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Il Cremlino ribadisce: «Conferenza di pace? Assolutamente impossibile senza la Russia»

All'appuntamento sono attesi membri dei Paesi del G7, G20, e dei BRICS, nonché dell'ONU e del OCSE, come anche il Vaticano – «Usata un'arma chimica contro i soldati ucraini»: a denunciare la violazione della Convenzione internazionale sulle armi chimiche è il Dipartimento di Stato americano – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Il Cremlino ribadisce: «Conferenza di pace? Assolutamente impossibile senza la Russia»
Red. Online
02.05.2024 06:00
18:33
18:33
La NATO: «Preoccupa l'aumento di azioni ibride di Mosca»

Gli alleati della NATO sono «profondamente preoccupati» per le recenti «attività maligne» della Russia, di natura ibrida, sull'onda dei casi recenti che hanno portato all'indagine e all'incriminazione di più individui in Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca. Lo comunica il quartier generale dell'Alleanza Atlantica.

«Questi incidenti fanno parte di una campagna sempre più intensa di attività che la Russia continua a svolgere in tutta l'area euro-atlantica, anche sul territorio dell'Alleanza e attraverso intermediari», sostiene la Nato.

17:02
17:02
Zelensky licenzia il capo della sicurezza informatica per sospetta corruzione

Volodymyr Zelensky ha licenziato il capo della sicurezza informatica del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), Illia Vitiuk, che era stato già sospeso dal suo incarico a causa di un'indagine per sospetta corruzione. Lo rendono noto i media locali.

Lo scorso 4 aprile il quotidiano investigativo Slidstvo.Info aveva scritto che la famiglia di Vitiuk aveva acquistato beni immobili di lusso a Kiev a prezzi inferiori rispetto al valore di mercato.

Lo stesso giornale ha poi denunciato che il giornalista che ha condotto l'inchiesta è stato preso di mira per ritorsione dagli ufficiali di leva, assistiti da funzionari dell'Sbu. Su Vitiuk la procura ha aperto un'indagine per possibile abuso d'ufficio e ostruzione all'attività professionale di un giornalista.

Il Kyiv Independent sottolinea che si tratta dell'ennesimo episodio che dimostra la crescente pressione delle autorità sui media. A gennaio, Bihus.Info aveva pubblicato un'indagine che aveva rivelato mesi di sorveglianza della sua squadra da parte del Dipartimento per la Protezione dello Stato Nazionale della Sbu. In seguito, Zelensky aveva rimosso il capo di quel dipartimento, Roman Semenchenko.

16:40
16:40
Il Cremlino: «Conferenza di pace? Assolutamente impossibile senza la Russia»

«Non capiamo che tipo di pietra miliare sia questa conferenza di pace. Che genere di conferenza seria, con aspettative serie, di che tipo di risultati si possa parlare senza una partecipazione russa. È assolutamente impossibile». Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parla così della conferenza di pace sull'Ucraina prevista a metà giugno in Svizzera.

«È un genere di iniziativa che non è stata concepita per ottenere risultati», ha aggiunto in dichiarazioni rilanciate dall'agenzia russa Tass. La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni alla conferenza, ma tra queste non c'è la Russia.

13:32
13:32
Macron: «Non si escludono truppe di terra in Ucraina»

Non si escludono truppe di terra in Ucraina se Mosca «sfonda le linee del fronte» e Kiev lo richiede. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista all'Economist.

«Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina - cosa che oggi non avviene - dovremmo legittimamente porci la domanda», ha dichiarato il presidente francese al settimanale britannico. «Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni», quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e aerei all'Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto.

Il presidente francese ha dichiarato per la prima volta che esiste la possibilità futura in un invio di truppe di terra europee in aiuto a Kiev il 26 febbraio scorso, al termine della Conferenza di Parigi sull'Ucraina. In quel caso parlò proprio di «un invio di truppe occidentali» che in futuro «non può essere escluso». «Faremo tutto quello che c'è da fare affinché la Russia non possa vincere questa guerra», aveva detto Macron, aggiungendo che «per raggiungere quest'obiettivo, tutto è possibile» e l'invio di truppe occidentali, in futuro, non può «essere escluso».

