ad intensificarsi» e che «gravano pesantemente sulla popolazione civile». OCHA deplora che «i due belligeranti, in questa fase, non hanno ancora raggiunto un accordo per facilitare l'evacuazione dei civili o consentire l'accesso agli aiuti umanitari» a Severodonetsk e nella vicina città di Lysychansk, che da diversi giorni è sotto costante bombardamento. «In tutto il Paese, le aree residenziali e le infrastrutture civili continuano a essere colpite, provocando la morte e il ferimento di più civili», ha affermato.
L'agenzia delle Nazioni Unite si dice quindi allarmata. Ma nonostante «le enormi difficoltà di accesso», l'ONU e i suoi partner umanitari« sono riusciti ad arrivare a più di 8,8 milioni di persone in tutta l'Ucraina dall'inizio della guerra». Secondo l'organizzazione, 4.452 civili sono stati uccisi e 5.531 sono rimasti feriti dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso, in base ai dati dell'ultimo rapporto del 15 giugno. Tuttavia, l'ONU sottolinea che «la cifra è probabilmente molto più alta».
09:37
09:37
«Attacco su Kharkiv: distrutti un condominio e una scuola»
Almeno 10 case private sono state danneggiate e una scuola e un condominio sono stati distrutti nella regione di Kharkiv. Lo afferma il governatore Oleh Synyehubov su Telegram descrivendo gli attacchi come «crimini di guerra degli occupanti russi».
«I combattimenti continuano sulla linea di contatto. Nella direzione di Kharkiv, il nemico ha cercato di condurre una perlustrazione combattendo nell'area di Kochubeyevka, ma ha subito perdite e si è ritirato. Nella zona di Izium, gli occupanti stanno cercando di continuare l'offensiva in direzione di Slavyansk. I nostri difensori respingono tutti gli attacchi del nemico», scrive il governatore su Telegram. Le affermazioni non posso essere verificate in modo indipendente.
07:49
07:49
«Mosca ha già strategicamente perso la guerra»
La Russia ha «già strategicamente perso» la sua guerra in Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la NATO, e «non prenderà mai il controllo» del Paese. È quanto afferma Tony Radakin, capo di stato maggiore della Difesa del Regno Unito in un'intervista all'agenzia di stampa Press Association.
«Il presidente Putin ha utilizzato il 25% della potenza del suo esercito per raccogliere piccole conquiste territoriali», sostiene l'ammiraglio. «Qualsiasi affermazione che questo sia un successo per la Russia non ha senso. La Russia sta perdendo», ha detto. Secondo Radakin, Putin potrebbe ottenere «successi tattici» nelle prossime settimane, ma sta finendo le truppe e i missili ad alta tecnologia.
«La Russia ha già perso strategicamente», ha proseguito, sottolineando che «la NATO è più potente», per non parlare di «Finlandia e Svezia che stanno cercando di unirsi» all'organizzazione. A quasi 4 mesi dall'inizio dell'invasione russa, l'esercito di Putin «sarà presto a corto di uomini e di missili sofisticati», ha aggiunto Radakin. Le osservazioni del capo di Stato maggiore arrivano quando le forze di Kiev sono in difficoltà nel Donbass con l'Ucraina che chiede costantemente «armi più pesanti» ai suoi alleati.
07:47
07:47
Incendio in un impianto chimico a Zaporizhzhia
Un incendio è scoppiato presso l'impianto chimico a Polohy, nel distretto di Zaporizhzhia. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando l'amministrazione militare regionale.
Sul posto stanno operando i soccorsi ma ancora non si hanno notizie di possibili vittime e non ci sarebbe pericolo per i residenti.
07:45
07:45
Un terzo americano è sparito, «è un veterano dei Marine»
Un terzo americano, il veterano dei Marine Grady Kurpasi, è spartito in Ucraina. Lo affermano funzionari dell'amministrazione USA citati dalla CNN. L'ultima volta che si sono avute sue notizie è stato fra il 23 e 24 aprile. Kurpasi ha servito 20 anni nei Marine e aveva deciso di andare volontario in Ucraina.
