Disintossicarsi in un cinque stelle

Non solo sesso a basso prezzo, spiagge e templi buddhisti attirano gli stranieri in Thailandia: da qualche tempo stanno esplodendo le vacanze curative per le persone dipendenti da alcol e droghe
Fabio Polese
24.07.2018 05:55

CHIANG MAI (THAILANDIA) - Sesso, mare e templi. Molti conoscono la Thailandia solo per questo. Per gli eccessi di Bangkok, Phuket e Pattaya, con una vita notturna che non ha orari, né limiti. Altri, invece, per le enormi spiagge magiche, con quella sabbia bianca che si può trovare solo nelle isole lontane dal mondo moderno, come quelle di Samui, Phangan e Samet. Un'altra piccola parte conosce il «Paese dei sorrisi» per i monaci buddisti, antichi e saggi maestri in grado di insegnare la meditazione. Ma negli ultimi anni è nato anche un nuovo tipo di turismo, quello medico e riabilitativo. È proprio qua, tra le montagne della Thailandia settentrionale, infatti, che molte persone dipendenti da droghe e alcol arrivano per disintossicarsi, per cercare di avere un nuovo inizio. Una vita diversa dal passato, spesso buio e sofferente. Questo particolare turismo, solo nell'ultimo anno, ha fruttato al Paese – secondo il centro di ricerca Kasikorn – 49 miliardi di baht, ovvero circa 1,56 miliardi di dollari. Una cifra non da poco, se consideriamo che è in costante crescita. Siamo andati a vedere di persona che cosa sta succedendo su questo inedito fronte del turismo.

Il reportage completo a pagina 3 del Corriere del Ticino. 

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