12:33
12:33
«Le forze russe hanno conquistato il villaggio di Berdichy»

Le forze russe hanno conquistato il villaggio di Berdichy, nella zona di Avdiivka, nel Donbass ucraino. Lo rendono noto le agenzie russe citando il ministero della Difesa.

Secondo l'agenzia Ria Novosti, il villaggio conquistato si trova su una strada strategica per il rifornimento delle truppe ucraine nel Donbass. La logistica delle forze di Kiev nella regione risulta pertanto ora seriamente ostacolata e per i russi dovrebbe essere possibile avanzare fino al fiume Volchya, lungo il quale è schierata una delle principali linee di difesa ucraine.

12:00
12:00
Il Cremlino respinge le accuse sull'uso di armi chimiche

Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha respinto come «assolutamente infondate e non supportate da nulla» le accuse del Dipartimento di Stato alla Russia di avere usato armi chimiche in Ucraina. «La Russia è stata e rimane impegnata a rispettare i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in questo settore», ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Interfax.

11:59
11:59
«L'esercito russo ha giustiziato soldati ucraini arresisi»

Le forze russe avrebbero giustiziato almeno 15 soldati ucraini mentre tentavano di arrendersi, e forse altri sei che si stavano arrendendo o che si erano già arresi, dall'inizio di dicembre 2023: lo ha dichiarato oggi Human Rights Watch (Hrw).

«Dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, le sue forze hanno commesso molti crimini di guerra efferati», ha affermato Belkis Wille, direttore associato di Hrw, «l'esecuzione sommaria - o l'omicidio - di soldati ucraini arresi e feriti, uccisi a sangue freddo con armi da fuoco, espressamente vietata dal diritto internazionale umanitario, è anch'essa inclusa in questa vergognosa pratica».

Human Rights Watch ha indagato su tre casi di apparente esecuzione sommaria di almeno 12 soldati ucraini, verificando e analizzando i filmati dei droni postati sui social il 2 e il 27 dicembre e il 25 febbraio 2024. In questi casi, i soldati hanno dimostrato una chiara intenzione di arrendersi e, non avendo più preso parte alle ostilità, sono stati considerati fuori dai combattimenti e non bersagliabili secondo il diritto internazionale umanitario e le leggi di guerra.

11:14
11:14
Invitate oltre 160 delegazioni al Bürgenstock

La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni alla Conferenza per la pace in Ucraina che si terrà sul Bürgenstock (NW) dal 15 al 16 giugno. All'appuntamento sono attesi membri dei Paesi del G7, G20, e dei BRICS, nonché dell'ONU e del OCSE, come anche il Vaticano.

Assente, perché non invitata, la Russia. Mosca ha finora sempre snobbato questo evento. Per il capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis, è tuttavia chiaro che una soluzione al conflitto in corso non può prescindere dal coinvolgimento di Mosca.

Contemporaneamente all'annuncio sul suo portale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha scritto su «X» che il vertice «fungerà da piattaforma per discutere le modalità per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l’Ucraina in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Tutti gli stati invitati al vertice hanno dimostrato il loro impegno nei confronti di questi principi».

«Sono certo - sottolinea ancora - che ogni nazione amante della pace nel mondo sia interessata a partecipare al Vertice, perché il suo significato si estende ben oltre l’Ucraina. Riguarda il ruolo globale di ogni nazione, nonché il rispetto genuino del diritto internazionale e la coesistenza pacifica in tutto il mondo», spiega il presidente ucraino. «Queste regole comuni, sancite dalla Carta delle Nazioni Unite, proteggono tutte le nazioni dagli attacchi e dalla violenza». «È quindi nostra responsabilità globale condivisa proteggerle attraverso azioni concrete piuttosto che solo parole. Questo è lo scopo del primo vertice della pace in Svizzera».

