Locarno Film Festival

È il giorno di Maja Hoffmann: «Il Festival resterà indipendente, libero e coraggioso»

Nel nuovo CdA Nadia Dresti, Luigi Pedrazzini (vicepresidente), Jean Philippe Rochat e Alain Scherrer – «Non vedo l’ora di lavorare con la squadra capitanata da Giona A. Nazzaro e Raphaël Brunschwig» – Marco Solari presidente onorario
© Ti-Press

Un'assemblea storica, perché sancisce il passaggio di testimone tra Marco Solari e Maja Hoffmann. Così il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, ha definito l’assemblea generale straordinaria del Locarno Film Festival, in programma oggi al GranRex. È stato il presidente Solari ad aprirla, giunto all'ultima dopo ben 23 anni da presidente. «In questi anni il Festival è cresciuto in tutto il mondo», ha detto Scherrer durante i tradizionali saluti delle autorità, ricordando che, ieri Locarno ha offerto la cittadinanza onoraria a Marco Solari: «Ci hai fatto sentire parte di questo progetto». Quindi, si è rivolto alla nuova presidente del LFF: «Ora, però, tocca a lei, signora Hoffmann, donna coraggiosa e poliedrica». Il sindaco ha quindi sottolineato quanto l’incarico possa essere oneroso: «Il Festival va protetto e difeso, perché occorre difendere questa arte e più in generale valori come la cultura e la diversità. Da oggi anche lei, signora Hoffmann, è parte di questa avventura. Buon lavoro, la Città sarà sempre al suo fianco».

È stata poi Nadia Ghisolfi, presidente del Gran Consiglio, a prendere la parola: «È un onore portare il saluto del Parlamento ticinese a questa storica assemblea che marca un passaggio» di consegne. «Il Festival è un importante motore di questo cantone. Siamo certi che la nuova presidente potrà portare nuova benzina, magari green. I ticinesi sono pronti a collaborare. Da parte del Parlamento grazie a chi parte e a chi resta».

Marina Carobbio Guscetti, che durante Locarno76 ha affrontato per la prima volta il Festival nella veste di responsabile del DECS, ha a sua volta parlato di un «momento fondamentale per la cultura in Ticino». Volgendo lo sguardo al passato, Carobbio ha ricordato le sfide vinte e le battaglie di Marco Solari: «Ha continuato a fare crescere il Festival, un festival sano e forte. Che ancora oggi ha bisogno di una visione futura, perché la cultura è motore di crescita e cambiamento. E va, quindi, rafforzata e difesa. Proprio in questa dimensione culturale trova posto il Festival». Quindi, un ringraziamento personale e del Consiglio di Stato: «Senza Marco Solari il Locarno Film Festival non sarebbe quello che è. Auguri anche alla signora Hoffmann».

Un CdA da 7 membri

Quindi, è arrivato il momento, atteso, dell’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Hoffmann, al riguardo, ha espresso il desiderio che il nuovo CdA sia composto da cinque membri, sebbene per statuto possano aumentare fino a sette. La nuova presidente ha proposto tre nomi: Nadia Dresti, tra le figure portanti del Festival in quanto ex responsabile dell’Ufficio Industry e direttrice artistica ad interim; Luigi Pedrazzini, ex consigliere di Stato e membro uscente del Consiglio di amministrazione della SRG SSR; l'avvocato Jean Philippe Rochat, alle redini di uno studio legale di primo piano in Romandia e membro del Consiglio di amministrazione di numerose società e fondazioni. Cui si aggiunge il nome del sindaco Alain Scherrer, proposto dalla Città.

Hoffmann sarà affiancata da Luigi Pedrazzini nel ruolo di vicepresidente.  Nel corso dei prossimi mesi saranno annunciati altri due membri del Consiglio di amministrazione da sottoporre alla ratifica della prossima assemblea nel 2024. Su proposta del Consiglio di amministrazione, Marco Solari è stato nominato presidente onorario.

L'assemblea ha anche approvato la nuova governance del Festival, chiamata a garantire la robustezza finanziaria e qualitativa. L'obiettivo è inserire sempre di più la manifestazione nella cultura nazionale e far crescere la reputazione dell'istituzione.

Che cosa cambia?

La nuova governance è stata illustrata da Francesco Lurati, professore dell’Università della Svizzera italiana (USI), incaricato con un gruppo di rivedere gli statuti: « I membri saranno eletti non più in funzione di una logica di rappresentanza,  ma in funzione delle conoscenze. La presidenza non avrà più un ruolo esecutivo, ma di rappresentanza e di guida del CdA».

In linea con l’esigenza di un processo decisionale più snello ed efficace, il Consiglio di amministrazione è stato ridimensionato, portando il numero di membri dagli attuali 27 a un massimo di 7. Contestualmente a tale novità sono state poste le basi dei due nuovi organi consultivi, il Policy Advisory Board – che fornirà supporto in ambito culturale, economico e istituzionale e sarà presieduto dal Sindaco di Locarno – e l’Industry Advisory Board – presieduto da Nadia Dresti, che riunirà molteplici e diversificate competenze dell’industria di settore assicurando che le attività del Festival rimangano sempre all’avanguardia sotto il profilo cinematografico. Tra i primi compiti del nuovo Consiglio di amministrazione rientrerà proprio la nomina dei rappresentanti nei due Advisory Board.

L’Assemblea ha accettato la revisione degli statuti, che consentirà al Locarno Film Festival da un lato di rispondere alle molteplici esigenze dell’industria del cinema sul piano nazionale e internazionale e dall’altro di far fronte alle svariate sfide che una società e un’organizzazione sempre più complesse e ramificate esigono.

«Sono onorata»

Maja Hoffmann ha quindi preso la parola: «Sono onorata e spero di poter vivere all’altezza delle aspettative, che sono molto alte. Ci mettiamo subito al lavoro. Spero di creare, nella continuità, qualcosa di nuovo». La nuova presidente ha parlato anche del Ticino: «Amo molto la Svizzera italiana, la sua cultura. Dovrete lasciarmi il tempo per assimilare tutto, ma credo andrà bene. Rimarrò fedele alla definizione del Festival come manifestazione libera, amo questa libertà e indipendenza, valori che mi hanno portato a Locarno e ad accettare questa proposta». Hoffmann ha pure elogiato il «grande successo» della kermesse: «Il festival è più grande di quello che pensavo un anno fa. E quel grande successo è spiegato dalla grande qualità della programmazione e del management».

Qual è la visione strategica della nuova presidente, per il futuro del Festival? «Voglio che continui a essere indipendente, libero e coraggioso. Ma non voglio arrivare e imporre una visione. Desidero dapprima conoscere la squadra e, con questa, costruire. Spero nell’appoggio della squadra e del CdA».

Che dire della direzione artistica? Le intenzioni della nuova presidente emergono dal comunicato stampa diffuso dal Locarno Film Festival: «Non vedo l’ora di lavorare con la squadra capitanata da Giona A. Nazzaro, direttore artistico, e da Raphaël Brunschwig, Managing Director, per consolidare ulteriormente la reputazione del Festival come uno degli eventi cinematografici più innovativi, audaci e inclusivi al mondo. In un panorama in evoluzione, dove emergono costantemente nuove definizioni di cinema e affascinanti opportunità, sosterrò il Festival con energia ed entusiasmo nella prossima fase del suo sviluppo».

La 77. edizione del Locarno Film Festival, la prima sotto la presidenza di Maja Hoffmann, si terrà dal 7 al 17 agosto 2024.

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