Domenichelli è categorico: «Io sto con Gianinazzi»
La crisi del Lugano è sempre più profonda. Dopo la sconfitta casalinga contro il Friburgo, soltanto Hnat Domenichelli si è presentato ai microfoni. «Con tutto il rispetto degli avversari, quanto abbiamo visto questa settimana ci conferma che a mancare è il Lugano», afferma il direttore sportivo. «Ho visto una reazione all’inizio della partita di venerdì contro l’Ajoie, ma appena le cose sono andate male, la squadra è andata in tilt. Stasera è successa la stessa cosa: concediamo subito un gol facile e andiamo nel pallone. I ragazzi non stanno giocando come sanno fare e hanno tante cose nella testa. Uno dei problemi è che tutti - anche gli stessi giocatori - stanno aspettando che succeda qualcosa, che arrivi qualcuno a salvare la situazione. Ma da parte mia non capiterà: io sto con Luca Gianinazzi e vado avanti con lui. Se deve saltare una testa, forse deve essere la mia. Se la società ritiene che i giocatori non sono abbastanza bravi e gli stranieri non sono giusti, mi prendo la mia responsabilità. Ma non ha senso buttare via un giovane allenatore con un grande futuro soltanto per fare contento qualcuno per un paio di mesi. Non è la soluzione giusta. Sto cercando di cambiare la cultura del club degli ultimi 20 anni, dimostrando che nei momenti difficili bisogna accettare le difficoltà e andare avanti. A volte serve toccare il fondo per risalire. Se qualcuno non seguisse più il coach, sarebbe una mia responsabilità capire di chi si tratta e intervenire in questo senso. Spero che non sia così, che non serva tornare sul mercato e che sia solo un momento difficile. Dobbiamo ritornare alla base, lavorare e restare uniti».
Oggi, in tribuna, sono finiti Sekac e Zohorna. Significa che i due cechi sono tra gli indiziati? «No, non sono loro il problema», afferma Domenichelli. «Schlegel non può giocare tre partite in una settimana, era programmato che in porta ci fosse Huska. Con gli infortuni di Müller e Guerra, la scelta dei due difensori stranieri era obbligata. Due attaccanti dovevano insomma restare fuori ed è toccato a Jiri e Radim. Mercoledì contro il Rapperswil rivedremo probabilmente la formazione normale».