Il vertice a livello di capi di Stato e di Governo, convocato su richiesta Ucraina rammenta il DFAE, si propone di sviluppare una visione comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Ciò dovrebbe costituire la base per un processo di pace.

Il vertice si baserà sulle discussioni svoltesi negli ultimi mesi, in particolare sulla formula di pace ucraina e su altre proposte di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale.

L'obiettivo principale dell'incontro è quello di ispirare un futuro processo di pace. A tale scopo, la conferenza mira a fornire una piattaforma di dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina, basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite e a promuovere una comprensione comune di un quadro normativo per raggiungere questo obiettivo. Alla fine di dovrà definire una roadmap per coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace. Secondo il DFAE, la partecipazione di un gran numero di Stati e i loro contributi alla discussione saranno decisivi per raggiungere questi obiettivi.

Frattanto, il 25 di marzo scorso, lo stesso Zelensky aveva dichiarato che la Russia si stava preparando a fermare il vertice globale sulla pace.

«Abbiamo precise informazioni di intelligence, dati specifici secondo cui la Russia non solo vuole interrompere il vertice di pace ma ha anche un piano specifico su come farlo, come ridurre il numero dei Paesi partecipanti, come agire per garantire che non ci sia pace ancora più a lungo», aveva dichiarato Zelensky durante un incontro con i capi delle missioni estere e delle organizzazioni internazionali accreditate in Ucraina e quelli delle istituzioni diplomatiche ucraine all'estero.

10:09
10:09
«Droni russi lanciati dalla centrale di Zaporizhzhia»

L'esercito russo lancia droni kamikaze dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, approfittando del fatto che le forze ucraine non possono rispondere al fuoco: lo ha detto il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina Andry Chernyak spiegando che le truppe russe hanno attrezzato le rampe di lancio per i droni proprio accanto al sesto reattore della centrale.

L'intelligence ucraina ha mostrato un video in cui si vede «un drone Fpv russo con la sigla UT4D.TT, in dotazione al ministero della Difesa russo». I droni, ha affermato Chernyak, sorvolando la centrale nucleare in direzione di Nikopol e Marganets.

08:13
08:13
La città ucraina di Chasiv Yar è carbonizzata

La città di Chasiv Yar, in Ucraina orientale, bombardata per mesi dalle forze russe, oggi appare completamente carbonizzata, come mostra un filmato ripreso da un drone e pubblicato dall'Associated Press, citata da Unian.

Gli edifici sono carbonizzati, solo la cupola dorata della chiesa è intatta, ma l'edificio è stato gravemente danneggiato. La cattura totale della città consentirebbe all'esercito del Cremlino «il controllo della collina da dove attaccare la spina dorsale della difesa ucraina». «La distruzione sottolinea la tattica della terra bruciata che la Russia ha utilizzato durante più di due anni di guerra», scrive Ap.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

La Russia avrebbe usato un’arma chimica contro le forze ucraine. A sostenerlo è il Dipartimento di Stato americano. In particolare, secondo l'accusa mossa dal Pentagono, le truppe di Mosca avrebbero utilizzato l'agente chimico conosciuto come cloropicrina, in violazione alla Convenzione internazionale sulle armi chimiche.

Sul fronte opposto, nella notte la difesa aerea russa ha abbattuto droni presumibilmente ucraini vicino a una raffineria di petrolio nella regione di Krasnodar. A renderlo noto sono il canale Telegram russo Shot e fonti dei media russi, come riporta Rbc-Ucraina. Shot, in particolare, scrive che esplosioni sono state udite vicino al villaggio russo di Afipskyi. Nessun commento per ora da parte del governatore della regione. Infrastrutture energetiche sono state danneggiate anche nella regione russa di Oryol a seguito di un attacco di droni ucraini: lo riferisce il governatore della regione, Andrey Klychkov, citato dalla Tass. «La regione di Oryol è stata nuovamente attaccata dai droni nemici. Le infrastrutture energetiche sono state danneggiate nel  distretti di Glazunovsky e Sverdlovsky, lasciando diverse case senza elettricità», ha scritto il governatore su Telegram.