Conquiste territoriali e più soldati: per Putin è stato un «anno fondamentale» in Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha descritto il 2024 come un «anno fondamentale» per il raggiungimento degli obiettivi di Mosca nella guerra in Ucraina. In un incontro con alti funzionari del Ministero della Difesa, ieri Putin ha parlato di un «punto di svolta» per la Russia, sottolineando come il suo esercito abbia conquistato 189 insediamenti in un anno, raggiungendo quota 1,5 milioni di soldati. Secondo il presidente russo più di 1.000 volontari ogni giorno hanno firmato contratti di servizio militare.
Secondo i report trimestrali di esecuzione del bilancio analizzati da Meduza, però, il tasso di reclutamento dell'esercito russo sembra invece essere diminuito nel 2024. Mentre nel 2023 una media di 900 persone al giorno ha firmato contratti militari, il numero è sceso a quota 500-600 persone nel terzo trimestre del 2024.
Il presidente russo ha poi lanciato avvertimenti alla NATO e agli Stati Uniti, minacciando contromisure nel caso dovessero schierare all'estero sistemi missilistici a medio e corto raggio: «Le ambizioni della NATO hanno da tempo superato la cosiddetta zona della sua responsabilità storica. Oltre al suo fianco orientale, l'alleanza sta aumentando la sua presenza nella regione Asia-Pacifico», ha ammonito Putin, sottolineando che «altrettanto preoccupante è l'attività degli Stati Uniti volta a creare e preparare l'impiego di sistemi avanzati di attacco di precisione basati a terra con una gittata fino a 5.500 chilometri. Questi sistemi missilistici sono già in fase di test per l'impiego e il movimento in Europa e nella regione Asia-Pacifico. (…) Se gli Stati Uniti procederanno con l'impiego di tali sistemi, elimineremo tutte le nostre restrizioni volontarie».
Lo «zar» ha poi affermato che la Russia continuerà lo sviluppo di armi nucleari non strategiche, anche lanciando la produzione in serie del nuovo missile Oreshnik: «La tattica degli Stati Uniti è molto semplice: ci spingono fino alla nostra linea rossa, oltre la quale non possiamo più ritirarci, noi iniziamo a rispondere e immediatamente loro diffondono la paura nella popolazione, prima con la minaccia sovietica, e ora con la presunta minaccia russa. Nel frattempo, gli stessi Paesi della NATO stanno aumentando la spesa militare».
Putin ha poi fatto il punto sulle forniture di droni, annunciando che oggi la Russia riesce a consegnare ogni giorno diverse migliaia di droni al suo esercito, pur sottolineando la necessità di incrementare ulteriormente la produzione.
Il ministro della Difesa russo Andrey Belousov ha riferito che nell'ultimo anno le forze russe hanno conquistato 4.500 chilometri quadrati di territorio ucraino, giustificando l’aumento della spesa per la difesa (quasi un terzo del bilancio federale) con la possibilità di un conflitto militare contro la NATO, per il quale bisogna farsi trovare preparati. Belousov ha pure proposto la creazione di un nuovo ramo dell'esercito russo dedicato ai droni.