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17:48
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La guerra in Ucraina cambia le rotte migratorie delle aquile
L'Ucraina è lì dove non osano più le aquile: da quando è cominciata l'invasione russa nel febbraio 2022, gli esemplari di aquila anatraia maggiore hanno dovuto cambiare le rotte migratorie per evitare le zone di conflitto armato, effettuando grandi deviazioni e minori soste con conseguenze che potrebbero aggravare il loro status di specie a rischio estinzione.
Lo dimostra il tracciamento Gps di 19 esemplari, condotto dai ricercatori britannici dell'Università dell'East Anglia insieme al British Trust for Ornithology e all'Università estone di scienze della vita. I risultati sono pubblicati su Current Biology.
«I conflitti armati possono avere impatti di vasta portata sull'ambiente, compresi cambiamenti nel comportamento degli animali. Il nostro studio fornisce la prima prova quantitativa di ciò - afferma Charlie Russell dell'Università dell'East Anglia - mostrando come le aquile in migrazione abbiano effettuato deviazioni per evitare eventi di conflitto e abbiano trascorso meno tempo a fare rifornimento nei siti di sosta. Inoltre indica che ci possono essere molte attività umane, oltre alle guerre, che probabilmente cambiano o influenzano il comportamento degli animali».
Lo studio era cominciato nel 2017, quando i ricercatori avevano dotato di dispositivi Gps 19 aquile che erano solite attraversare l'Ucraina per andare a riprodursi nella regione bielorussa della Polesia. L'obiettivo era quello di seguire i rapaci e identificare le aree cruciali per la migrazione su cui concentrare gli sforzi di conservazione della specie.
Tutto è improvvisamente cambiato il 24 febbraio 2022, quando la Russia ha attaccato l'Ucraina. Il 3 marzo, quando la prima delle 19 aquile dotate di Gps è entrata in Ucraina per la sua consueta migrazione, il conflitto si era già esteso alla maggior parte delle grandi città del Paese. «Non ci aspettavamo di seguire questi uccelli mentre migravano attraverso una zona di conflitto attivo», ammette Russell, che insieme ai suoi colleghi ha capito subito di avere un'occasione unica per documentare gli effetti dei conflitti umani sulla fauna selvatica.
Monitorando i 19 esemplari, il team ha scoperto che a causa della guerra le aquile volavano più lontano e in modo meno diretto verso i luoghi di riproduzione, percorrendo in media 85 chilometri in più. Anche le migrazioni erano diventate più lunghe, passando da 193 a 246 ore per le femmine, da 125 a 181 ore per i maschi. Un numero ridotto di rapaci si è fermato in Ucraina prima di ritornare ai luoghi di riproduzione, con solo sei esemplari su 19 (30%) che hanno fatto scalo rispetto ai 18 (90%) del triennio 2018-2021. Alcuni importanti siti di sosta, ad esempio la Polesia ucraina, non sono stati neppure utilizzati nel 2022.
Lunghe deviazioni e minori soste, secondo i ricercatori, potrebbero incidere sulle condizioni fisiche degli animali in un momento cruciale per il loro successo riproduttivo.
17:03
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L'India parteciperà alla conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock
L'India parteciperà alla conferenza di alto livello dedicata alla pace in Ucraina che si terrà al Bürgenstock (NW) a metà giugno. Si tratta di «un'ottima notizia», ha indicato oggi sulla rete sociale X Nicolas Bideau, responsabile della comunicazione al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), riportando informazioni fornite dai media del subcontinente.
Nuova Delhi parteciperà all'iniziativa in terra nidvaldese e al vertice del G7, che si terrà poco prima in Italia, per «far sentire la voce del sud globale», ha dichiarato il primo ministro indiano Narendra Modi ai media.
Alla domanda se presenzierà personalmente a questi due eventi, Modi ha risposto che «il livello di partecipazione dipenderà dal calendario, dalla logistica e dagli impegni paralleli».
La settimana scorsa il DFAE aveva comunicato a Keystone-ATS che la Confederazione aveva ricevuto oltre 60 conferme di partecipazione a livello di capi di Stato e di governo. Di questi, metà provengono dall'Europa, l'altra metà dal resto del mondo.
Parlando alla radiotelevisione pubblica romanda RTS, Bideau aveva spiegato che l'obiettivo non è solo quello di attirare il maggior numero possibile di partecipanti, ma anche di garantire una certa diversità. «I grandi paesi europei sono presenti, ma vorremmo anche avere il maggior numero possibile di paesi del sud», in uno spirito di apertura, aveva affermato.
15:24
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Mosca: «Conquistato un altro villaggio nel Lugansk»
Le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio, Belogorovka, nella regione ucraina di Lugansk. Lo ha detto il ministero della Difesa.
Intanto separatisti filorussi del Donbass sostengono che cinque persone sono rimaste ferite in seguito a un bombardamento delle forze ucraine su Yubileyny, una località in una zona occupata della regione ucraina di Lugansk, nell'est del Paese, scrive l'agenzia di stampa statale russa Tass.
«Sappiamo di cinque persone ferite. In questo momento ricevono tutte le cure mediche necessarie», ha dichiarato il capo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik.
13:05
13:05
Kiev: «Nella notte 29 droni russi sull'Ucraina, tutti abbattuti»
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 29 droni kamikaze sull'Ucraina, che sono stati tutti abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha annunciato su Telegram l'Aeronautica militare ucraina aggiungendo che è stato lanciato anche un missile balistico Iskander-M.
I droni, del tipo Shahed-131/136, provenivano dalle regioni russe di Primorsko-Akhtarsk e Kursk, e sono stati distrutti nelle regioni di Odessa, Mykolaiv, Poltava e Leopoli.
11:55
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Condannato a 25 anni di carcere per aver tentato di incendiare un centro russo di reclutamento
Una Corte di Novosibirsk, in Russia, ha condannato a 25 anni di reclusione un giovane per avere cercato di dare alle fiamme un ufficio per l'arruolamento militare. Lo riferisce l'ong Ovd-Info, che fornisce assistenza legale agli oppositori detenuti.
Il condannato, Ilya Baburin, di 24 anni, è stato giudicato colpevole di diversi capi d'accusa, tra cui alto tradimento e tentata organizzazione di un atto terroristico.
07:00
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Il punto alle 7.00
Gli Stati Uniti e l’Unione europea avrebbero un piano per sostenere finanziariamente l’Ucraina con 300 miliardi di asset della banca centrale russa congelati a causa. A sostenerlo è il New York Times che cita la segretaria al Tesoro USA. Secondo il quotidiano a stelle e strisce, il versamento costituirebbe un prestito che Kiev dovrebbe utilizzare per l'assistenza militare ed economica. Janet Yellen ha spiegato che rimangono sul tavolo diverse opzioni per utilizzare 300 miliardi di dollari di asset russi immobilizzati. Ma ha detto che l'idea più promettente è che le nazioni del G7 emettano un prestito a Kiev sostenuto dai profitti e dagli interessi guadagnati sugli asset russi congelati in Europa.