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Due sì in Ticino, tre netti sì sui temi federali

PLR molto soddisfatto per il chiaro «sì» all'articolo sull'imposizione minima dell'OCSE – Legge sul clima: l'UDC teme problemi di approvvigionamento – I direttori cantonali della sanità considera il «sì» alla legge Covid-19 come un voto di fiducia per la politica pandemica – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Due sì in Ticino, tre netti sì sui temi federali

La popolazione ticinese è stata chiamata a votare su tre oggetti federali e due cantonali. A livello federale le persone potevano esprimersi sull'attuazione del progetto dell’OCSE e del G20 sull’imposizione dei grandi gruppi di imprese, sulla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica e sulla  modifica del 16 dicembre 2022 della legge COVID-19.

A livello cantonale, invece, la cittadinanza si è espressa sulla modifica della legge sull’apertura dei negozi (56.8% di sì) e sulla modifica della legge tributaria (53.3% di sì).

Red. Online
18.06.2023 12:00
18:56
18:56
Legge sul clima: niente euforia nei media dopo l'approvazione

Il «sì» odierno alla Legge sulla protezione del clima è «un segnale forte», ma non provoca euforia nei media svizzeri. Resta la parte più difficile: adottare misure concrete per attuare gli obiettivi della legge.

Il popolo svizzero ha preso «la decisione giusta» approvando la legge sul clima, affermano 24 Heures e Tribune de Genève in un commento congiunto pubblicato sui loro siti web. Votando a favore del testo sottoposto alle urne, il popolo ha dato un segnale forte per la transizione energetica del Paese, aggiunge Le Temps.

Dopo il fallimento della legge sul CO2, la classe politica ha messo a punto una bozza ragionevole in tempi record, sottolinea l'editoriale. «Spogliato delle tasse (...) che avevano ampiamente contribuito ad affossare il progetto 2021, questo testo ha convinto una parte della popolazione preoccupata dall'aumento dei prezzi».

L'approvazione della Legge sul clima è «un segno di lucidità» da parte dei cittadini svizzeri, secondo i giornali del gruppo CH Media in lingua tedesca. «La Svizzera non è una gerontocrazia morosa». Molti oggi hanno detto «sì» a un futuro che loro stessi non vivranno.

Secondo Le Temps, «raramente una votazione federale ha portato così tanti vincitori al traguardo». Tra i vincitori di oggi c'è il ministro del clima Albert Rösti. E la scienza, spesso sotto attacco, secondo il portale in lingua tedesca Watson.

Il voto odierno non risolverà tutti i problemi attuali. Watson deplora una legge «inoffensiva» che contiene poche misure concrete, a parte i sussidi per la sostituzione del riscaldamento e l'innovazione.

La rivista online Republik si spinge oltre. A suo avviso, la Legge sul clima è stata accettata solo perché il Parlamento ha escluso «tutti i gruppi di interesse potenzialmente ribelli, come gli agricoltori e gli automobilisti, dalle misure concrete». E si è comprato l'approvazione generale con miliardi di sussidi.

«Questa narrazione è esagerata, ma non è nemmeno completamente falsa. Per avere successo in Svizzera, la politica climatica deve essere presentata come una canzone pop: piacevole e indolore», conclude Republik.

All'orizzonte si profilano altri cantieri legislativi per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni di carbonio fissato dal Consiglio federale tra un quarto di secolo, come sottolineano 24 Heures e Tribune de Genève.

Pompe di calore, caldaie a pellet, isolamento termico: la tecnologia si è evoluta, consentendo a un numero sempre maggiore di persone di abbandonare il gasolio. I due miliardi di franchi messi a disposizione dalla Legge sul clima daranno un impulso a questa svolta energetica, aggiungono i due quotidiani ginevrini.

Questo «gigantesco programma di fitness» - come lo definisce la Berner Zeitung - sembra leggero, ma non lo è affatto. Le spese aggiuntive dovranno essere finanziate dalla Confederazione e i cittadini ne risentiranno. «O si aumentano le imposte o si fanno risparmi», si lamenta il quotidiano bernese.

«Ora che il sovrano ha fissato l'obiettivo, si tratta di prendere la giusta direzione», sottolinea la NZZ. In concreto, «la tutela dell'ambiente e del clima richiede anche una responsabilità individuale». Per il quotidiano in lingua tedesca, la legge adottata «favorisce un pericoloso effetto a catena: si agisce solo se la comunità dà soldi - e non per convinzione personale». Per la NZZ, i partiti borghesi hanno l'opportunità di porre fine a questo «sviluppo malsano». La protezione del clima può avere successo solo se segue il principio «chi inquina paga», cioè se premia chi è parsimonioso«.

18:21
18:21
Consiglio federale, soddisfazione per il triplo sì

È un Consiglio federale vittorioso quello che si è presentato oggi ai media per commentare i tre «sì» raccolti in questa domenica di votazioni sulla Legge sul clima, l'imposizione minima delle multinazionali e la legge Covid.

Con il sì alla Legge sul clima il popolo ha detto sì a un obiettivo ambizioso: raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, riducendo drasticamente l'utilizzo di olio da riscaldamento, petrolio e benzina, ha detto oggi davanti ai media il consigliere federale Albert Rösti.

Ciò significa che i riscaldamenti a olio e gas dovranno essere sostituiti da riscaldamenti a pompe di calore o pellet e che le auto a benzina o diesel saranno rimpiazzate da veicoli elettrici. Anche nell'industria il petrolio e il gas naturale dovrà essere sostituito da energia da idrogeno ed energia elettricità.

Tutto ciò vuol dire produrre più elettricità locale, ha sottolineato, aggiungendo che ora la palla è nel campo del Parlamento: le due Camere hanno già approvato le offensive sull'energia solare ed eolica. La riforma dell'energia per sviluppare le energie rinnovabili locali e garantire l'approvvigionamento elettrico è attualmente in fase di esame.

La ministra delle finanze Karin Keller-Sutter ha affermato che accettando l'articolo costituzionale sull'imposizione minima delle multinazionali, come previsto dall'OCSE, la popolazione ha scelto la sicurezza e la stabilità. Ciò «consente di attuare la riforma assieme agli altri Stati così da non perdere entrate fiscali a profitto di altri paesi.»

