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Con i granchi vivi dalla Cina nel trolley: incredibile scoperta a Malpensa

I funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, assieme ai colleghi della Guardia di Finanza, hanno intercettato un traffico illegale di specie «aliene»
Red. Online
23.02.2024 11:00

I funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nonché i colleghi della Guardia di Finanza del Gruppo Malpensa hanno preso un granchio. Anzi, diversi granchi. Vivi, provenienti dalla Cina, ovviamente proibiti e nascosti – assieme a dei pesci – in un trolley. Parliamo di animali importati illegalmente per incrementare una filiera alimentare parallela, potenzialmente pericolosi poiché minacciano la biodiversità dell'Italia e di altri Paesi limitrofi. Nell'ambito dei regolari controlli doganali svolti presso lo scalo varesino, si legge in una nota stampa, le autorità si sono imbattute in alcune specie ittiche aliene. Fra queste, una specie di granchio cinese altamente invasiva. 

Ma come sono andate, esattamente, le cose? Alcuni passeggeri in arrivo dalla Cina si sono presentati ai controlli con una quantità di bagagli oggettivamente esagerata. Destando subito i sospetti dei funzionari doganali e delle Fiamme Gialle. Una volta aperti i bagagli, la sorpresa: quintali di pesci stoccati in borse frigo all'interno di comunissime valigie, senza la necessaria certificazione sanitaria, accompagnati da oltre 150 chilogrammi di granchi vivi. Granchi che, incredibilmente, sono sopravvissuti a un viaggio di dieci ore. 

Dagli accertamenti è emerso che le specie sequestrate non sono tutelate dalla convenzione C.I.T.E.S. a protezione della flora e fauna a rischio estinzione. I granchi, in particolare, appartengono alla specie «Eriocheir Sinensis», adattatasi sia all'acqua dolce sia a quella salata, sebbene possa riprodursi solo in ambiente marino o fortemente salmastro. Il sequestro di questi granchi, hanno spiegato le autorità, è avvenuto ai sensi del decreto legislativo n. 230 del 15 dicembre 2017, in quanto specie esotiche invasive in grado, proliferando, di danneggiare, degradare o distruggere un ecosistema.

Questi granchi sono originari del Sudest asiatico e sono caratterizzati da una densa e curiosa «peluria» sulle chele. L'Italia, come noto, da tempo sta combattendo una battaglia contro il granchio blu. Una battaglia combattuta anche, se non soprattutto, a tavola. L'«Eriocheir Sinensis», dal canto suo, è un esemplare molto competitivo a livello di predazione. Come il granchio blu, è commestibile. Non solo, è considerato una prelibatezza nella zona di Shanghai e in generale nella cucina cantonese. 

Il granchio "peloso" è stato introdotto in maniera accidentale nel nostro continente per mezzo delle navi. A giudicare dalla scoperta fatta a Malpensa, sembrerebbe capace di viaggiare nella stiva degli aerei se intenzionalmente trasportato nei bagagli dei passeggeri. Negli Stati Uniti d’America, dove la loro importazione è vietata, è possibile comprarlo in alcuni mercati illegali: il suo prezzo di vendita può arrivare anche a 10 euro per ogni singolo granchio.

I granchi sono stati sottoposti a sequestro finalizzato alla confisca, ai sensi dell’art. 25 comma 6 del D.Lgs. 230/2017, e soppressi previa consultazione dell’autorità sanitaria che ha eseguito gli accertamenti sulla specie animale, ha concluso la Guardia di Finanza. Per i passeggeri, invece, scatterà il pagamento di una sanzione che parte da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 50 mila.

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