Denis Pushilin plebiscitato a Donetsk

OCCHI SULL'EST/UCRAINA Le elezioni presidenziali (non riconosciute) nell'omonima repubblica popolare, entità territoriale filorussa del Donbass
Denis Pushilin, nuovo leader dei ribelli filorussi nel Donbass.
Andrea Colandrea
12.11.2018 09:46

DONETSK - È Denis Pushilin, come ampiamente previsto, il candidato che assumerà la presidenza della Repubblica popolare di Donetsk (DNR), l'entità dei ribelli filorussi nel Donbass, regione dell'Ucraina orientale. Il risultato scaturito dalle urne domenica, per il rinnovo della carica di capo dello Stato, lo ha dato in netto vantaggio sugli altri quattro candidati in corsa, suo il 61,5% delle preferenze. Roman Khramenkov ha ottenuto il 12,4% dei consensi, Vladimir Medvedev il 10,1%, Yelena Shishkina il 9,6% e Roman Yevstifeyev il 6,4%. L'attuale stato dell'elezione, oltre ai media specializzati dell'Est europeo, è stato reso noto da Pushilin stesso via Twitter.

Pushilin, 38 anni, succede ad Alexander Zackharchenko, il leader militare della stessa DNR assassinato da un'esplosione in un ristorante del centro di Donetsk lo scorso 31 agosto. La Repubblica popolare di Donetsk è un'entità territoriale non riconosciuta da Kiev, che la ritiene illegale e in mano a terroristi, nella convinzione che dietro agli "invasori" vi sia il sostegno politico e militare di Mosca. D'altro canto la DNR considera il Governo ucraino guidato da Petro Poroshenko responsabile di massacri di migliaia di civili in un'area territoriale ad alta tensione, nella quale Donetsk e Lugansk (autoproclamatesi indipendenti), si sono ingaggiate in una guerra della libertà.

Le repubbliche secessioniste di Donetsk e di Lugansk non sono riconosciute, come detto, né dall'Ucraina, opposta agli eserciti delle due entità secessioniste, e ingaggiata in una sanguinosa guerra contro i ribelli filorussi che ha già causato più di ventimila morti dal 2014, né dagli organismi internazionali, l'UE e gli USA.