Le imprese interessate saranno assoggettate a questa imposta a partire dal 2024 attraverso un'ordinanza temporanea, ha aggiunto, ricordando che alcuni dettagli tecnici devono ancora essere definiti ed è in corso una procedura di consultazione. In un secondo tempo, entro sei anni, il Consiglio federale dovrà preparare una legge. «A quel punto sapremo con maggiore precisione l'entità del gettito supplementare».

In merito alla ripartizione delle maggiori entrate fiscali, Keller-Sutter ha sottolineato l'alta percentuale di accettazione del progetto, ma si è comunque detta aperta a discutere del tema, assieme alle parti. Interpellata in merito a un possibile aumento a livello internazionale dell'aliquota del 15%, la consigliera federale ha affermato di «non escludere» questa possibilità.

L'approvazione a larga maggioranza della proroga della Legge Covid-19 è una buona notizia per diversi motivi. In primo luogo per le persone vulnerabili perché, anche se la pandemia è finita, il virus circola ancora e può creare problemi ai più fragili. Potranno ora continuare ad avere a disposizione anche farmaci non omologati in Svizzera, ha detto il presidente della Confederazione Alain Berset. È una buona notizia anche per chi viaggia visto che sarà possibile ottenere ancora un Certificato covid per recarsi in paesi che ancora lo esigono. Infine - ha concluso Berset - ne trarrà vantaggio anche il settore della ricerca visto la proroga fornisce una base legale per finanziare programmi di incoraggiamento per lo sviluppo di medicinali contro il Covid in Svizzera.

17:55
17:55
Verdi del Ticino: «Ha vinto il buon senso»

Il partito Verdi del Ticino si felicita che la popolazione, ticinese e svizzera, abbia deciso di essere protagonista della transizione ecologica e adotta la legge clima. «Un primo imprescindibile passo verso la neutralità climatica e uno sviluppo più sostenibile della nostra economia. Un importante segnale di fiducia della cittadinanza che non si è fatta abbindolare dal “terrorismo” targato UDC, costato una valanga di milioni».

La legge sul clima sancisce l'obiettivo della neutralità dal carbonio entro il 2050 e importanti obiettivi intermedi nella legislazione svizzera: la ristrutturazione degli edifici, la sostituzione dei sistemi di riscaldamento e l'innovazione saranno maggiormente incoraggiati. Ciò contribuirà a garantire posti di lavoro e a ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio dalle autocrazie.

Questo voto per il Sì è anche un rifiuto democratico alle bugie e agli allarmismi che hanno caratterizzato la campagna del comitato referendario. Esso dimostra inoltre che l'opinione pubblica si aspetta che le autorità si assumano maggiori responsabilità per la protezione del clima e che impegnino i fondi necessari. La Svizzera può - e deve - fare di più. Ecco perché Verdi e PS hanno già lanciato un'iniziativa per creare un fondo a favore del clima. In fase di valutazione il lancio di un'iniziativa solare che doterebbe ogni tetto, facciata o infrastruttura disponibile e appropriata di un impianto solare.

Per quello che concerne l’imposizione minima OCSE, per i e le Verdi non era messa in discussione. È invece di dubbio gusto che questo SÌ si traduca in sgravi indiretti alle multinazionali concessi da alcuni Cantoni. Sarà cura dei verdi fare invece spingere che siano usati per maggiore giustizia sociale.

17:51
17:51
Partecipazione nella media

L'imposizione delle multinazionali, la legge sul clima e la legge Covid-19, oggetti in votazione oggi, hanno attirato alle urne circa il 42% degli aventi diritto. Si tratta di un tasso di partecipazione nella media degli ultimi anni.

Il canton Sciaffusa, dove il voto è obbligatorio se non si vuole incappare in una multa, si è issato come al solito nettamente al comando di questa speciale classifica (63%). Secondo Zugo, dove il dato si è aggirato intorno al 50%.

In fondo alla graduatoria si trovano il Giura (32%) e Neuchâtel (36%). In Ticino hanno votato poco più del 39% degli elettori, percentuale quasi uguale a quella registrata dai Grigioni.

Gettando uno sguardo alle ultime votazioni federali, nel settembre 2022 il tasso di partecipazione (51%) era stato più alto di oggi. Allora, la riforma dell'AVS aveva fatto da traino, mobilitando una fetta di popolazione maggiore.

Nel maggio dello stesso anno però, l'affluenza alle urne era stata solo del 39% per la Lex Netflix, la donazione di organi e Frontex. Qualche mese prima, in febbraio, il voto su sperimentazione animale, pubblicità sul tabacco, imposta di bollo e aiuto ai media aveva fatto un po' meglio, ottenendo una quota del 43,5%.

Il record in materia è detenuto dal voto sull'adesione allo Spazio economico europeo (SEE) nel 1992, quando il ​​78,8% degli svizzeri aveva compilato la scheda. Nel 1974 il 70,3% degli elettori aveva partecipato allo scrutinio sull'iniziativa popolare contro "l'inforestierimento e la sovrappopolazione della Svizzera".

17:09
17:09
I promotori dell'iniziativa sui ghiacciai sull'attenti

Gli autori dell'iniziativa sui ghiacciai, testo al quale il Consiglio federale ha opposto il controprogetto indiretto, intendono agire come «cani da guardia» quando l'ordinanza di attuazione della legge sul clima sarà messa in consultazione. Per il momento, tuttavia, si godono la vittoria odierna con «una buona maggioranza a favore dell'avanzamento».

La lotta per il clima non è comunque finita, ha dichiarato a Keystone-ATS Marcel Hänggi, copromotore dell'iniziativa. Ma su questo tema «è necessaria una buona maggioranza per andare avanti».

L'associazione deciderà i prossimi passi da intraprendere durante l'assemblea generale di settembre.

16:39
16:39
Tre netti sì a livello federale

I tre temi federali in votazione oggi sono stati approvati. Sì (78.5%) all’introduzione di un’imposizione minima del 15% per le grandi imprese attive a livello internazionale (attuazione del progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico OCSE e del G20).  Sì (59.1%) alla legge che fissa nuovi obiettivi in materia di protezione del clima, innovazione e rafforzamento della sicurezza energetica (controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai). E sì (61.9%) all'estensione di alcune misure della legge Covid-19 fino alla fine del giugno 2024.

