Dallo squillo misterioso alla cabina del peccato
LUGANO - Una presenza discreta, un luogo in cui un tempo si entrava per comunicare un ritardo improvviso, fissare un appuntamento o avventurarsi in conversazioni sentimentali al riparo da orecchie estranee. La vita scorreva attraverso i fili del telefono pubblico, si intrecciavano storie e costruivano castelli di carta. La prima cosa che si faceva, una volta arrivati a destinazione in vacanza, era andare al bar più vicino per procurarsi i gettoni o la carta prepagata. Oggi non è più così. Le cabine telefoniche stanno scomparendo, schiacciate dai cellulari. E con esse se ne vanno i tanti segreti sussurrati alla cornetta e gelosamente custoditi da quelle quattro pareti di vetro. Dati alla mano, il loro numero è letteralmente crollato e in Ticino ne restano soltanto 299 (10 anni fa erano 762). In futuro spariranno del tutto. Ecco che allora val la pena comporre il prefisso per il paese della nostalgia e rievocare con qualche testimonianza un mondo che non c'è più.
Il servizio completo nell'edizione del giornale di venerdì 10 marzo.