Smart City

Dai cestini intelligenti un aiuto all'ambiente

Comprimono i rifiuti con una pressa a energia solare – L'ultimo arrivato è a Vezia nel rinnovato Parco Morosini che sarà inaugurato il 25 settembre
Il cestino, con pressa interna mossa da energia solare, posato all'interno del Parco Morosini di Vezia.
Osvaldo Migotto
14.09.2022 09:59

In occasione dell’inaugurazione del Parco Morosini di Vezia, rimesso in splendida forma, prevista per il 25 settembre, verrà presentato anche il nuovo cestino compattatore a pannelli solari che sta già funzionando all’interno del parco da alcuni mesi. Quella dei cestini compattatori è una delle invenzioni che contribuiscono a dare concretezza al concetto di Smart City, ossia città intelligenti. Pierangelo Lancianesi, CEO della società Tplay di Paradiso, che per l’appunto si occupa di soluzioni tecnologiche al servizio di privati ed enti pubblici, ci indica alcune caratteristiche dei «cestini intelligenti» che la sua ditta ha già posato in diversi località ticinesi e svizzere. «Oltre a raccogliere i rifiuti, attraverso un compattatore, i nostri cestini con pannello solare ne comprimo il contenuto da 5 fino a 8 volte. In concreto, un cestino che normalmente deve essere svuotato giornalmente, grazie al nostro compattatore azionato dall’energia solare può essere svuotato una sola volta alla settimana. Anzi, in diversi casi, quando il cestino non si trova in una zona dove passano moltissimi pedoni, l’intervento di raccolta rifiuti può ridursi a una volta ogni dieci giorni o addirittura ogni due settimane». Ciò si traduce evidentemente in un risparmio di tempo e spese per chi gestisce la raccolta dei rifiuti.

Nei cestini e nei cassonetti di nuova generazione la presenza di apposite sonde segnala alle autorità competenti quando il contenitore è pieno di rifiuti, facilitando così l'organizzazione della raccolta

L’efficientamento del processo di raccolta dei rifiuti urbani non è un tema nuovo. Tuttavia nel caso dei cestini compattatori, nel nostro Paese il fenomeno è relativamente recente. Nel dicembre del 2020 a Basilea era stata annunciata la messa in servizio del primo cassonetto dei rifiuti con una pressa attivata dall’energia solare.  «Grazie alla pressa integrata – si poteva leggere in un articolo pubblicato allora da Swissinfo - un contenitore con una capacità di 120 litri è in grado di comprimere circa 500 litri di rifiuti». All'epoca anche il Comune di Caslano aveva già piazzato il suo primo cassonetto intelligente. Poi con il passare del tempo questi «cestini magici» in grado di inghiottire quantità elevate di rifiuti, grazie allo sfruttamento dell’energia solare, sono diventati sempre più performanti e si sono diffusi in vari cantoni. «Proprio negli scorsi giorni – sottolinea il CEO di Tplay – nel canton Glarona abbiamo consegnato dieci contenitori compattatori che verranno via via attivati nelle prossime settimane. Al momento i servizi di raccolta rifiuti di tale cantone si sono dotati di 22 contenitori di cui 12 forniti di compattatori, nonché di 10 cestini monitorati da sensori». Proprio la presenza di sensori nei cestini di nuova generazione facilita ulteriormente l’organizzazione della raccolta dei rifiuti, visto che sono proprio i sensori a segnalare alle autorità competenti, tramite internet, quando il cestino è pieno di rifiuti. Lo stesso discorso vale per lo svuotamento dei cassonetti dell’immondizia; l’introduzione di appositi sensori permette infatti di passare dalla raccolta cadenzata (una o più volte alla settimana), a una raccolta basata sui dati rilevati dal sensore. Il compattatore è in grado di indicare un livello di riempimento oltre l'80%.

 

In primo piano il pannello solare del cestino intelligente per rifiuti posato già da qualche anno in Piazza Lago a Caslano.
In primo piano il pannello solare del cestino intelligente per rifiuti posato già da qualche anno in Piazza Lago a Caslano.

«Sia i sensori di misurazione del livello di riempimento, sia i cestini compattanti – spiega Lancianesi - sono macchine con comunicazione bi-direzionale, con ampia autonomia di funzionamento, con batterie al litio ad alta capacità nel caso dei sensori, o alimentate da pannelli fotovoltaici quando si tratta dei cestini compattanti. La loro diffusione è notevole negli Stati Uniti d’America, dove città come Baltimora e Washington si sono dotate di cestini compattanti che hanno rimpiazzato gran parte dei vecchi contenitori tradizionali nelle zone centrali urbane, riducendo in modo sensibile la frequenza di svuotamento e ottimizzando il tempo d’impiego di operatori e mezzi». Ora anche in Europa e in Svizzera, come detto, sono in via di sviluppo alcuni interessanti progetti in tale ambito. 

E i vantaggi che ne potranno derivare appaiono evidenti, soprattutto di questi tempi dove le parole d’ordine sono: ridurre le spese energetiche e l’inquinamento atmosferico. Si va dalla riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal minore uso dei mezzi di raccolta, al calo delle spese per carburante degli stessi mezzi di raccolta. Il tutto, naturalmente, è agevolato dallo sviluppo di tecnologie di comunicazione wireless che permettono al cestino intelligente di comunicare alla base il livello di riempimento, lo stato della batteria ed eventuali anomalie. L’applicazione di queste novità tecnologiche oltre a riguardare il lavoro delle autorità comunali nell’ambito della raccolta dei rifiuti, ha trovato l’interesse anche delle autorità cantonali, ad esempio per quanto riguarda la gestione delle aree di sosta lungo le autostrade.

I cestini intelligenti sono sbarcati anche nelle Isole di Brissago. 
I cestini intelligenti sono sbarcati anche nelle Isole di Brissago. 

Nel caso specifico del nostro cantone, nell’estate del 2018, il Dipartimento del territorio ha installato tre cestini compattatori nelle aree di servizio autostradali di Bellinzona. L’esperienza maturata su questi sedimi molto frequentati, soprattutto dai turisti in transito in Ticino, nei primi tre anni è stata giudicata positiva dalle autorità cantonali. «In particolare grazie all’innovativo sistema di raccolta e di analisi statistica che consente di monitorare il grado di riempimento dei contenitori – si legge in un messaggio del cantone inviato lo scorso anno alla ditta fornitrice - si può procedere alla vuotatura solo quando necessario, ottimizzando così il servizio dal profilo ambientale ed economico». I cestini intelligenti, dunque, si fanno strada; sono stati sistemati, ad esempio, anche alle Isole di Brissago, anche in questo contesto trovando il favore degli addetti ai lavori.

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