15:18
15:18
Legge sul clima, i proprietari fondiari si aspettano che i vincitori mantengano le promesse

Dopo il «sì» alla legge sulla protezione del clima, l'Associazione dei proprietari fondiari, che era nel campo dei no, si aspetta che i vincitori mantengano le loro promesse. Le misure coercitive dello Stato devono essere evitate, ha dichiarato il presidente dell'associazione ed ex consigliere nazionale Hans Egloff (UDC/ZH).

La decisione è deplorevole e le contro argomentazioni non sono state prese sufficientemente in considerazione, ha dichiarato Egloff a Keystone-ATS. Ha aggiunto che i proprietari di immobili hanno ridotto le loro emissioni di CO2 del 39% dal 1990, nonostante la rapida espansione del parco immobiliare a seguito della crescita demografica.

L'Associazione dei proprietari fondiari fa ciò che è ecologicamente necessario e non ha bisogno della tutela dello Stato, ha detto. Il governo federale misurerà i successi nella realizzazione degli obiettivi. Vedremo allora chi ha ragione: i sostenitori della legge, con la loro promessa che non ci sarà alcun divieto, o gli scettici come l'Associazione dei proprietari fondiari.

15:05
15:05
Legge sul clima, per la Fondazione Svizzera per l'Energia è una pietra miliare

Per la Fondazione Svizzera per l'Energia (FSE), il sì alla legge sulla protezione del clima è una pietra miliare. La Svizzera è il primo Paese al mondo a confermare i propri obiettivi climatici in una votazione. L'Alleanza svizzera per il clima ha scritto che il popolo si assume le proprie responsabilità.

La necessità di agire è enorme, ha comunicato oggi l'Alleanza. Devono seguire misure concrete. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni della Svizzera fissati nella legge sono ancora molto lontani dal rappresentare un contributo equo della Svizzera alla protezione del clima.

La dipendenza dai combustibili fossili finirà nel 2050. Ora è necessario accelerare il processo e sostenerlo con misure concrete.

La FSE vede un aumento della domanda di elettricità a seguito dell'abbandono dei combustibili fossili. Allo stesso tempo, l'elettorato si è espresso a favore della tutela dell'ambiente. Per il secondo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050, ciò significa che la Svizzera deve produrre elettricità dove è necessaria, invece di ridurre le acque residue e distruggere le perle naturali. Edifici, parcheggi e altre infrastrutture dovrebbero essere dotati di sistemi solari.

L'Associazione traffico e ambiente (ATA) ha chiesto misure efficaci, soprattutto nel settore dei trasporti. Il «sì» deve riflettersi nella revisione della legge sul CO2, poiché più di un terzo delle emissioni di CO2 continua a provenire dal trasporto privato motorizzato.

14:42
14:42
Soddisfatta anche economiesuisse

«Entrate fiscali assicurate, obiettivi climatici fissati» è il titolo del comunicato stampa di economiesuisse, che si rallegra dell’accettazione della riforma fiscale dell'OCSE e della legge sulla protezione del clima. Con il sì al progetto relativo alla fiscalità OCSE, il gettito supplementare dell'imposta complementare rimarrà in Svizzera e le imprese interessate disporranno di certezza di pianificazione. Al contempo, l'elettorato svizzero ha confermato l'obiettivo di una Svizzera neutrale dal punto di vista climatico. Per il mondo economico è chiaro che ora è necessario un impegno convinto per la sicurezza dell'approvvigionamento.

Con la chiara accettazione della riforma fiscale dell'OCSE, gli elettori svizzeri hanno garantito che il gettito aggiuntivo della nuova imposizione minima rimarrà interamente in Svizzera. Le imprese interessate beneficiano della certezza del diritto e sono protette da onerose procedure fiscali all'estero. Per questo motivo economiesuisse si è impegnata a fondo a favore del progetto. Ma l'imposizione minima riduce il tradizionale vantaggio fiscale della Svizzera. È quindi ancora più importante che la Confederazione e i Cantoni investano i fondi aggiuntivi per rafforzare altri fattori di localizzazione. Solo così la Svizzera potrà affermare anche in futuro la sua posizione di piazza economica leader a livello mondiale.

GARANTIRE UN APPROVVIGIONAMENTO SICURO

economiesuisse prende inoltre atto con soddisfazione dell’approvazione della legge sulla protezione del clima. Fissando gli obiettivi climatici, la popolazione conferma ciò per cui le imprese svizzere stanno già lavorando: la Svizzera diventerà neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Parallelamente, il risultato equivale anche ad un mandato: gli elettori chiedono che la sicurezza dell'approvvigionamento sia garantita senza lacune. Chi prende sul serio il voto popolare dopo questa importante votazione deve ora impegnarsi per:

Un’ampia sicurezza di approvvigionamento: senza sicurezza dell'approvvigionamento non è possibile raggiungere gli obiettivi climatici. Dobbiamo raddoppiare la nostra produzione di elettricità entro il 2050. Per poterlo fare, è necessario utilizzare subito tutte le tecnologie affidabili e neutre dal punto di vista climatico. Ciò significa: accelerazione delle procedure, assegnazione di mezzi di promozione in modo tecnologicamente neutrale e orientato alla produzione invernale, abolizione del divieto di utilizzo dell'energia nucleare.

Incentivi efficaci e innovazione invece di divieti e sanzioni: Un approvvigionamento energetico sicuro lungo il percorso verso gli obiettivi climatici del 2050 può essere raggiunto solo con la partecipazione attiva della società e dell'economia. I timori della popolazione che la legge sulla protezione del clima possa portare a divieti di ampia portata o a sussidi eccessivi devono essere presi sul serio. Il Parlamento può farlo già in autunno, quando le Camere discuteranno la prossima legge sul CO2.

LEGGE COVID-19 NUOVAMENTE APPROVATA

Anche in occasione della terza votazione concernente la legge Covid-19, l'elettorato approva il progetto di legge. Ciò significa che la base legale per il certificato Covid rimarrà in vigore fino alla metà del 2024. economiesuisse accoglie favorevolmente questa decisione. Essa crea certezza del diritto e la Confederazione può continuare a rilasciare i certificati se altri paesi dovessero introdurre l'obbligo del certificato e se questo diventasse necessario per viaggiare all'estero.

