Svizzera

Donald Trump interverrà virtualmente al WEF di Davos

Nella località grigionese arriverà invece fisicamente Volodymyr Zelensky – Presenti anche Ursula von der Leyen, Ding Xuexiang, Javier Milei, Isaac Herzog, Mohammad Mustafa e Asaad Hassan al-Shaybani
© EPA/JEENAH MOON / POOL
Ats
14.01.2025 14:19

Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende. Nella località grigionese arriverà invece fisicamente Volodymyr Zelensky.

L'edizione di quest'anno dell'evento si terrà dal 20 al 24 gennaio. Il tycoon, il cui insediamento ufficiale alla Casa Bianca è in agenda per lunedì, prenderà parte al forum per la terza volta dopo quelle durante il suo primo mandato nello Studio Ovale, nel 2018 e nel 2020.

Secondo Brende, espressosi nel corso di una conferenza stampa virtuale, è attesa la partecipazione anche di ulteriori membri chiave della nuova amministrazione americana, ma non vi sono state finora conferme. Alla domanda se fra questi vi potrebbe essere Elon Musk, il norvegese ha risposto «non lo sappiamo, certamente è benvenuto».

Quanto a Zelensky, si tratterà della seconda presenza a Davos di fila. Il presidente ucraino sarà nei Grigioni martedì 21 gennaio, ha precisato Brende. La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha annunciato settimana scorsa l'organizzazione di un incontro con il leader di Kiev.

Nella cittadina di montagna si riuniranno per discutere delle sfide globali quasi 3000 ospiti, tra cui politici di spicco (oltre 60 capi di Stato e di governo), dirigenti d'azienda e rappresentanti di vari settori. Lo slogan di quest'anno è «Collaborazione per l'era intelligente».

Il WEF prenderà il via lunedì – quindi lo stesso giorno dell'inizio del Trump-bis a Washington – con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il vicepremier cinese Ding Xuexiang. Saranno presenti pure il presidente argentino Javier Milei, quello israeliano Isaac Herzog, il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa e il ministro degli esteri de facto del nuovo governo siriano Asaad Hassan al-Shaybani.

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