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«Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio di anni» – Segui il live

Lo ha detto il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Stryuk, in un'intervista a Zapping su Rai Radio 1 – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio di anni» – Segui il live
Red. Online
15.06.2022 06:25
22:04
22:04
«Spetta a Zelensky decidere sulla fine della guerra»

«È Volodymyr Zelensky, in quanto leader di un Paese sovrano e democratico, che deve decidere come deve finire questa guerra»: lo ha detto John Kirby nel briefing della Casa Bianca (esordendo pubblicamente nel suo nuovo ruolo di coordinatore della comunicazione strategica per il Consiglio della Sicurezza nazionale), in risposta ad una domanda sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui l'Ucraina ad un certo punto dovrà negoziare.

21:45
21:45
Gli USA non sono in grado di confermare

La Casa Bianca non è in grado di confermare la notizia della cattura di due americani in Ucraina da parte dei russi ma nel caso fosse vera farà di tutto perché ritornino a casa: lo ha detto John Kirby, coordinatore della comunicazione strategica per il Consiglio della Sicurezza nazionale, ribadendo l'invito a tutti gli americani a lasciare l'Ucraina.

20:32
20:32
Gazprom taglia il gas anche all'Eni

Flussi ridotti del 15% per l'Eni e nuovo taglio del 33% alle forniture per la Germania. Putin e Gazprom sono passati al contrattacco nella guerra del gas con l'Ue e in 48 ore hanno deciso di infliggere una netta sforbiciata ai flussi dando spiegazioni sommarie o, nel caso dell'Italia, senza darne affatto.

Bruxelles e Roma hanno sottolineato come al momento non ci sia alcun allarme sull'approvvigionamento energetico ma giovedì mattina, a Palazzo Berlaymont, una riunione tecnica farà il punto sulla situazione. Di certo la mossa di Gazprom - che arriva non a caso alla vigilia della missione di Draghi, Scholz e Macron a Kiev da Zelensky - accelera ulteriormente la ricerca da parte dei Paesi europei di altri fornitori nel mondo, con l'obiettivo di arrivare al riempimento almeno all'80% degli stock comuni.

Il taglio all'Eni è stato notificato da Gazprom in mattinata. Il colosso energetico russo «ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate», ha spiegato un portavoce del cane a sei zampe.

18:43
18:43
USA: un altro miliardo di dollari in aiuti

Joe Biden ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e lo ha informato che gli Stati Uniti forniranno un altro miliardo di dollari in assistenza di sicurezza, inclusa artiglieria e altri armi di difesa, ma anche munizioni e sistemi missilistici avanzati di cui Kiev ha bisogno. Lo afferma la Casa Bianca.

18:29
18:29
Possibile rotta sicura per il grano nel Mar Nero

«Le aree in cui si trovano le mine sono note: è possibile creare uscite sicure da tre porti, e ciò consentirà alle navi di seguirle senza alcuna minaccia. Le barche ucraine faranno da guida per fare raggiungere alle navi la zona di sicurezza». Lo ha detto il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riferisce l'Unian citando i media di Ankara. Il ministro turco ha definito il piano dell'Onu per l'export del grano ucraino «realistico».

«Stiamo aspettando una risposta dalla Russia su questo tema. La Turchia sostiene questo piano. Se le parti appoggiano l'iniziativa, possiamo organizzare un incontro a Istanbul per discutere i dettagli», ha aggiunto.

18:23
18:23
Forze russe hanno catturato due americani

Due volontari americani sono stati catturati in Ucraina dalle forze russe vicino Kharkiv. Lo riporta il Daily Mail citando il Daily Telegraph, sottolineando che Robert Druerke e Andy Huynh - veterani dell'esercito americano e provenienti dall'Alabama - sono stati fatti prigionieri la scorsa settimana. Druerke e Huynh erano partiti alla volta dell'Ucraina come volontari per aiutare le forze di Kiev.

