Formazione

«È tempo di cambiare rotta e Boas Erez fa l’unanimità»

Il presidente del Consiglio di fondazione Filippo Lombardi spiega la scelta di affidare a un laico la guida del Collegio Papio di Ascona: «Ho sempre lavorato bene con persone di diversi orientamenti politici e la sua vicinanza al PS per me non conta» – L’avallo compete all’amministratore apostolico Alain De Raemy
© CdT/Chiara Zocchetti

«Questa scelta è il frutto di un lungo lavoro e ci ha visti tutti concordi, all’unanimità». Così Filippo Lombardi, presidente del Consiglio di fondazione del Collegio Papio, spiega la decisione di proporre Boas Erez alla testa del prestigioso istituto scolastico privato di Ascona. Una decisione che, anche se un po’ a sorpresa, è arrivata al termine di una lunga e precisa ponderazione. «Abbiamo iniziato a cercare qualcuno quando don Patrizio Foletti ci ha annunciato di voler restare ancora al massimo un anno come rettore», e quindi di lasciare il proprio incarico al termine del corrente anno scolastico. Decisione che, dopo quasi 22 anni di servizio, don Foletti ha comunicato la scorsa estate all’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano Alain de Raemy, al Consiglio di fondazione Collegio Papio Ascona e ai docenti dell’istituto scolastico.

«Scelta non semplice»

«In seguito a questa comunicazione abbiamo approfondito con monsignor Alain De Raemy la questione di principio se fosse giunto il momento di avere una guida laica per il Collegio o se scegliere ancora un sacerdote. Insieme abbiamo convenuto che fosse tempo per un cambio di rotta». È poi stato compito del Consiglio di fondazione cercare i possibili candidati, sentirli e infine sottoporli all’amministratore apostolico, precisa ancora Lombardi. «Sono felice che il Consiglio abbia proposto all’unanimità Boas Erez, è positivo che ci siamo trovati d’accordo su una scelta che riguarda il futuro del Collegio». Una conclusione che non era affatto scontata, sottolinea il nostro interlocutore: «Per noi non è stata una scelta semplice e nemmeno è stato automatico per Boas Erez accettare l’incarico. È vero che ha dichiarato pubblicamente la sua conversione al cattolicesimo ma questo non significava per forza che avrebbe subito accettato questo impegno professionale». Adesso la palla passa all’amministratore apostolico, prosegue Lombardi, «che dovrà decidere se accettare la proposta del Consiglio di fondazione o se farne altre».

Caratteristiche importanti

Una decisione che va a comporre «un altro importante passo storico per il Papio», sottolinea il presidente, dopo i precedenti della sua storia. «L’ultimo in ordine di tempo era stato quello del 2008, con la costituzione di un Consiglio di fondazione composto quasi esclusivamente da laici». E, quanto al fatto che Erez sia stato candidato alle ultime elezioni per il Consiglio di Stato sulla lista di PS e Verdi, per Lombardi non ha importanza: «Ho sempre lavorato molto bene con persone di diversi orientamenti politici». Più peso invece viene dato ad altre caratteristiche: «Per me conta la sua intelligenza, il suo impegno per questa causa e la sua ricchezza intellettuale. Ma, soprattutto, la sua capacità di portare nel Collegio la dimensione più importante per gli allievi: il passaggio e l’orientamento dalla nostra scuola verso l’Università. Chi meglio di un ex rettore e attuale docente può farlo».

Incarico a tempo parziale

Se l’amministratore apostolico «al termine della consultazione dei docenti trasformasse questa proposta in nomina, il professor Erez assumerebbe l’incarico a tempo parziale, mantenendo la sua attuale posizione di professore ordinario di matematica presso l’Università», si legge una nota diffusa nella giornata di sabato. «Il Consiglio di fondazione del Collegio lo incaricherebbe allora in primo luogo di presentargli un concetto innovativo per una direzione che possa indirizzare collegialmente l’istituto in vista del prossimo anno scolastico e affrontare le importanti sfide che attendono il Papio negli anni a venire».

Alla guida dell’USI dal 2016 al 2022

Nato a Coira nel 1962, Boas Erez ha conseguito il dottorato di ricerca in matematica all’Università di Ginevra nel 1987. Dopo di che ha ricoperto diverse funzioni di rilievo nel mondo accademico sia all’estero sia in Svizzera, avendo dapprima insegnato ad Harvard dal 1990 al 1993 e quindi all’Università di Bordeaux dal 1993 al 2016. Nell’ateneo francese è stato anche decano e poi vicepresidente del Consiglio di amministrazione. È stato anche il primo rettore dell’Università della Svizzera italiana, carica che ha ricoperto dal 1° settembre 2016 al 9 maggio 2022. Erez siede pure fra i membri non togati del Consiglio della magistratura ticinese.

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