È l’ora del Palazzo Tondü: la rinascita può iniziare

La rinascita di una tra le più preziose testimonianze storiche delle Centovalli si fa più vicina. La Fondazione Baustelle Denkmal, vincitrice insieme all’Associazione TondO, ha ottenuto in diritto di superficie della durata di 50 anni il terreno sul quale sorge il palazzo Tondü a Lionza, di proprietà dell’omonima fondazione. E questo in considerazione della solidità finanziaria, strutturale, dell’esperienza già maturata nell’ambito del ripristino e del restauro di edifici storici, nonché della rete di contatti con enti e fondazioni sensibili e pronti a sostenere il recupero di beni culturali. La firma del rogito è avvenuta il 4 aprile scorso e segna di fatto l’avvio dei lavori di restauro che trasformeranno lo storico edificio in una struttura ricettiva. Da subito verranno eseguiti i lavori prioritari per il mantenimento del manufatto, in particolare il ripristino del tetto, mentre in seguito si potrà partire con il restauro vero e proprio con l’intervento di volontari e civilisti che, sotto la direzione di professionisti dell’arte, lavoreranno sul cantiere. Prima di concentrarsi sul Palazz, così è noto in valle, la Fondazione Baustelle Denkmal si occuperà anche del recupero di un edificio attiguo, ovvero casa Fiscalini. Dal 28 aprile, sempre grazie all’impiego di un gruppo di civilisti, partiranno i lavori di rifacimento del tetto tradizionale in piode e durante l’estate si occuperà dei lavori interni. Tutto ciò per fare in modo che dal 2026 lo stabile funga da quartier generale per chi lavorerà al restauro del Palazz. In tal modo la Fondazione Baustelle Denkmal intende dare un contributo attivo alla vita culturale ed economica di una regione che ha bisogno urgente di investimenti.
Evento informativo il 27 aprile
Con la cessione dell’uso del Palazz, la Fondazione Casa Tondü non abdica al suo ruolo di promotrice del recupero e della gestione del monumento. Infatti, fra le condizioni che reggono il contratto, vi è quella che regola la sua partecipazione, attraverso la presenza di membri da lei designati, in un’entità da definire, che gestirà negli intenti e finanziariamente la struttura. La Fondazione Casa Tondü si è pure premurata affinché tutto quanto ruota attorno a questo progetto possa generare nel territorio ricadute economiche e soprattutto sociali e culturali tali da sostenere la vitalità della valle. Ciò che, del resto, è lo scopo principale della fondazione che da anni lavora al progetto di recupero dello storico edificio. Progetto per il quale si apre un nuovo importante capitolo. Per sottolineare questo traguardo domenica 27 aprile alle 16.15 si terrà a Lionza un momento informativo, aperto a tutti gli interessati, con la presenza dei presidenti delle due fondazioni. Farà seguito, alle 17, il concerto del trio Sanssouci e di Katia Lippolis nella chiesa di Lionza. Nell’occasione la Fondazione Casa Tondü, per sostenere le sue attività, metterà in vendita le due cartelle d’autore allestite con i contributi di Giorgio Orelli e Nag Arnoldi l’una e Reza Khatir e Dimitri, l’altra.
Volontari e civilisti al lavoro
La Fondazione Baustelle Denkmal, senza scopo di lucro, ha quale scopo quello di preservare, mantenere e valorizzare i monumenti storici della Svizzera meritevoli di protezione. A tal fine organizza incarichi di lavoro per volontari e membri del servizio civile. Attraverso il suo lavoro, la fondazione vuole coinvolgere le persone nella conservazione dei beni culturali e contribuire a ridurre i costi di manutenzione dei monumenti. La fondazione è alla ricerca di contributi e donazioni per i progetti di Lionza. Chi desidera collaborare personalmente può iscriversi tramite il sito web www.baustelle-denkmal.ch.
L'eredità di due orfani tra storia e leggenda
Il confine tra storia e leggenda è sottile. Ad ogni modo il nome del Palazzo Tondü ne fa risalire l’origine all’omonima famiglia di Andrea, spazzacamino, il quale partì dalle Centovalli verso l’Italia attorno al 1630. Con sé l’uomo portò i suoi due figli di 13 e 7 anni. A Parma, sulla via del ritorno, Andrea Tondü perse la vita cadendo nel camino che stava pulendo. Il padrone di casa, un ricco banchiere, avrebbe adottato i due orfani, trasformandoli in eredi di una grossa fortuna. Grazie a quest’ultima i due, memori delle loro radici, avrebbero fatto edificare nelle Centovalli cappelle, stalle e case. Fra queste ultime vi è anche il Palazz di Lionza che ora, dopo anni di abbandono, può finalmente rivivere.