18:22
18:22
I russi stanno trasferendo forze nelle direzioni di Severodonetsk e Lyman

«Gli invasori russi stanno trasferendo forze nelle direzioni di Severodonetsk e Lyman. Le loro riserve stanno arrivando. Pertanto, è difficile dire esattamente quanti occupanti ci siano sulla testa di ponte di Izyum. Tuttavia, si tratta di circa 20-25 battaglioni tattici, che rappresentano una minaccia molto seria per il nostro esercito». Lo ha riferito un assessore di Izyum, Maksym Strelnyk, citato da Ukrinform.

«Tuttavia, il nemico a Izyum è demoralizzato, mentre il nostro esercito è pienamente motivato a continuare la sua controffensiva», ha aggiunto, rivendicando la riconquista di alcune località nell'area.

18:20
18:20
Raid russi su Mykolaiv

Le forze russe hanno compiuto oggi nuovi raid contro quartieri residenziali di Mykolaiv, colpendo un palazzo di quattro piani e ferendo almeno una persona. Lo riporta il sindaco Nikolaev Alexander Senkevich, citato dall'Ukrainska Pravda.

16:56
16:56
«Stanno difendendo Severodonetsk»

«Sta diventando sempre più difficile, ma il nostro esercito sta resistendo al nemico da tre direzioni contemporaneamente. Stanno difendendo Severodonetsk per non permettere al nemico di avanzare verso Lysychansk. Ma i russi sono vicini, la popolazione sta soffrendo e le case sono distrutte». Lo ha detto il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, citato dalla CNN.

«I palazzi vicini alla fabbrica chimica (Azot) vengono distrutti. Il nemico è più debole nelle battaglie per strada, ed è per questo che usa il fuoco d'artiglieria, distruggendo le nostre case», ha aggiunto.

16:08
16:08
Lanciarazzi a lunga gittata dal Regno Unito

È «imminente» l'invio da parte del Regno Unito di lanciarazzi a lunga gittata del tipo Gmlrs alle forze armate di Kiev. Lo ha annunciato oggi a Oslo, nel corso di un incontro della Joint Expeditionary Force (l'alleanza nordica guidata da Londra) il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, a fronte delle difficoltà che stanno incontrando le truppe ucraine nel respingere l'offensiva russa nel Donbass.

Nelle ultime settimane Kiev ha ripetutamente invitato i suoi alleati a fornire armi più pesanti, in particolare per contrastare l'artiglieria di Mosca. La fornitura britannica dei lanciarazzi Gmlrs, capaci di superare i sistemi d'arma russi, era stata promessa il 6 giugno scorso, e seguiva la decisione presa in merito dagli USA. Wallace ha detto nuovamente che Londra sta pensando anche all'invio di sistemi Harpoon, missili anti-nave a lunga gittata per colpire la flotta di Vladimir Putin.

16:05
16:05
Gazprom, nuovo taglio da Nord Stream

Il gigante russo del gas Gazprom ha annunciato che interromperà il funzionamento di un'altra turbina lungo il gasdotto Nord Stream, riducendo il volume delle forniture di gas a 67 milioni di metri cubi al giorno, tagliando un altro 33% dopo la riduzione annunciata ieri.

Lo riporta l'agenzia russa Tass, secondo cui Gazprom afferma di dover interrompere il funzionamento della turbina a causa della fine del periodo di revisione prima della manutenzione completa.

Intanto, i presidenti, Vladimir Putin e Xi Jinping, nel corso di una telefonata odierna hanno affermato che le relazioni tra Russia e Cina «hanno raggiunto un livello senza precedenti e migliorano costantemente». I due presidenti hanno concordato di «rafforzare la cooperazione nei settori energetico, finanziario e industriale alla luce delle illegali sanzioni occidentali». Lo ha riferito il Cremlino, citato dalla Tass.

L'Agenzia delle Reti tedesca con sede a Bonn, dal canto suo: «Non possiamo confermare al momento che vi sia un rapporto causale fra la mancanza della turbina da parte russa e la grande quantità di gas che viene ridotta» da parte di Gazprom. Anche il vice cancelliere Robert Habeck ha dichiarato che la questione della restituzione del pezzo di ricambio mancante riguarderebbe «il prossimo autunno». Gazprom ha sostenuto che a causa dei ritardi nella consegna di un pezzo di ricambio bloccato a Montréal dalle sanzioni doveva procedere al taglio.

