«Die Tesla Files»: ecco come Elon Musk inganna gli acquirenti, anche svizzeri

Si intitola Die Tesla Files ed è destinato a far discutere. Stiamo parlando del libro pubblicato oggi dai giornalisti investigativi tedeschi Sönke Iwersen e Michael Verfürden. All'interno del volume, i due mettono in luce numerosi aspetti problematici legati a Tesla: si va dai malfunzionamenti del sistema di guida autonoma ai difetti di costruzione passando per le pessime condizioni di lavoro degli operai.
Vediamo allora quali sono i punti salienti del lavoro di indagine dei due giornalisti tedeschi. Come spiega il Tages Anzeiger, che al libro ha dedicato un articolo, Iwersen e Verfürden hanno potuto condurre la propria indagine grazie a files interni a Tesla trafugati da un ex dipendente: Lukasz Krupski. I due hanno così potuto analizzare email, contratti, protocolli di sicurezza e documenti legali. E ciò che emerge è piuttosto inquietante.
A destare preoccupazione è innanzitutto il sistema di guida autonoma. La funzione «Full Self-Driving» presenta infatti diversi malfunzionamenti in quanto, in alcuni casi, non riconosce i semafori in città, attiva la frenata d'emergenza in autostrada e, sulle strade bagnate, fa slittare la vettura. Secondo lo United States Department of Transportation (il Dipartimento dei trasporti USA, nder.), nel Paese a stelle e strisce più di una dozzina di persone sono morte a causa di errori del software di Tesla.
A confermare i bug del sistema di guida autonoma targato Elon Musk anche un conducente svizzero, Thomas Karl, la cui testimonianza è stata raccolta da Iwersen e Verfürden. All'uomo è successo più volte che la sua Model S frenasse bruscamente senza motivo mentre viaggiava in autostrada. In un caso, l'azione anomala della funzione «Full Self-Driving» è da imputarsi a un errore di interpretazione: il software aveva riconosciuto come rosso un semaforo in realtà spento all'ingresso di una galleria. A poco sono valsi i reclami inviati da Karl al costruttore.
I difetti non riguarderebbero però solo la parte informatica delle vetture targate Tesla. Nel libro, Iwersen e Verfürden spiegano che i clienti riferiscono regolarmente di porte montate male e verniciatura scadente. Problemi seri anche per il modello Cybertruck i cui pannelli in acciaio inossidabile possono staccarsi durante la guida, i freni possono rompersi e i pedali dell'acceleratore possono incepparsi. Non è quindi un caso che Tesla abbia dovuto richiamare oltre 46.000 Cybertruck, tutti quelli prodotti e venduti nei primi 15 mesi di commercializzazione negli Stati Uniti, a causa di un problema di sicurezza che sta avendo difficoltà a risolvere. Secondo il documento di richiamo depositato presso la National highway traffic safety administration, Tesla stima che l'1% delle 46.096 vetture coinvolte abbia un difetto. I pezzi di rifinitura in acciaio lungo l'esterno del Cybertruck sono uniti al veicolo da un adesivo che è «suscettibile di fragilità ambientale», spiega l'azienda.
Una volta riscontrati i problemi con la propria vettura, per gli automobilisti riuscire a far valere le proprie ragioni con il servizio clienti è un calvario. Die Tesla Files documenta centinaia di reclami a cui sono state fornite le risposte più assurde. Tesla starebbe inoltre facendo causa a clienti, blogger e organi di informazione che criticano pubblicamente i difetti di qualità.
Un ambiente di lavoro problematico
Se i clienti non sono soddisfatti, i dipendenti di Tesla non sono da meno. Dietro la facciata delle fabbriche futuristiche si nasconde un «inferno», caratterizzato da stress fisico e psicologico. Gli infortuni vanno dal naso rotto alle ustioni chimiche. Ci sarebbero poi gravi carenze in materia di sicurezza all'interno degli stabilimenti. Secondo Die Tesla Files, oltre ai rischi fisici, il rigido monitoraggio e la pressione psicologica aumentano lo stress sui lavoratori.
A contribuire al pessimo clima di lavoro ci sarebbe anche lo stesso Elon Musk, definito da Iwersen e Verfürden un capo collerico che gestisce la sua azienda come un videogioco e che vessa spietatamente i dipendenti. Problematico sarebbe anche il suo utilizzo di sostanze stupefacenti in quanto determinerebbe la presa di decisioni impulsive.