14:39
14:39
La soddisfazione del PLR

«Tre sì per una Svizzera forte!» è il titolo del comunicato stampa del PLR, in attesa dei risultati definitiva sui temi federali in votazione oggi. «Le elettrici e gli elettori svizzeri non si sono lasciati ingannare dalle false affermazioni della sinistra e hanno riconosciuto i vantaggi della proposta equilibrata di introduzione dell’imposizione minima dell'OCSE. Adottando questa proposta, il gettito fiscale aggiuntivo rimarrà in Svizzera e la posizione della Svizzera quale piazza economica sarà rafforzata. Anche il "sì" alla legge sul clima rappresenta un segnale importante a favore di misure efficaci per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni entro il 2050. Infine, il sostegno alla legge COVID-19 conferma l'utilità di queste modifiche temporanee».

Accettando la proposta di applicare la tassa minima OCSE, oggi il popolo svizzero ha inviato un chiaro segnale. Questo garantisce che le entrate aggiuntive generate rimarranno in Svizzera. Il PLR chiede che questi fondi vengano utilizzati per sviluppare le infrastrutture, perché la Svizzera deve essere pronta a far fronte all'attuale e futura crescita demografica. Inoltre, grazie alla perequazione finanziaria nazionale, i cantoni avranno a disposizione entrate aggiuntive da poter investire. Per l'ennesima volta, il PS ha tentato di mettere a repentaglio la nostra posizione economica. È quindi ancora più gratificante vedere che la soluzione proposta gode di un ampio sostegno popolare, come dimostrato dal chiaro "sì" alle urne.

Per un’efficace protezione del clima

La nuova legge sul clima si concentra sugli incentivi e sull'innovazione, piuttosto che sull’imposizione di divieti e sul rifiuto della tecnologia. La maggioranza ha accettato un classico compromesso svizzero. È pertanto deplorevole che l’UDC si sia ritirata rumorosamente dalla ricerca di soluzioni concrete. Il PLR è convinto che i principi liberali radicali siano la strada giusta per raggiungere gli obiettivi climatici. Le misure previste dalla legge porteranno a un aumento della domanda di elettricità. Per il PLR è quindi chiara la necessità di dotarsi rapidamente di nuove capacità di produzione di energia elettrica per soddisfare la domanda. Purtroppo i partiti e le associazioni rosso-verdi, spesso ritardano e si oppongono anche a progetti ragionevoli.

Una netta maggioranza sostiene la legge COVID-19

Con il terzo di "Sì" alla legge COVID-19 una chiara maggioranza sostiene l'estensione limitata nel tempo di alcune disposizioni. Il PLR ha appoggiato la legge perché le modifiche consentiranno di proteggere rapidamente le persone a rischio e il sistema sanitario in caso di necessità. Inoltre, viene preservata la libertà di viaggiare.

14:24
14:24
Imposizione delle multinazionali: per i Verdi è un sì contro il dumping fiscale

I Verdi interpretano il chiaro sì popolare all'articolo costituzionale sull'imposizione delle multinazionali come un impegno dell'elettorato a limitare il dumping fiscale internazionale. Il partito - che non aveva fornito raccomandazioni di voto - si impegnerà affinché l'attuazione concreta porti a una maggiore giustizia fiscale.

In una nota, i Verdi definiscono quantomeno strano che fino alla fine la ministra delle finanze Karin Keller Sutter non sia riuscita a chiarire le ripercussioni finanziarie di questa riforma e la distribuzione delle entrate tra i Cantoni.

14:23
14:23
Legge sul clima: per la SSIC è anche un mandato per accelerare le procedure

Secondo la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC), il sì alla legge sulla protezione del clima è un mandato da parte dell'elettorato svizzero all'economia per affrontare al più presto la sfida del cambiamento climatico con soluzioni efficaci e innovative. Tuttavia, affinché il settore delle costruzioni possa continuare a svolgere il suo ruolo chiave nella protezione del clima, è necessario rimuovere gli ostacoli burocratici e le regolamentazioni esistenti nel processo di pianificazione e costruzione. La SSIC chiede quindi con decisione che le autorità preposte al rilascio di licenze edilizie trattino le domande di costruzione pendenti per le ristrutturazioni e per i nuovi edifici sostitutivi secondo una procedura semplificata e accelerata. Insieme ad altre associazioni, la SSIC ha inoltrato una proposta in tal senso nell'ambito della revisione della legge sul CO2.

Solo se riusciremo a risanare gli 1,5 milioni di edifici che necessitano di un risanamento energetico completo o a sostituirli con nuovi edifici con emissioni di gas a effetto serra pari a zero, potremo raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici svizzeri approvati dall'elettorato nella votazione odierna. Un edificio del 2022 consuma da quattro a sette volte meno energia rispetto a un edificio costruito prima degli anni '80. Grazie ai nuovi edifici sostitutivi, un numero significativamente maggiore di persone può vivere nei quartieri residenziali esistenti senza perdere prezioso spazio ricreativo. Da un metro quadrato di superficie abitativa si ricavano tre nuovi metri quadrati.

La SSIC aveva raccomandato di approvare la legge ed è lieta di contribuire attivamente alla transizione della Svizzera verso il raggiungimento delle emissioni nette di CO2 pari a zero. La SSIC continuerà a impegnarsi per la sostenibilità e a promuovere le migliori pratiche nel suo settore.

14:22
14:22
Legge sul clima: per Gastrosuisse il Governo deve assicurare l'approvvigionamento

Casimir Platzer, presidente di Gastrosuisse, che si è impegnato per il no alla Legge sul clima, ritiene che dopo il sì odierno il Parlamento e il Consiglio federale abbiano un dovere: devono garantire che non ci siano lacune nella fornitura e che i prezzi dell'elettricità non esplodano.

La campagna è stata condotta in modo ideologico, ha detto Platzer a Keystone-ATS, aggiungendo di deplorare il fatto che il clima della campagna di votazione fosse tale da dare l'impressione che se si era contro la legge, si era contro la protezione del clima. Gastrosuisse non è affatto contraria alla protezione del clima e fa molto per essa, ha sottolineato.

Platzer ritiene che l'intero progetto sia stato mal concepito. Invece di mettere al primo posto la sicurezza degli approvvigionamenti e poi l'eliminazione graduale dei combustibili fossili energetici, è stato fatto il contrario. Ora spera che non ci saranno divieti.

La legge sulla protezione del clima è solo una legge quadro e la sua attuazione non è ancora chiara. Invece di aumentare la certezza della pianificazione, la decisione dell'elettorato ha aumentato l'incertezza, conclude Platzer.