Il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck ha dichiarato che «Gazprom sta cercando di far alzare i prezzi». «È ovviamente una strategia che mira a perturbare e far alzare i prezzi», ha aggiunto.

15:43
15:43
«Le azioni della Russia per la difesa dei suoi interessi sono legittime»

Nella telefonata di oggi con Vladimir Putin, il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che «le azioni della Russia per la difesa dei suoi interessi nazionali di fronte alle sfide esterne sono legittime». Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il Cremlino, i due leader hanno inoltre sottolineato che «le posizioni russa e cinese nell'arena globale sono unite o comunque molto vicine».

Xi Jinping ha festeggiato oggi il 69. compleanno proprio ricevendo la chiamata di Putin, utile a dimostrare l'amicizia «senza limiti» e una partnership, come definita il 4 febbraio scorso nella loro dichiarazione congiunta, che non ha «aree di cooperazione proibite».

Sui media ufficiali, invece, crescono gli elogi all'operato del presidente cinese, sempre più vicino all'assicurarsi un inedito e raro terzo mandato alla guida del Partito comunista in occasione del congresso di fine anno.

Dalla fine di maggio, l'agenzia di stampa Xinhua ha pubblicato numerosi articoli che coprono momenti chiave della vita di Xi, incluso il modo in cui si è adattato a una vita umile e rurale durante la sua giovinezza nel caos della Rivoluzione culturale voluta dal Grande Timoniere, Mao Zedong.

Il 2 giugno, invece, il Quotidiano del Popolo ha pubblicato un articolo in prima pagina rimarcando il valore di Xi come capo del Pcc dal 2012, comprese le sue risposte alla pandemia della COVID-19 e ai disordini pro-democrazia del 2019 di Hong Kong.

15:41
15:41
«Non possiamo permetterci di perdere slancio»

«Siamo qui per sostenere l'Ucraina, per darle ciò di cui ha bisogno per difendersi. Non possiamo permetterci di perdere slancio. Siamo a un momento critico. La Russia ha cambiato strategia e non dobbiamo sottovalutare le sfide per l'Ucraina: dobbiamo intensificare gli aiuti a Kiev. L'invasione russa non è solo un pericolo per l'Ucraina ma una minaccia per la sicurezza europea». Lo ha detto il segretario alla Difesa USA Lloyd J. Austin III aprendo la riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina presso la sede della Nato a Bruxelles, dove sono riuniti circa 45 ministri della Difesa e i capi dello Stato Maggiore di Paesi del mondo.

14:55
14:55
«Nessun dubbio su con chi stia la Germania»

«La Germania è saldamente al fianco dell'Ucraina».

Lo ha ribadito il portavoce del cancelliere Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulle parole di Zelensky, che dalla Zdf ha chiesto alla Germania di «decidere da che parte stare».

«Non credo che ci possano essere dubbi su come sia schierato il governo tedesco», ha aggiunto il portavoce, ricordando anche lo storico discorso pronunciato in parlamento da Scholz il 27 febbraio.

Intanto, Kiev ha proposto agli Stati Uniti di fornire gas naturale liquefatto all'Ucraina nell'ambito di un accordo di prestito per assicurare alla nazione almeno 6 miliardi di metri cubi prima dell'inverno: riferisce il servizio stampa dell'ente regolatore Energoatom, che fa riferimento a un articolo di Foreign Policy, riportato da Ukinform.

13:23
13:23
Xi a Putin: «Serve una soluzione responsabile»

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo russo Vladimir Putin dicendogli che tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi in Ucraina in modo responsabile«. Lo riferisce il network statale cinese CCTV.

La Cina ha sempre fatto sulla vicenda ucraina una valutazione da un punto di vista storico e »da ciò che è giusto e sbagliato, esprimendo giudizi in modo indipendente e promuovendo attivamente la pace nel mondo e la stabilità dell'ordine economico globale«.

