Decapita il molestatore e consegna la testa alla fidanzata

Un 16.enne russo ha brutalmente ucciso un ragazzo che aveva palpato ad una festa la sua compagna - In quanto minorenne rischia un massimo di 10 anni di carcere
Red. Online
22.03.2017 12:13

MOSCA - Un 16.enne russo è stato pervaso da una furia omicida dopo che la sua fidanzata 17.enne gli ha raccontato di essere stata molestata ad un party. Il ragazzo ha infatti ucciso a coltellate il molestatore, gli ha tagliato la testa e l'ha portata in uno zaino come "pegno d'amore" alla sua compagna, la quale è rimasta sconvolta alla visione del sanguinoso trofeo.

Il desiderio di uccidere è nato dopo il racconto della 17.enne, che durante una festa a Komsomolsk-on-Amur, nella Russia orientale, sarebbe stata palpata al seno e ai genitali da due uomini, mentre un terzo la teneva bloccata. Secondo il The Siberian Times, l'assassino ha seguito il molestatore di 19 anni fino a casa e tra i due sarebbe scoppiata una rissa. "La mia ragazza si sentiva umiliata, volevo solo che le chiedesse scusa - ha raccontato il giovane alla stampa - Non volevo ucciderlo e sono profondamente dispiaciuto per quanto è successo". La testa del 19.enne è stata buttata in un fiume e soltanto dopo 14 giorni di indagini, la polizia è riuscita a risalire all'assassino, che sotto torchio ha confessato il brutale omicidio. Dopo l'arresto, in quanto minore di 18 anni, il giovane rischia un massimo di dieci anni di reclusione.