14:21
14:21
Imposizione delle multinazionali: anche Swissmem soddisfatta

C'è soddisfazione anche da parte di Swissmem, l'associazione dell'industria metalmeccanica ed elettrica, per il chiarissimo «sì» popolare che si sta delineando all'articolo costituzione sull'imposizione delle multinazionale.

La riforma garantisce che le entrate fiscali rimangano in Svizzera, si legge in una nota, che rileva come il risultato sia anche un «forte impegno per una piazza economica attraente».

Le entrate supplementari saranno utilizzate, tra l'altro, per misure volte a migliorare le condizioni quadro in questo Paese, secondo l'organizzazione. Il sì, rileva ancora Swissmem, impedisce che altri Paesi sottraggano gettito fiscale alle imprese con sede in Svizzera.

14:20
14:20
Legge Covid-19, il presidente dell'UDF: «Al popolo è stato inoculato per due anni non solo il vaccino, ma anche un'opinione da parte dei media»

I contrari alla proroga della Legge Covid-19 hanno reagito con comprensibile delusione al verdetto delle urne. E non hanno risparmiato critiche ai media.

Roland Bühlmann, copresidente degli Amici della Costituzione, promotori del referendum, sperava che la gente fosse diventata più saggia, ha detto a Keystone-ATS. L'allarmismo sul fatto di non essere preparati ad affrontare una nuova ondata pandemica ha ovviamente avuto un influsso sul risultato, ha detto. Gli oppositori erano stati diffamati durante la campagna di votazione e definiti persone prive di solidarietà. I media e quasi tutta la politica hanno parlato della proposta in modo unilaterale e l'hanno sostenuta. "Eravamo estranei, ma siamo orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto", ha dichiarato Bühlmann.

Deluso anche il presidente dell'Unione Democratica Federale (UDF) Daniel Frischknecht. "Al popolo è stato inoculato per due anni non solo il vaccino, ma anche un'opinione da parte dei media", ha detto Frischknecht. I sostenitori della legge si sono sentiti al sicuro e hanno condotto una campagna tiepida. Questo non ha giovato alla campagna per il no, ha detto Frischknecht.

Gli oppositori del disegno di legge avrebbero voluto un riesame di varie questioni prima di prorogare la legge Covid 19. A quanto pare la maggioranza della popolazione non è invece interessata al necessario riesame degli effetti dei vaccini, del calo delle nascite nel 2022 e dell'eccesso di mortalità. Il mondo non crollerà con un "sì" alla legge Covid 19, ma il libero accesso al controverso vaccino sarà prolungato di mezzo anno, ha detto Frischknecht.

Una parte della popolazione non ha ancora fiducia nel governo federale per quanto riguarda le misure di lotta al coronavirus, ha spiegato Jean-Luc Addor, consigliere nazionale dell'UDC per il Vallese, alla radio RTS.

14:02
14:02
Apertura dei negozi e legge tributaria: il Ticino dice «sì»

I ticinesi hanno detto «sì» sia alla modifica della legge sull'apertura dei negozi (56.8%), sia della legge tributaria (53.3%). La partecipazione al voto è del 39%

13:57
13:57
Imposizione multinazionali: la maggioranza dei cantoni ha detto «sì»

La maggioranza dei cantoni ha detto «sì» all'articolo costituzionale relativo all'imposizione delle multinazionali, che segue quanto preconizzato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal G20.

13:51
13:51
Grigioni: approvati tutti e tre gli oggetti federali

Nei Grigioni tutti e tre gli oggetti in votazione federale sono stati approvati a larga maggioranza. La Legge sul clima ha ottenuto il 55,47% dei favori, l'articolo costituzionale sull'imposizione minima dell'OCSE addirittura il 77,71% e la proroga della Legge Covd-19 il 58,93%.

13:50
13:50
Scrutinati 103 Comuni in Ticino: verso due sì ai temi cantonali

Per quanto riguarda i tre temi federali:
- Imposizione minima OCSE/G20 SÌ 75.8%
- Legge sul clima: SÌ 54.4%
- Legge Covid-19 SÌ 57.2%   

13:47
13:47
L'Alleanza del sì vede un impegno a rispettare gli obiettivi climatici

Per l'ampia Alleanza del sì alla Legge sulla protezione del clima, il sostegno della Svizzera al testo che sta emergendo dai risultati rappresenta un impegno a rispettare obiettivi climatici vincolanti e a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili. L'organizzazione per la protezione della natura WWF descrive il «sì» come un mandato per il futuro.

Per l'alleanza di PLR, Centro, PEV, PVL, PS e Verdi, oltre a più di 200 organizzazioni, associazioni e aziende, è dovere del Consiglio federale e del Parlamento raggiungere gli obiettivi climatici, ha comunicato oggi, sottolineando che la protezione del clima ha il sostegno della maggioranza in Svizzera.

Il «sì» dell'elettorato fissa per la prima volta l'obiettivo «zero netto» in una legge. L'alleanza è convinta che la sostituzione degli impianti di riscaldamento e la promozione dell'innovazione siano misure efficaci. La legge deve essere attuata rapidamente.

Il WWF ha da parte sua comunicato che la strada è chiara per un futuro rispettoso del clima. Gli svizzeri vogliono assumersi la responsabilità. La campagna di paura e le fakenews degli oppositori non hanno avuto successo. La legge deve essere attuata rapidamente. Inoltre, il «sì» è un chiaro mandato al Consiglio degli Stati per affrontare la revisione della legge sul CO2 nella sessione autunnale.

13:42
13:42
Imposizione multinazionali: PLR molto soddisfatto

Il PLR si è detto «molto soddisfatto» del chiaro «sì» che si sta delineando all'articolo costituzionale sull'imposizione minima dell'OCSE. È positivo che la Svizzera partecipi a questa riforma, ha dichiarato la consigliera nazionale Daniela Schneeberger (PLR/BL).

A suo avviso la popolazione ha capito che la Svizzera doveva aderire. Ora - ha aggiunto - anche il gettito fiscale potrà essere trattenuto in Svizzera. Per mantenere la competitività della Confederazione, secondo Schneeberger i Cantoni dovrebbero reinvestire le entrate supplementari nella promozione della piazza economica elvetica.

13:42
13:42
Legge Covid-19: per i direttori della sanità c'è fiducia nelle istituzioni

La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) considera il «sì» alla legge Covid 19 come un voto di fiducia per la politica pandemica della Confederazione e dei Cantoni. Questi ultimi avevano sostenuto la proroga.