Il presidente Xi Jinping, nel colloquio telefonico avuto nel pomeriggio con la controparte russa Vladimir Putin, ha osservato che »tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi in Ucraina in modo responsabile«. Secondo il resoconto dei media ufficiali, Xi ha aggiunto che la Cina »è disposta a continuare a svolgere il proprio ruolo in questo senso«.

12:31
12:31
«Kiev e Mosca dovranno negoziare»

«Il presidente ucraino e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia» e «noi faremo di tutto per fermare le forze della Russia e aiutare gli ucraini e il loro esercito». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita in Romania, parlando alle truppe francesi e di altri Paesi schierate in ambito Nato nella base militare di Mihail Kogalniceanu. Lo riportano i media internazionali.

12:21
12:21
Distrutto arsenale con armi da USA e Paesi europei

Missili russi hanno distrutto un grande arsenale di armamenti inviati dagli Stati Uniti e dai Paesi europei alle forze armate dell'Ucraina, secondo lo Stato maggiore dell'esercito di Mosca, citato dalla Tass.

11:09
11:09
L'accusa di Mosca: «Kiev recluta mercenari tra ISIS e afghani»

Il Ministero degli Esteri russo sta diffondendo sui social un messaggio dell'addetta stampa Maria Zakharova in cui si accusa Stati Uniti e Regno Unito di aver incoraggiato l'Ucraina a reclutare mercenari stranieri. Lo riferisce il Guardian.

«Mentre le forze armate ucraine perdono combattenti, il regime di Kiev continua a reclutare mercenari stranieri. Ha reclutato più di 6500 soldati di ventura. All'inizio di giugno, il numero di mercenari stranieri era diminuito di due volte», scrive Zakharova.

«Tuttavia - aggiunge - gli sforzi per reclutare mercenari e volontari continuano senza sosta, per lo più rivolti ai rifugiati afghani e a ciò che resta dei combattenti dell'ISIS in Siria. Queste persone hanno probabilmente trovato un nuovo terreno fertile per la loro odiosa ideologia. Appaltatori militari privati di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno contribuito a selezionare questi combattenti e a inviarli in Ucraina. Ma non si è parlato di sanzionarli in alcun modo».

«L'Occidente ha un duplice obiettivo: aiutare Volodymyr Zelensky e allo stesso tempo liberarsi dei propri estremisti e radicali. Che logica sbagliata. Questi combattenti torneranno a casa dopo aver acquisito una vasta esperienza di combattimento», ha aggiunto.

10:32
10:32
«Dubito che l'Ucraina esisterà tra un paio di anni»

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev ha detto di dubitare che l'Ucraina esisterà ancora «tra un paio di anni». Lo riporta la Tass

In un post su Telegram, l'attuale vice capo del Consiglio di sicurezza russo Medvedev ha fatto riferimento a una notizia, diffusa sui social, in cui si afferma che l'Ucraina «cerca di ottenere gas dai suoi sponsor d'oltremare pagandolo in due anni», perché altrimenti il prossimo inverno «si congelerà».

«L'unica domanda è: »Chi ci dice che l'Ucraina esisterà ancora tra due anni?«, ha affermato Medvedev.

09:32
09:32
Centrale nucleare Zaporizhzhia funziona normalmente

Energoatom, l'azienda statale che supervisiona gli impianti nucleari in Ucraina, ha comunicato questa mattina che la centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona normalmente, riporta il Guardian.

La centrale si trova in un'area attualmente occupata dalle forze russe ed è stata fonte di controversie tra l'Ucraina e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che voleva visitarla e ispezionarla ricevendo un divieto dall'Ucraina.

09:24
09:24
Russi dentro e intorno impianto Azot a Severodonesk

Le forze russe sono all'interno e intorno all'impianto chimico Azot di Severodonetsk (regione di Lugansk nel Donbass), e alle forze ucraine ivi asserragliate hanno intimato di arrendersi stamane.

