Il caso

Dalla Russia 30 milioni di dollari ai talebani per uccidere soldati statunitensi in Afghanistan

Il programma segreto si sarebbe svolto dal 2016 al 2020 – Mosca pagava in media 200.000 per ogni combattente eliminato
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Red. Online
11.01.2025 13:45

200.000 dollari per ogni soldato americano ucciso in Afghanistan. È la cifra che Mosca avrebbe pagato ai talebani. La pratica è stata resa pubblica da una vasta inchiesta condotta dal portale investigativo russo di opposizione The Insider e intitolata «Come l'intelligence russa si è servita dei talebani per decimare le truppe americane alla fine della più lunga guerra degli USA». A rendere conto dei risultati dell'indagine è il Blick.

Il programma, ideato e finanziato dalla Russia, aveva l'obiettivo di cacciare dall'Afghanistan le truppe statunitensi e quelle della coalizione. A dirigerlo era un'unità della GRU, l'intelligence militare del Cremlino. Secondo quanto scoperto da The Insider, essa pagava in media 200.000 dollari per ogni soldato statunitense o alleato ammazzato. Le uccisioni incentivate da questa ricompensa sarebbero andate avanti dal 2016 al 2020. Non è tuttavia dato sapere quante siano le vittime di questo particolare programma; i numeri potrebbero comunque essere considerevoli.

Nel mirino della Russia non ci sarebbero comunque state solo le forze armate statunitensi e quelle delle coalizione. Cifre più contenute sarebbero state versate anche per l'eliminazione di soldati afgani. Per un attacco nel corso del quale sono morti 23 soldati afgani, per esempio, la GRU avrebbe «versato almeno 500.000 dollari, probabilmente 600.000».

Se non è dato sapere il numero di combattenti eliminati nell'ambito di questo programma russo, qualche dettaglio in più lo abbiamo sul costo totale dell'operazione. Secondo quanto affermato da un ex alto funzionario di Mosca, in totale la Russia avrebbe versato circa 30 milioni di dollari alla rete responsabile di questi attacchi.

Ma come faceva la Russia a gestire questo programma di eliminazione? La GRU utilizzava un'azienda formalmente attiva nel commercio di pietre preziose per coprire una rete di corrieri afgani. Questi ultimi avevano lo scopo di consegnare il denaro ai talebani e a altri gruppi militanti e in cambio Mosca garantiva loro documenti russi e l'asilo nel Paese. Grazie al proprio lavoro d'indagine, The Insider è riuscito a ricostruire gli spostamenti dei corrieri afgani e a collegarli ad attacchi conosciuti contro le truppe statunitensi e della coalizione.

Oltre a rendere nota l'esistenza di questo programma segreto, The Insider ha altresì rivelato i nomi degli ufficiali in esso coinvolti.

Il programma di uccisioni a pagamento di soldati statunitensi e della coalizione in Afghanistan è comunque solo la punta dell'iceberg di quella che è una strategia più ampia che ha l'obiettivo di destabilizzare il nemico mediante operazioni segrete. La GRU, infatti, sarebbe responsabile anche di tentati assassinii e di avvelenamenti in altri Paesi della NATO.

Secondo tre ex agenti della GRU con cui The Insider è entrato in contatto, i russi hanno ugualmente condotto una guerra indiretta contro le forze armate in Afghanistan.