Dj Fabo: l'otto novembre il processo a Cappato
![](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/historical/1920x1080/0aae27a0-4d8d-47a4-a743-a4777224149c.jpg)
MILANO - Si aprirà il prossimo 8 novembre, davanti alla Corte d'Assise di Milano, il processo a carico di Marco Cappato, esponente dei Radicali e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, imputato per aiuto al suicidio per aver accompagnato, a fine febbraio scorso, Fabiano Antoniani, noto come Dj Fabo, in una clinica svizzera per il suicidio assistito.
La data dell'inizio del dibattimento è stata fissata dal giudice per le udienze preliminari di Milano Livio Cristofano dopo che, lo scorso 5 settembre, Cappato ha depositato istanza di giudizio immediato scegliendo quindi di andare direttamente a processo, saltando la fase dell'udienza preliminare che era già stata fissata.
"Ho chiesto il giudizio immediato perché voglio che in Italia finalmente si possa discutere di come aiutare i malati a essere liberi di decidere fino alla fine", aveva spiegato Cappato che con i suoi legali Massimo Rossi e Francesco Di Paola si era presentato in Tribunale per depositare la rinuncia all'udienza preliminare e l'istanza di rito immediato.
I pubblici ministeri Tiziana Siciliano e Sara Arduini avevano chiesto nei mesi scorsi di archiviare il caso o di sollevare una questione di costituzionalità della norma sull'aiuto al suicidio. Il giudice per le indagini preliminari (gip) Luigi Gargiulo, però, ha ordinato l'imputazione coatta: avendo prospettato a Dj Fabo una dolce morte qualora si fosse rivolto a alla struttura svizzera, Cappato, secondo il gip, non solo lo avrebbe aiutato a morire ma avrebbe anche rafforzato il suo "proposito di suicidio". Per la Procura, invece, avrebbe semplicemente aiutato una persona ad esercitare il diritto di morire con dignità.
Ora la Corte, con due giudici togati e sei popolari, dovrà decidere al termine del dibattimento che non dovrebbe essere lungo e potrebbe durare solo poche udienze.