Detenuti costretti a donare sangue

La Croce Rossa della Baviera lo acquistò dalla DDR con un intermediario svizzero
Red. Online
15.01.2014 17:03

BERLINO - Il regime tedesco orientale costringeva i detenuti a donare sangue che poi vendeva alla Germania ovest. Questo quanto rivelato da un documentario trasmesso ieri sera dall'emittente pubblica tedesca Ard.

Il documentario anticipa i contenuti di un rapporto ufficiale sulla situazione dei detenuti nella ex Germania orientale messo a punto dall'istituto responsabile della supervisione degli atti della Stasi. Il rapporto verrà presentato ed illustrato formalmente lunedì.

Dal documentario emerge che la Croce Rossa della Baviera avrebbe acquistato sangue nella Ddr negli anni Ottanta attraverso un intermediario svizzero. Gli atti della Stasi indicherebbero che il sangue proveniva dai detenuti costretti a donarlo.

Il rapporto inoltre punterebbe il dito contro imprese occidentali che negli anni Settanta ed Ottanta beneficiarono indirettamente del lavoro forzato di detenuti politici nella Ddr. Tra queste, oltre all'Ikea, già indicata in passato, la Volkswagen e la catena di supermercati Aldi. "Ci furono molte società occidentali fortemente coinvolte", ha spiegato lo storico Tobias Wunschik, autore dello studio.

"Dal punto di vista imprenditoriale, la Ddr era un'economia a basso costo salariale, vicina geograficamente e senza differenze linguistiche". I prodotti che venivano acquistati dalla Germania est, che aveva grande bisogno di valuta forte, erano spesso frutto del lavoro dei detenuti.

Sia Aldi sia la Volkswagen hanno precisato di non aver saputo all'epoca in cui gli acquisti venivano fatti a quali condizioni e in che modo venissero fabbricati i prodotti in questione.

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