Spunta intanto la prima foto degli altri due americani catturati in Ucraina. Lo scatto, trasmesso dalla CNN, mostra i due con apparentemente le mani legate dietro la schiena.
Gli Stati Uniti esortano Mosca a trattare i combattenti americani catturati in Ucraina come prigionieri di guerra e a garantire quindi un loro trattamento umano. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price.
07:04
07:04
«L'evacuazione di Azot ora è impossibile»
L'evacuazione dall'impianto Azot di Severodonetsk è ora «impossibile», secondo quanto riferisce il governatore della regione di Lugansk Sergiy Gajdai, citato dal britannico Guardian. Secondo Gajdai, centinaia di civili rifugiati nell'impianto chimico Azot, che si trova in una situazione di crisi, non sono più in grado di evacuare a causa dei continui bombardamenti dell'artiglieria russa.
Parlando con la CNN, Gajdai ha detto: «È impossibile uscire da lì ora. Voglio dire, è fisicamente possibile, ma è molto pericoloso a causa dei continui bombardamenti e combattimenti». Gajdai riferisce di circa 568 persone, tra cui 38 bambini, che si stanno attualmente rifugiando nell'impianto di Azot.
06:59
06:59
Il punto alle 6.00
«Non siamo in guerra con tutti i russi»
Nel corso della serata di ieri sono arrivate le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron a Kiev. «Non siamo in guerra contro il popolo russo come collettività, noi abbiamo continuato a parlare con il leader russo, ma abbiamo sempre informato (il presidente ucraino Volodymyr) Zelensky. Le modalità della pace non saranno decise che dall'Ucraina e i loro rappresentanti. Francia e Germania non negozieranno mai con la Russia alle spalle dell'Ucraina».
Lo ha ribadito Macron a Kiev. Nel parlare con Mosca «noi portiamo le nostre esigenze come forze europee (e la Francia membro del Consiglio ONU), ma mai per negoziare al posto suo».
«L'Ucraina fa parte dell'Europa. Questa guerra cambierà la storia dell'Europa. Siamo a fianco dell'Ucraina per accompagnarla in questa prospettiva. Abbiamo confermato a Zelensky che già domani la commissione deciderà il quadro e il prossimo Consiglio europeo prenderà delle decisioni. I nostri Paesi sosterranno lo status di candidato dell'Ucraina. Nei prossimi giorni costruiremo l'unanimità dei 27», ha aggiunto Macron nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier italiano Mario Draghi e Zelensky.
«Bisognerà trovare forme nuove per risposte a breve termine, vogliamo costruire insieme all'Ucraina nuove piattaforme», ha aggiunto Macron.
Gli ha fatto eco Scholz, affermando di essere favorevole alla candidatura dell'Ucraina e della Moldavia per l'ingresso nell'Ue. Lo ha affermato a Kiev, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi fra cui il canale televisivo di notizie televisive N-tv. «La Germania è per una decisione favorevole per l'Ucraina e questo vale anche per la Moldavia», ha affermato. «Siamo qui con un messaggio chiaro: l'Ucraina appartiene alla famiglia europea», ha aggiunto il cancelliere.
Quasi 4.500 civili uccisi dall’inizio della guerra
Intanto, l’ONU ha fatto sapere che sono quasi 4.500 i civili uccisi dall’inizio della guerra.
L'Ufficio dell'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che dall'inizio dell'invasione russa sono stati uccisi 4.481 civili. I feriti sono invece 5.565. Lo scrive l'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform.
Secondo l'ultimo aggiornamento, le vittime includono 1.739 uomini, 1.159 donne, 119 ragazze e 125 ragazzi, oltre a 40 bambini e 1.299 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto.
La maggior parte dei civili uccisi è rimasta vittima di bombardamenti, missili e attacchi aerei.