Secondo quanto riporta il Guardian, il generale Mikhail Mizintsev, l'ufficiale che era a capo dell'assedio di Mariupol, ha detto che i combattenti dovrebbero "fermare la loro insensata resistenza e deporre le armi" a partire dalle 8 del mattino ora di Mosca (le 7 in Svizzera).

Ieri il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che dentro la fabbrica ci sono anche 560 civili. Su Twitter, l'intelligence delle Ministero della Difesa britannico conferma che diverse centinaia di civili ucraini si sono rifugianti nei bunker della fabbrica. Secondo la fonte l'operazione per snidare i combattenti ucraini dai sotterranei dell'impianto chimico Azot probabilmente impedirà temporaneamente alla Russia di riassegnare le sue unità per operazioni militari in altre zone.

"Dopo oltre un mese di pesanti combattimenti, le forze russe controllano ora la maggior parte di Severodonetsk. Le tattiche di guerra urbana della Russia, che si basano sull'uso massiccio dell'artiglieria, hanno generato ingenti danni collaterali in tutta la città", aggiungono i servizi di spionaggio britannici.

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che: "È fondamentale rimanere nel Donbass. (...) La difesa della regione (sud-orientele) è essenziale per dare un'indicazione di chi dominerà (sul campo) nelle prossime settimane". Per le forze ucraine attualmente "l'obiettivo chiave è la liberazione di Kherson, nel meridione del Paese. Ci muoveremo verso questa direzione passo dopo passo", ha anche detto Zelensky.

"Nell'ultimo giorno nella battaglia del Donbass non ci sono stati cambiamenti drastici. I combattimenti più feroci, si sono svolti a Severodonetsk e in tutte le città e comunità vicine", ha detto il presidente ucraino nel suo discorso su Telegram, aggiungendo che "sfortunatamente, ci sono perdite e sono dolorose". Tuttavia, ha detto ancora, "è fondamentale rimanere nel Donbass, e più perdite vi subisce il nemico, meno forza avrà per continuare l'aggressione".

"Continuiamo a dire ai nostri partner che l'Ucraina ha bisogno di moderni sistemi di arma antimissile perché il nostro paese non ne dispone di una quantità sufficiente", ha poi sottolineato Zelensky. "Anche se ogni giorno che passa i missili moderni in Russia sono sempre meno, l'Ucraina ha bisogno di tali sistemi. Perché la Russia ha ancora abbastanza missili di tipo sovietico, che sono ancora più pericolosi. Sono molto meno precisi e quindi molto più pericolosi per gli oggetti civili e i normali edifici residenziali", ha aggiunto.

Ieri il vice ministro della Difesa ucraino Anna Malyar, citata dai media locali, ha dichiarato che "l'Ucraina ha ricevuto solo il 10% delle armi promesse dall'Occidente e dovrebbero accelerare i tempi di consegna". "Non possiamo aspettare a lungo, perché la situazione è molto complicata", aggiunge, riferendosi ai progressi russi nella regione orientale del Donbass, dove le forze di Mosca stanno spingendo per il controllo dell'intera regione di Lugansk.

06:32
06:32
Il punto alle 06.00

Russia e Ucraina stanno procedendo ad uno scambio di corpi delle rispettive forze armate caduti nel corso del conflitto. In questo quadro, i corpi di 56 soldati russi vengono rimpatriati in Russia dal governo ucraino. Allo stesso tempo, i corpi di altri 64 soldati ucraini morti durante la difesa dell'acciaieria Azovstal a Mariupol sono stati rimpatriati nel territorio controllato dal governo. Nel frattempo Mosca ha annunciato l'apertura di un corridoio umanitario domani per i civili rifugiati dentro l'impianto chimico Azot a Severodonetsk. La Russia ha invitato i combattenti che si trovano nell'impianto di rilasciare i civili e deporre le armi. Nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno bombardato «otto località nel Donbass, causando morti e feriti tra i civili». Le località colpite «con missili, razzi artiglieria e carri armati» sono Avdiivka, Bakhmut, Dobropillia, Tonenke, Novoselivka Persha, Netaylove, Kurakhivka e New York.