Il voto non riguardava eventuali misure di protezione della popolazione, come l'introduzione di maschere obbligatorie in determinate situazioni. Tali misure - sempre più improbabili - sono di competenza dei Cantoni in una situazione normale, ha dichiarato la CDS all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

Il Covid-19 non spaventa più gran parte della popolazione svizzera. Il coronavirus però continua a causare gravi forme di malattia, soprattutto nelle persone particolarmente a rischio. Ed è proprio pensando a loro che è stata decisa la proroga di alcune misure della legge sul Covid-19 fino alla metà del 2024.

13:40
13:40
Swissmem accoglie con favore il SÌ alla Legge sulla protezione del clima e all'imposizione minima dell'OCSE

L'Associazione svizzera dell'industria tecnologica è soddisfatta della netta approvazione da parte del popolo svizzero di due importanti progetti di legge per la piazza economica svizzera. Il sì alla Legge sulla protezione del clima fissa ora obiettivi chiari, ossia zero emissioni entro il 2050. Questo rafforza su questa via l'industria innovativa, che rappresenta l'unico settore che ha raggiunto i precedenti obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. L'introduzione dell'imposizione minima OCSE garantisce che il gettito fiscale rimanga in Svizzera.

La Legge sulla protezione del clima si è rivelata un compromesso fattibile. Contrariamente a quanto impedito per l'Iniziativa sui ghiacciai, non contiene un divieto di utilizzare i combustibili fossili. Stabilisce inoltre che per raggiungere lo zero netto si deve tenere conto della redditività economica e dello sviluppo tecnologico. Anche la possibilità di accreditare le misure di riduzione dei gas serra all'estero deve essere mantenuta aperta. Per questi motivi, Swissmem ha sostenuto la Legge sulla protezione del clima.

Il risultato della votazione rappresenta per la Svizzera un impegno a favore della protezione del clima. Il compito è ora quello di espandere rapidamente le capacità di produzione interne a impatto climatico zero. Questo è fondamentale anche a garanzia dell'approvvigionamento elettrico. Ciò richiede una procedura di approvazione accelerata per i 15 progetti idroelettrici definiti dalla tavola rotonda e per i grandi impianti solari. Allo stesso tempo, la decisione del popolo rappresenta un rifiuto di azioni illegali come quelle portate avanti dagli attivisti per il clima, che non fanno altro che bloccare la vita sociale ed economica.

Con le loro soluzioni innovative, le aziende associate a Swissmem contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione delle emissioni di CO2. In qualità di precursori, dal 1990 hanno ridotto le emissioni di CO2 del 55% e hanno contribuito in modo significativo a far sì che l'industria svizzera fosse l'unico settore che finora ha raggiunto gli obiettivi climatici. Grazie al suo marcato orientamento all'esportazione, ha un impatto a livello mondiale e contribuisce a un futuro rispettoso del clima.

L'imposizione minima dell'OCSE: necessaria soluzione di buon senso

Non esiste un'alternativa migliore per l'attuazione dell'imposizione minima dell'OCSE. Swissmem si è battuta a favore dell'adozione della legge e accoglie con favore il risultato della votazione odierna. Si tratta anche di una forte dichiarazione d'intenti a favore di una piazza economica attraente. Le entrate supplementari della Confederazione e dei Cantoni saranno utilizzate, tra l'altro, per misure volte a migliorare ulteriormente le nostre condizioni quadro. Questo è assolutamente necessario per tenere il passo con altri Paesi che sovvenzionano le industrie chiave con ingenti somme di denaro.

Il Sì impedisce inoltre che in futuro il gettito fiscale delle imprese internazionali con sede in Svizzera venga sottratto da altri Paesi. Garantisce altresì rapidamente la certezza del diritto, contribuendo così a mantenere in Svizzera le grandi imprese. Esse contribuiscono in modo determinante al gettito dell'imposta per le imprese in Svizzera, indispensabile per i servizi pubblici come l'istruzione e i servizi sociali.

Contatto:

Ivo Zimmermann, Responsabile Comunicazione Tel. +41 44 384 48 50 / Mobile +41 79 580 04 84 E-Mail [email protected]

Philippe Cordonier, Responsabile per la Svizzera romanda Tel. +41 21 613 35 85 / Mobile +41 79 644 46 77 E-Mail [email protected]

Ulteriori informazioni: http://presseportal.ch/fr/pm/100053245/100908442?langid=4 OTS: Swissmem

(SDA-ATS-OTS Ada100908442)

13:39
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Ticino: mancano solo 6 Comuni

    Per quanto riguarda i tre temi federali:
- Imposizione minima OCSE/G20 SÌ 76.3%
- Legge sul clima: SÌ 54.3%
- Legge Covid-19 SÌ 57.2%      

13:38
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Legge Covid-19: «parte della popolazione non ha fiducia»

Una parte della popolazione non ha ancora fiducia nelle misure della Confederazione per combattere il coronavirus, secondo il consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS).

Confrontando i risultati delle tre votazioni sulla legge Covid-19 emerge che "il 40% della popolazione rimane mobilitato", ha aggiunto. "Il messaggio lanciato oggi è che il Consiglio federale può mantenere l'opzione di resuscitare le applicazioni di tracciamento e lo strumento discriminatorio del Covid Pass", ha detto il deputato vallesano alla RTS.

13:37
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AllianceSud: il «sì» all'imposizione minima dell'OCSE «non fa avanzare la giustizia fiscale globale»

Il «sì» all'imposizione minima dell'OCSE «non fa avanzare la giustizia fiscale globale». È in questi termini che AllianceSud ha commentato i risultati che stanno emergendo dalle urne. Per l'organizzazione, l'argomento non era facile da comprendere per il pubblico e l'impegno dei sostenitori del «no» non è stato abbastanza forte.

«Siamo certamente a favore di tasse più alte per le multinazionali», ha ricordato Dominik Gross a Keystone-ATS. «Ma questa riforma dell'OCSE non risolve il problema fondamentale, ovvero che le aziende continueranno a non pagare le tasse nei Paesi del Sud dove producono e dove la tassazione sarebbe più svantaggiosa per loro».

«Le entrate supplementari generate da questa nuova tassazione non andranno quindi ai Paesi che ne hanno più bisogno», ha aggiunto. «Ma ovviamente è difficile convincere i cittadini svizzeri che il denaro raccolto dovrebbe andare altrove», ha ammesso Gross.

