Nucleare

Crepe nelle centrali nucleari francesi: misure anche in Svizzera

L'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) ha allo studio ulteriori misure per le centrali nucleari svizzere
© KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA BELLA
Ats
15.03.2023 15:14

La scoperta di crepe nei circuiti della centrale nucleare di Penly e in altri impianti francesi hanno implicazioni anche per la Svizzera. L'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) ha allo studio ulteriori misure per le centrali nucleari svizzere.

Confermando una notizia delle testate di Tamedia, l'IFSN ha indicato a Keystone-ATS che in base alla relativa ordinanza federale, gli operatori delle centrali nucleari svizzere sono obbligati a «controllare immediatamente il sistema di raffreddamento di un reattore nucleare se in un altro reattore nazionale o estero si verificano eventi che raggiungono o superano il livello 2 sulla scala internazionale degli eventi nucleari».

Il risultato della revisione deve peraltro essere «immediatamente comunicato all'autorità di vigilanza» nell'ambito dei regolari rapporti mensili. In seguito alle crepe scoperte nella centrale nucleare di Penly, «si dovrà ora procedere a un nuovo chiarimento e a una valutazione delle possibili misure».

La scorsa settimana è stato scoperto un «difetto significativo di corrosione» nella centrale nucleare di Penly, sulla Manica. Su una saldatura di un circuito di emergenza è stata trovata una crepa lunga 15 centimetri e profonda fino a 23 millimetri nell'involucro di un tubo spesso 27 millimetri.

Il presidente dell'autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN) ha parlato in un'audizione davanti al Senato francese di un «tema serio». L'ASN ha classificato l'evento al livello 2 della scala INES (International Nuclear Event Scale), che va da 0 a 7.

Il reattore di Penly è attualmente spento, ma dovrebbe tornare in funzione a maggio. Secondo quanto ha riferito la settimana scorsa il quotidiano «Le Monde», anche altre centrali nucleari in Francia resteranno chiuse più a lungo per ispezioni.

Sulla base di precedenti informazioni su difetti di corrosione nei reattori francesi ad acqua pressurizzata, l'IFSN aveva ordinato ispezioni nelle centrali svizzere a partire dalle revisioni annuali del 2022.

La tecnologia di test a ultrasuoni utilizzata in Svizzera è adatta a rilevare le cosiddette «cricche da tensocorrosione», ossia le fessure causate dall'azione combinata della corrosione e della tensione sul materiale, scrive l'IFSN.

I gestori delle centrali nucleari svizzere sono obbligati ad adottare numerose misure «per prevenire danni inammissibili (da corrosione) ai componenti rilevanti per la sicurezza», prosegue l'IFSN. Ad esempio, con programmi di monitoraggio dell'invecchiamento, ispezioni ripetute e piani di manutenzione.