Disneyworld "vietata" a una famiglia inglese musulmana

LONDRA - Erano già pronti per imbarcarsi, in fila al gate aspettavano di prendere il volo per Los Angeles e poi di andare a Disneyworld, il "sogno" dei bambini. Ma è stato loro impedito: il fatto di essere una famiglia inglese ma di fede musulmana ha fatto scattare le misure di super-sicurezza previste dagli Usa e i funzionari delle autorità americane all'aeroporto londinese di Gatwick hanno rifiutato a tutti l'ingresso nel paese a stelle e strisce.
E così per i due papà, due fratelli, e i loro 9 bambini non c'è stato nulla da fare. Viaggio svanito. Ma non senza polemiche. A cominciare da quelle di papà Mahmood: "Non sono mai stato più imbarazzato in vita mia. Io lavoro qui, ho un lavoro qui. Nessuno mi ha spiegato il perché del divieto, ma la ragione è "ovvia": pensano che ogni musulmano sia una minaccia", ha detto raccontando tutta la delusione dei piccoli. "Stavano contando i giorni per quel viaggio, ora sono disperati", ha aggiunto.
Il caso, accaduto il 15 dicembre scorso, è rimbalzato immediatamente su tutti i media. Della vicenda - non la prima in un paese in cui un numero crescente di musulmani viene bloccato alle frontiere Usa - si sta occupando anche la politica con i collaboratori del premier David Cameron che hanno promesso che esamineranno a fondo l'episodio.
La famiglia, 11 persone in tutto, aveva in programma di visitare alcuni cugini nel sud della California per poi andare a Disneyworld e a visitare gli Universal Studios. Ed oltre alla delusione per un viaggio tanto sognato "svanito" nel nulla anche il danno: hanno perso i soldi spesi per i biglietti, con la compagnia aerea che ha precisato che non effettuerà alcun rimborso, e hanno anche dovuto "restituire" gli acquisti che avevano fatto al duty free.