13:36
13:36
Legge Covid-19: il comitato a favore soddisfatto del chiaro sì

Il Comitato per il Sì alla proposta di legge Covid 19 è soddisfatto del chiaro «sì» emerso dalle urne. Ora si tratta di andare avanti con la legge sulle epidemie«, ha spiegato Lorenz Hess (Centro/BE) all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

Per il consigliere nazionale bernese, la popolazione ha ritenuto che questa terza votazione sulla legge Covid 19 fosse una forzatura. A posteriori è chiaro che la Svizzera ha superato abbastanza bene la pandemia nel confronto internazionale. La popolazione si è anche resa conto che questa proposta serviva solo per essere pronti in caso di nuova ondata, in modo da non dover agire con una legge d'emergenza.

Secondo Hess, un'eventuale ulteriore proposta contro la legge Covid 19 non sarebbe stata accolta con favore dalla popolazione.

13:36
13:36
Legge sul clima: l'UDC teme problemi di approvvigionamento

Secondo le prime proiezioni la legge sulla protezione del clima sarà adottata: per Pierre-André Page (UDC/FR), intervistato sulle onde della RTS, con tutto elettrico si avranno ancora più problemi di approvvigionamento.

Il responsabile della campagna del partito e consigliere nazionale Michael Graber (UDC/VS) ha definito deplorevole la decisione, in quanto l'elettricità diventerebbe molto più costosa. Ha aggiunto che in alcune zone rurali si delinea il «no», perché la popolazione rurale ne dovrà subire le conseguenze sotto forma di mobilità ridotta e di un paesaggio deturpato.

13:26
13:26
Imposizione sulle multinazionali: il PS riconosce la «chiara sconfitta»

Il PS - unico partito contrario all'articolo costituzionale sull'imposizione minima delle multinazionali - si aspettava un «sì» popolare, ma non di queste proporzioni. Il risultato è una «chiara sconfitta» per la formazione politica, secondo il consigliere nazionale Fabian Molina (PS/ZH).

Quest'ultimo ha rilevato le difficoltà incontrate dal proprio partito per spiegare la sua posizione. Il PS era chiaramente favorevole all'imposizione minima del 15%, ma considerava ingiusta la ridistribuzione del gettito fiscale.

Secondo Molina, l'intensificazione della concorrenza fiscale intercantonale temuta dal PS si manifesterà presto. «La maggioranza dei cantoni si renderà conto che è necessario un adeguamento», ha dichiarato.

13:25
13:25
Scrutinati 95 Comuni in Ticino: verso due sì ai temi cantonali

  Per quanto riguarda i tre temi federali:
- Imposizione minima OCSE/G20 SÌ 76.1%
- Legge sul clima: SÌ 54.4%
- Legge Covid-19 SÌ 57.3%    

13:25
13:25
Legge sul clima: secondo le proiezioni accolta con il 58% di sì

Ci si avvia verso un «sì» alla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica: secondo le prime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto dell'ente radiotelevisivo SRG SSR, il controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai sarebbe accolto nella misura del 58%.

Gli ultimi sondaggi mostravano una maggioranza a favore della legge sulla protezione del clima, contro la quale l'UDC ha indetto il referendum.

Il controprogetto indiretto elaborato dal parlamento sotto forma di legge, contrariamente all'iniziativa per i ghiacciai, non proibisce il consumo di vettori energetici fossili come benzina, diesel, olio da riscaldamento e gas, ma prevede di ridurlo il più possibile. Il progetto inoltre non introduce nuove tasse e prevede di sostenere finanziariamente, con 3,2 miliardi di franchi nell'arco di 10 anni, programmi di promozione volti a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di elettricità. In quei settori (impianti di incenerimento dei rifiuti e nell'agricoltura) in cui non è possibile ridurre a zero le emissioni a effetto serra, l'impatto di queste ultime dovrà essere compensato.

Confederazione e Cantoni sono poi impegnati ad adottare misure per proteggere le persone, la natura e i beni materiali da inondazioni, frane, canicole o siccità.

13:07
13:07
Scrutinati 81 Comuni in Ticino: verso due sì ai temi cantonali

  Per quanto riguarda i tre temi federali:
- Imposizione minima OCSE/G20 SÌ 75.9%
- Legge sul clima: SÌ 54%
- Legge Covid-19 SÌ 56.9%  

13:03
13:03
Imposizione multinazionali: soddisfatta Economiesuisse

Economiesuisse ha espresso la propria soddisfazione per il «sì» popolare che si sta profilando all'articolo costituzionale relativo all'imposta minima sulle multinazionali, come proposto dall'OCSE.

Ciò permetterà al gettito fiscale generato da questa imposta di rimanere in Svizzera, garantendo al contempo la certezza del diritto per le aziende interessate, ha sottolineato l'organizzazione.

«In caso di voto negativo, le aziende interessate avrebbero dovuto pagare l'imposta all'estero», ha dichiarato Vincent Simon, di Economiesuisse, a Keystone-ATS. «Sarebbero state quindi soggette a ulteriori procedure fiscali».

13:03
13:03
Per la terza volta gli svizzeri sostengono la Legge Covid-19

Per la terza volta gli svizzeri sostengono la strategia di Consiglio federale e Parlamento per lottare contro la pandemia. La proroga della legge Covid-19 avrebbe raccolto oggi il favore del 62% di favori, secondo una proiezione dell'istituto gfs.bern

Solo alcune disposizioni della legge Covid-19 rimarranno in vigore fino a giugno del prossimo anno, la maggior parte delle norme è invece stata abrogata. Gli obiettivi di questo prolungamento sono due: permettere di intervenire per proteggere le persone particolarmente vulnerabili e applicare immediatamente misure in caso di una nuova ondata pandemica.

La proroga permetterà di continuare a importare e utilizzare i farmaci contro il Covid-19, anche se non ancora omologati in Svizzera. Sarà inoltre ancora possibile certificati Covid, soprattutto se necessario per i viaggi all'estero.

La legge fornisce pure una base legale nel settore della protezione dei lavoratori. La Confederazione infatti può obbligare i datori di lavoro a consentire l'home office alle persone particolarmente vulnerabili. In caso di chiusura delle frontiere, permetterebbe inoltre ai frontalieri di continuare a entrare in Svizzera.

