Con l'escalation militare in Medio Oriente tornano i falsi servizi attribuiti alle testate mainstream
Dal 7 ottobre 2023, quando il gruppo palestinese Hamas ha attaccatto Israele, che ha risposto con bombardamenti su Gaza, le prime pagine dei media internazionali sono dedicate all’escalation militare in Medio Oriente ancora in corso.
Come spesso accade durante situazioni emergenziali e di conflitto, sui social media sono stati diffusi presunti servizi di emittenti televisive note in cui sarebbero state riportate notizie false. Si tratta, però, di filmati manipolati.
Il (falso) errore della CNN
Su Facebook è stato condiviso il video di un presunto servizio mandato in onda dall’emittente televisiva statunitense CNN che mostra due giornalisti del proprio team inviato a Israele mettersi al riparo da dei razzi. Nel filmato si sente però anche una voce fuori campo che indica ai due reporter come muoversi per ricreare al meglio una scena di pericolo. Secondo chi ha pubblicato il video la CNN avrebbe mandato in onda per errore la voce di una persona del proprio staff, dimostrando così che la situazione di pericolo era in realtà una finzione.
In realtà il servizio è reale, ma è stata aggiunta successivamente la voce fuori campo che suggerisce alla giornalista i comportamenti da tenere. Come spiegato da Clarissa Ward, la reporter della CNN ripresa nel video e che si trovava al confine tra Israele e Gaza, il suo team ha dovuto mettersi al riparo dopo aver sentito «una massiccia raffica di razzi» non lontani dalla sua posizione. Lo stesso autore del video manipolato ha spiegato su X di aver creato il filmato con la falsa voce per accusare (senza prove) la giornalista di aver inscenato la situazione di pericolo.
La falsa notizia (non trasmessa) della BBC
Sempre su Facebook è stato pubblicato il filmato di un presunto servizio dell’emittente britannica BBC secondo cui il sito investigativo Bellingcat avrebbe scoperto che le armi usate da Hamas sarebbero state fornite dall’Ucraina, ricevute in prima istanza dai Paesi della Nato.
La BBC, però, non ha mai mandato in onda una notizia del genere, come confermato dal suo giornalista Shayan Sardarizadeh. Anche il sito investigativo Bellingcat ha precisato di non aver pubblicato quel contenuto, sottolineando che si tratta di un’invenzione diffusa su canali Telegram in lingua russa.