Come in un film di Natale la Cima Norma torna a vivere

Lo scorso anno, per tanti ticinesi, il film di Natale è stato «Wonka» del regista Paul King con protagonista l’astro nascente Timothée Chalamet, prequel del più noto maestro cioccolataio del mondo del cinema, nel quale si racconta come Willy Wonka sia riuscito a creare la sua fabbrica di cioccolato. Quest’anno, in Valle di Blenio, non ci si limita al grande schermo: la magia del cioccolato diventa realtà con un progetto che potrebbe essere definito - in termini cinematografici - più che una prima assoluta, il remake di un grande classico.
Credere nelle potenzialità
La Cima Norma, storica fabbrica di cioccolato di Dangio-Torre, sta infatti riprendendo vita, come dimostra il restauro della facciata. Ma il progetto, guidato da Chocolat Cima Norma SA dell’imprenditore belga-persiano Abouzar Rahmani, vuole essere molto di più che un centro di produzione di dolci. A spiegarlo Christian Tresoldi, imprenditore luganese che ha collaborato con Rahmani nell’intermediazione e nelle trattative per l’acquisizione del marchio e della struttura. «Le fasi iniziali sono state lunghe e complicate, ma tutti noi abbiamo sempre creduto molto nelle potenzialità del progetto, tanto che già da alcuni anni sono state rimesse in commercio le specialità della Cima Norma, prodotte in uno stabilimento di Balerna con le grafiche originali del tempo, che erano dei piccoli capolavori artistici. Il rilancio di questo simbolo di eccellenza ticinese, ricordiamo che durante la Seconda guerra mondiale era una delle poche fabbriche di cioccolato attive in tutta Europa, vuole però essere un’occasione di rivalorizzazione dell’intera Valle di Blenio».
Primizie del territorio
Tresoldi è attivo politicamente in Consiglio comunale a Lugano, come mai ha usato i suoi contatti lavorativi per un progetto a Blenio? «Quando ero bambino ho passato le estati con i miei genitori a Ghirone, rimanendo sempre affascinato da quella fabbrica. Crescendo ne ho visto il potenziale, parlandone a Abouzar. Il quale, oltre a essere un brillante imprenditore e un caro amico, è una persona che come me ha a cuore il Ticino sin da quando ha deciso di abitarci, innamorandosi della bellezza di zone come appunto quella di Dangio-Torre. Ho quindi cercato i proprietari per permettergli di intavolare le trattative per rilevare la Cima Norma e tutto il compound. Adesso siamo in costante contatto con il Municipio di Blenio, in particolare con la sindaca Claudia Boschetti Straub, per coordinare al meglio i lavori». Che, come anticipato, non si limiteranno solo alla rimessa in funzione della fabbrica. «Vuole essere un progetto a 360 gradi - prosegue Tresoldi -, nel quale racconteremo la storia della Cima Norma con il museo del cioccolato. Ma soprattutto con un’importante proposta turistica che avrà sia un resort di lusso che un ostello, in modo da offrire al più ampio ventaglio di turisti possibile la situazione ideale per rimanere e scoprire le bellezze di una valle che in questi anni sta vivendo un’interessante fase di rilancio. Ma siamo convinti che a trarne benefici sarà tutto il Ticino. Proprio per questo nella visione di Abouzar c’è anche l’idea di creare un negozio che raccolga le eccellenze dei produttori ticinesi: una sorta di “Eataly ticinese” che metta in rete il meglio del Cantone. Perché è solo giocando di squadra che potremo ottenere grandi risultati».
Una trasformazione
Nel frattempo, Chocolat Cima Norma SA ha inviato al Corriere del Ticino la seguente dichiarazione. «Cima Norma si trova al centro di una rivitalizzazione trasformativa nella Valle di Blenio, una splendida destinazione celebrata per le sue bellezze naturali e il suo radicato patrimonio nel mondo del cioccolato e della gastronomia. La valle ha dato i natali a pionieri come il Maestro Martino, Carlo Gatti, Giuseppe Pagani, Maestrani e i fratelli Cima, che hanno posto le basi per la fama della Svizzera nel settore del cioccolato pregiato». E prosegue: «Guidato da Chocolat Cima Norma SA sotto la visione di Abouzar Rahmani, il progetto non solo vuole restaurare la proprietà storica, ma fa anche rivivere l’iconico marchio di cioccolato Cima Norma. Posizionato come punto di riferimento dell’eccellenza svizzera, il marchio è stato reinventato per rappresentare la qualità, l’innovazione e il lusso sulla scena globale. Con pietre miliari come il recente restauro della facciata principale completato, questo ambizioso sforzo per onorare il passato e plasmare il futuro del cioccolato, dell’ospitalità e della cultura è solo all’inizio. Maggiori dettagli saranno condivisi man mano che il progetto procederà».