La legge Covid-19 è stata creata come base giuridica temporanea all'apice della pandemia ed è in vigore dal 26 settembre 2020. Modificata più volte e oggetto di due referendum, è stata approvata dal popolo a giugno e a novembre 2021 con oltre il 60%.

12:41
12:41
Legge sul clima: per le proiezioni accolta con il 58% di sì

Ci si avvia verso un «sì» alla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica: secondo le prime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto dell'ente radiotelevisivo SRG SSR, il controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai sarebbe accolto nella misura del 58%.

12:39
12:39
Legge sul clima: «accettata con oltre il 55% dei sì»

Secondo un calcolo delle tendenze effettuato da gfs.bern per conto dell'ente radiotelevisivo SRG SSR, gli svizzeri hanno approvato la legge sulla protezione del clima con oltre il 55% di voti favorevoli. Lo ha detto il politologo Lukas Golder oggi alla televisione svizzerotedesca SRF.

Oggi si vota sulla legge sul clima perché l'UDC, contraria, ha indetto il referendum. Due anni fa lo stesso partito si era opposto alla revisione della legge sul CO2 che in votazione era poi stata bocciata.

La situazione è diversa rispetto a due anni fa, ha detto Golder a proposito della tendenza odierna al sì. Nel giugno 2021, si è votato contemporaneamente sulle iniziative sull'acqua potabile e sui pesticidi. Nelle zone rurali, la mobilitazione è stata enorme in quel momento. Anche l'argomento dei costi è più difficile da sostenere nella proposta in votazione oggi.

Sia Lukas Golder, che Urs Bieri, anche lui politologo dell'istituto di ricerca gfs.bern, parlano di «verdetto molto chiaro» sulla tassazione minima preconizzata dell'OCSE e dal G20. La proposta sembra aver convinto quasi tutti, anche a sinistra, secondo gli specialisti.

12:38
12:38
Imposizione multinazionali: si profila un netto sì

Si profila un netto sì all'articolo costituzionale relativo all'imposizione delle multinazionali, che segue quanto preconizzato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal G20. Dalla prima proiezione dell'istituto gfs.bern per conto della SSR i "sì" raggiungerebbero il 79%.

I primi risultati parziali confermano che la riforma si avvia a una vittoria schiacciante. In Ticino si va verso un 73,9% di sì, mentre nei Grigioni i favorevoli toccherebbero quota 77,6%. A Zurigo, Lucerna, Basilea Città, Soletta e Argovia dovrebbero superare il 75%, mentre in Romandia il risultato dovrebbe essere ancora più netto, con dati superiori all'85% a Ginevra e Vaud e sopra l'80% a Friburgo e in Vallese.

Il testo prevede un'aliquota fiscale di almeno il 15% sugli utili delle multinazionali il cui fatturato supera i 750 milioni di euro. Insieme ad altri 140 Stati circa, la Svizzera dovrà introdurre la nuova norma dal 1° gennaio 2024.

In base alle stime sono all'incirca 200 le società elvetiche e 2000 le filiali di multinazionali attive nella Confederazione interessate da questo modello di tassazione. Il gettito fiscale supplementare è stimato fra 1 e 2,5 miliardi di franchi nel primo anno.

Il progetto era sostenuto da Cantoni e Comuni, così come da UDC, Alleanza del Centro, PLR, Evangelici e Verdi liberali, oltre che dal Consiglio federale e dal mondo economico. Contrari PS, Unione sindacale svizzera (USS) e l'organizzazione terzomondista AllianceSud, per i quali favorirà solo i cantoni più ricchi e le grandi imprese.

12:27
12:27
Temi cantonali: scrutinati i primi 21 Comumi

Per quanto riguarda i tre temi federali:
- Imposizione minima OCSE/G20 SÌ 53,4%
- Legge sul clima: SÌ 53.4%
- Legge Covid-19 SÌ 56.3%

12:13
12:13
La legge Covid-19 dovrebbe essere prorogata fino al 2024

La legge Covid-19 dovrebbe essere prorogata fino al 2024. Oggi gli svizzeri hanno detto sì alla strategia del Consiglio federale per evitare di essere sorpresi da una nuova epidemia il prossimo inverno, secondo la prima tendenza calcolata dall'istituto gfs.bern.

A Ginevra, i cittadini hanno detto sì con il 70,2% dopo lo spoglio del 95% dei voti. Anche i vodesi hanno detto sì con il 66% dopo lo spoglio del 55% dei voti. Nel cantone di Zurigo, il 66% della popolazione ha votato a favore, secondo una proiezione. A Basilea Città i sì superano il 72% fra i voti per corrispondenza.

Il risultato non è una sorpresa. Il Consiglio federale, il Parlamento e quasi tutti i partiti, tranne l'UDC, l'UDF e il Partito Pirata, hanno sostenuto il testo.

12:13
12:13
Proiezioni: accettata la Legge sul clima

Ci si avvia verso un «sì» alla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica: è quanto rilevano le prime tendenze dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto dell'ente radiotelevisivo SRG SSR.

12:11
12:11
Imposizione multinazionali: verso approvazione

Si profila un sì all'articolo costituzionale relativo all'imposizione delle multinazionali, che segue quanto preconizzato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dal G20. È quanto emerge da una prima tendenza dell'istituto gfs.bern.

Il testo prevede un'aliquota fiscale di almeno il 15% sugli utili delle multinazionali il cui fatturato supera i 750 milioni di euro. Insieme ad altri 140 Stati circa, la Svizzera dovrà introdurre la nuova normativa dal 1. gennaio 2024.

In base alle stime sono all'incirca 200 le società elvetiche e 2000 le filiali di multinazionali attive nella Confederazione interessate da questo modello di tassazione. Il gettito fiscale supplementare è stimato fra 1 e 2,5 miliardi di franchi nel primo anno.

12:00
12:00
Seggi chiusi, al via lo spoglio

In tutto il Canton Ticino i seggi hanno chiuso alle 12.00 ed ora stanno per iniziare le operazioni di spoglio.

Ricordiamo che la popolazione ticinese era chiamata a votare su tre oggetti federali e due cantonali. A livello federale le persone potevano esprimersi sull'attuazione del progetto dell’OCSE e del G20 sull’imposizione dei grandi gruppi di imprese, sulla Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica e sulla  modifica del 16 dicembre 2022 della legge COVID-19.

A livello cantonale, invece, la cittadinanza era chiamata ad esprimersi sulla modifica della legge sull’apertura dei negozi e sulla modifica della legge tributaria.