Scuola

Corsi estivi per i giovani ucraini: chiesta la disponibilità dei docenti

Il DECS sta mettendo a punto l'offerta formativa destinata agli allievi con permesso S durante la pausa estiva – Chiesto l'aiuto di insegnanti di italiano ed educazione fisica
Francesco Pellegrinelli
11.05.2022 06:00

Da subito il direttore del DECS, Manuele Bertoli, aveva evocato la possibilità di organizzare corsi estivi per migliorare le conoscenze degli alunni ucraini in vista della ripresa delle lezioni a settembre. Così si era espresso, due mesi or sono, il consigliere di Stato, durante la presentazione del piano cantonale di accoglienza e di scolarizzazione.

A che punto siamo?

A poco più di un mese dalla fine dell’anno scolastico, «le proposte sono ancora in fase di rifinitura e verranno comunicate pubblicamente quando verranno aperte le iscrizioni», ha confermato ieri al CdT il portavoce Aldo Bertagni. «Per ora possiamo anticipare che il focus dei corsi verterà sull’apprendimento della lingua italiana». Secondo quanto comunicatoci dal DECS, i corsi saranno facoltativi e gratuiti per gli allievi che dispongono di uno statuto di protezione S. Quanto all’obiettivo, questo non è cambiato: «Lo scopo principale dei corsi è approfittare del tempo a disposizione durante la pausa estiva delle lezioni per velocizzare l’apprendimento della lingua italiana. Questo da un lato per agevolare l’integrazione dei giovani che non parlano italiano, dall’altro per semplificare la scolarizzazione ordinaria da settembre, che avverrà come di consueto in italiano». Nel corso degli ultimi due mesi, nel nostro cantone sono infatti giunti oltre 800 bambini e giovani alloglotti in età scolastica. Un numero considerevole, che ha spinto il Dipartimento dell’educazione a mettere mano a un’offerta «eccezionale», come «eccezionale è il numero di giovani ucraini in età scolastica giunti in Ticino nel giro di poche settimane».

E i docenti?

Nelle prossime settimane, dunque, ne sapremo di più. Intanto, però, alcune notizie filtrano da una circolare interna, inviata dalla Divisione della scuola ai docenti. Nella missiva, il Dipartimento presenta il progetto e, soprattutto, chiede la disponibilità dei diretti interessati, ossia i docenti. «Per poter programmare questa offerta formativa straordinaria», si legge nella lettera, è necessario reperire «docenti supplementari». Di qui, appunto, la circolare della Divisione della scuola, in cui si chiede ai docenti «la gentile disponibilità in questa circostanza particolare». Quanti siano gli insegnanti che abbiano già dato la propria disponibilità per tenere i corsi estivi, per ora, non è dato sapere, ci comunica il Dipartimento. Stando a nostre informazioni, tuttavia, l’operazione di reclutamento si starebbe rivelando, al momento, più complicata del previsto. Rimangono però ancora una decina di giorni per annunciare la propria candidatura. In particolare – si legge nella circolare – si cercano «in via prioritaria, docenti di lingua e integrazione, docenti di scuola elementare, docenti di italiano e docenti di educazione fisica per l’organizzazione di attività sportive». I candidati, precisa la nota, saranno scelti in base alle esigenze organizzative, al profilo professionale e tenendo conto dell’ordine di annuncio. Chiaramente, non si tratta di volontariato. Il Dipartimento, stando alla richiesta di collaborazione della Divisione della scuola, ha infatti previsto delle retribuzioni. La remunerazione per i docenti varia da 500 a 1.000 franchi a settimana, a dipendenza della durata dell’impiego, mezza giornata o per tutto il giorno.

Lingue e sport

C’è poi un’altra piccola novità che emerge dallo scritto: i corsi di luglio saranno coordinati e gestiti dalla fondazione Lingue e sport. «Le proposte formative rivolte ai giovani ucraini verranno integrate e aggiunte ai corsi estivi ordinari», si legge nella missiva. Come detto, questi corsi addizionali saranno gratuiti per i detentori di un permesso S, «oltre che per altri eventuali allievi alloglotti interessati». Sempre secondo la lettera, le proposte formative per gli allievi di scuola elementare, a luglio, si terranno nelle sedi di Giubiasco, Comano, Cadro, Taverne e Melano. Quelle rivolte agli allievi di scuola media, invece, si terranno alla Commercio di Bellinzona, al Liceo di Mendrisio, e in due altre sedi del Luganese non ancora definite. In entrambi i casi, medie ed elementari, la giornata prevede la suddivisione classica tra formazione al mattino e attività sportiva al pomeriggio. L’offerta verrà poi replicata anche in agosto, questa volta però non più in collaborazione con Lingue e sport. In questo caso, le sedi vanno ancora definite, ma nelle intenzioni degli organizzatori si vorrebbe coprire le quattro regioni.

Come detto, il progetto è ancora in fase di rifinitura. Fondamentale sarà l’adesione dei docenti. Ad ogni modo, conclude il DECS, «la nostra priorità è garantire al più presto a tutti gli allievi, indipendentemente dalla loro provenienza, la scolarizzazione a cui hanno diritto. A settembre comincerà un nuovo anno scolastico e dunque anche una scolarizzazione ordinaria a tutti gli effetti, con i normali accompagnamenti previsti in questi casi. Stiamo lavorando alacremente per chiarire tutti i punti ancora poco chiari in modo da farci trovare pronti».  

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