Lutti

È morto Alain Delon

L'attore, uno dei volti più noti del cinema mondiale, aveva 88 anni
Sul palco di Cannes, insieme alla figlia Anouchka Delon, con la Palma d'oro alla carriera durante la 72. edizione, 2019.© KEYSTONE (EPA/GUILLAUME HORCAJUELO)
Red. Online
18.08.2024 08:03

È morto Alain Delon. L'annuncio è stato dato dai tre figli con un comunicato all'AFP. L'attore, uno dei volti più noti del cinema mondiale, aveva 88 anni.

«Alain Fabien, Anouchka, Anthony, oltre che il suo cane Loubo, hanno l'immensa pena di annunciare la dipartita di loro padre – si legge nella nota –. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy (a 130 km da Parigi, ndr.), con accanto i suoi figli e i suoi familiari. La famiglia chiede di rispettare la propria intimità in questo momento di lutto estremamente doloroso».

Dodici anni fa – era il 2 agosto 2012 – al mito francese e mondiale del grande schermo è stato consegnato il Pardo d'Oro alla carriera. «Mi fa molto piacere questo premio alla carriera con tanti grandi registi che spero abbiate riconosciuto anche se è passato qualche anno», aveva detto con la sua solita ironia. «Mio padre mi diceva che questi omaggi si davano ai vecchi personaggi, sono quindi un vecchio personaggio che però non ha ancora voglia di morire adesso».

Allora 76.enne, incontrando il pubblico, la star del cinema che ha conquistato donne, uomini e registi come Luchino Visconti, Jean-Pierre Melville e Michelangelo Antonioni, grazie al debutto in Godot di Yves Allégret, aveva detto: «È il cinema che è venuto a cercarmi, probabilmente per il mio aspetto fisico. Ma il mio aspetto estetico non è mai corrisposto a quello interiore». Allo Spazio Forum aveva quindi aggiunto che il suo «registro tragico proviene dalle lacrime dell'infanzia che ogni tanto ritornano. La vena comica non mi è mai appartenuta; quando passava Jean-Paul Belmondo tutti ridevano, quando passavo io tutti erano seri».

Lontano dal set dal 2008 – eccezionalmente, in Asterix alle Olimpiadi –, al pubblico del Locarno Film Festival aveva poi confessato di avere «avuto e sperimentato tutto il possibile»: «Il cinema manca solo a coloro che non l'hanno conosciuto fino in fondo. Preferisco vivere di ricordi. Non sono un amante dei film odierni, e non sono l'unico che la pensa così, purtroppo non fanno sognare come un tempo. Ritornerò a lavorare solo se mi propongono un buon soggetto. Oggi la maggior parte degli autori scrivono per denaro».

Per Alain Delon, il viaggio in Ticino era stato l'occasione anche per sfatare il luogo comune di essere un attore difficile: «Sono difficile con gli imbecilli, cioè con quei registi che non sono capaci di posizionare la macchina da presa». Un rimpianto? «Non essere riuscito a girare un film con Marlon Brando, avrei interpretato qualsiasi ruolo, anche il cameriere che dice "La cena è servita"».