Guerra in Ucraina

«Concentrandosi su Kursk, l'Ucraina rischia di perdere il Donbass»

Le truppe russe continuano ad avanzare nella regione di Donetsk, mentre l'Ucraina continua ad occupare quella di Kursk – Ma quale è la strategia dei due eserciti e come potrebbe evolvere la situazione nelle prossime settimane?
© AP Photo/Andriy Andriyenko
Red. Online
09.09.2024 09:00

Le truppe russe continuano ad avanzare nella regione di Donetsk, mentre l'Ucraina continua ad occupare quella di Kursk. Ma quale è la strategia dei due eserciti e come potrebbe evolvere la situazione nelle prossime settimane?

Guardando a quanto successo nelle ultime settimane di combattimenti, una cosa salta subito agli occhi: il mese scorso i russi hanno guadagnato giornalmente il doppio del terreno rispetto al mese precedente. Un'avanzata che, secondo Marcel Berni, esperto della Military Academy al Politecnico di Zurigo (ETH) intervistato da Watson, è dovuta a due ragioni. «In primo luogo, le bombe plananti lanciate dallo spazio aereo russo hanno permesso a Mosca di colpire efficacemente le difese ucraine. In secondo luogo, i russi hanno attaccato l'Ucraina là dove essa era confrontata con problemi legati alla mancanza di personale. Così facendo la Russia ha potuto spezzare alcune sezioni del fronte».

Come spiega l'esperto della Military Academy, in effetti, l'esercito ucraino deve attualmente fronteggiare diversi problemi. Oltre alla mancanza di personale, difficoltoso si è dimostrato anche il cambio della prima linea tra le unità. Ecco allora che «mentre i russi possono permettersi di fare affidamento sulla quantità, gli ucraini devono risparmiare ogni uomo al fronte». A mancare all'Ucraina sono poi linee di difesa rafforzate.

Se nella regione di Donetsk Kiev sta perdendo terreno, d'altro canto è però riuscita ad avanzare in quella russa di Kursk. La domanda, allora, sorge spontanea: perché invece di cercare di riconquistare le zone perse, l'Ucraina investire mezzi e risorse nell'occupazione di una regione russa? Con questa decisione, osserva l'esperto della Military Academy, «l'Ucraina corre il rischio di disperdersi e di perdere il Donbass». Secondo Berni, comunque, alla base della strategia militare di Kiev ci sarebbero due ragioni. Innanzitutto, attaccando Kursk, l'Ucraina costringe la Russia a spostare truppe dal Donbass indebolendo così il presidio in quest'ultima regione. In secondo luogo, è possibile che l'Ucraina voglia utilizzare Kursk come un'arma a suo favore in eventuali discussioni per un accordo di cessate il fuoco.

L'ipotesi che il Cremlino possa però dimostrarsi disponibile a negoziare un cessate il fuoco appare remota. «Attualmente non vedo nessuna possibilità di negoziati», spiega Berni. «È anche possibile che la Russia non invii a Kursk truppe a sufficienza e che quindi l'Ucraina possa mantenere e difendere a lungo il territorio occupato».

Nonostante le difficoltà che stanno riscontrando sul terreno, secondo l'esperto della Military Academy, i due esercito non vogliono comunque ridimensionare i propri obiettivi iniziali. «La Russia vuole smilitarizzare l'Ucraina che, dal canto suo, vuole riconquistare tutti i suoi territori».

Finora, un sostegno importante è giunto a Kiev dagli Stati Uniti, con le elezioni imminenti, però, lo scenario potrebbe cambiare. «L'Ucraina preferirebbe probabilmente che ad essere eletta sia Kamala Harris perché è più prevedibile», osserva Berni. «Trump lo è molto meno e con lui tutto è possibile».

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