Dalla lupara alla tastiera: come e perché le mafie si sono insediate nel Dark web

Nonostante le cose siano cambiate da molto tempo, sono troppe le persone tuttora abituate a pensare le mafie e i mafiosi secondo stereotipi totalmente inadatti a raffigurare la realtà. Lontanissima dai cliché che la volevano soggetta ai capricci e alle scelte anche irrazionali di ignoranti ma spietati padrini, «la criminalità mafiosa contemporanea» è invece sempre di più «profondamente influenzata dalle dinamiche della globalizzazione e dall'evoluzione delle tecnologie». Vive il suo tempo. E in qualche caso lo domina, anche e soprattutto attraverso strumenti all'avanguardia: i sofisticati prodotti della rivoluzione informatica. «Le mafie nell'era moderna preferiscono le tastiere alle pistole», anche perché la Rete ha spalancato le porte di infinite possibilità d'azione», facilitando «alle organizzazioni criminali» la connessione delle loro attività con il cybercrime.
Alcuni studiosi, tra cui Antonio Nicaso e Greta Nasi, sono tra gli autori di un prezioso volume che sistetizza anni di ricerca sui processi di mutazione informatica messi in atto dalle mafie, e in particolare dalla 'ndrangheta calabrese, in relazione alle proprie attività illegali e criminali. In questa puntata di CentoParole il nostro Dario Campione ci parla di The Dark-Web Side of Mafia. Appalti, crypto e cybercrime. Le mafie adesso: più invisibili e potenti pubblicato dall'editore milanese Zolfo.
