Crozza "politico" contestato a Sanremo

Il pubblico gli grida "Fuori! Fuori! Fuori!" quando fa satira su Berlusconi
Red. Online
12.02.2013 22:28

SANREMO - Interrotto, contestato, persino preso a male parole: il molto atteso intervento di Maurizio Crozza al Festival di Sanremo, martedì sera verso le 22.30, ha destato parecchie tensioni, specie dopo il siparietto iniziale che ha visto il comico cantare in stile Aznavour un brano - con all'interno pesanti ironie "giudiziarie" - nei panni di Silvio Berlusconi, che nella canzone viene presto designato come "condannable" e "imputable". Mentre alla cancelliera Angela Merkel tocca "culona intrombable". È stato a questo punto che metà della sala dell'Ariston ha gridato con una certa violenza a Crozza "Fuori! Fuori! Fuori! Vattene a casa!" e altri improperi, tanto che il conduttore Fabio Fazio è dovuto salire sul palco per placare gli animi, ottenendo nell'immediato l'effetto opposto, fino a quando, dopo qualche incertezza, Crozza non ha potuto riprendere - peraltro sottotono - la sua performance. Che si è rivelata incentrata tutta sulla politica e sulla "triste" condizione degli "Stati disuniti d'Italia", con affondi anche a Pier Luigi Bersani, di cui è ormai l'imitatore più conosciuto, a Nichi Vendola, alla Lega Nord, a Antonio Ingroia, a Mario Monti e a Luca Cordero di Montezemolo. Alla fine, Crozza è riuscito a strappare qualche risata - specie con l'imitazione di Ingroia - ma sulla sala era calato visibilmente il gelo. La deriva "politica" del comico, temuta da molti, non solo dai candidati in campagna elettorale, si è così avverata.

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