Ticino

È tempo di vacanze a 5 stelle anche per gli amici animali

La domanda di pensioni per cani e gatti si impenna durante il periodo estivo – Ma attenzione ai rifugi abusivi – Emanuele Besomi (SPAB): «C'è chi ha fiutato il business redditizio, non fidatevi»
© CdT/Gabriele Putzu
Jenny Covelli
04.07.2023 06:00

L’estate fa rima con viaggi e vacanze, per molti se non per tutti. La prenotazione, per chi possiede un animale da compagnia, diventa «doppia». Se c’è chi ama viaggiare con gli amici a quattro zampe e opta per soggiorni che tengano conto delle loro esigenze, c’è infatti anche chi sceglie di concedere loro una «vacanza». Dove? Una buona alternativa è decidere di affidarlo a una struttura apposita, il rifugio o una pensione per animali. Seppure la scelta sul nostro territorio sia ampia, i posti disponibili sono spesso insufficienti. Tanto che la richiesta è molto alta e alcune strutture si ritrovano a dover dire di «no» a molti clienti.

«Chi possiede animali domestici sa che quando pensa alle vacanze deve occuparsi di pari passo della loro pensione», conferma Daphne Jelmini, responsabile del rifugio della Società protezione animali Locarno e Valli (SPALV). «Prima di confermare un viaggio, bisogna essere sicuri che l’animale abbia un posto riservato. Durante il periodo estivo la richiesta è sicuramente più alta, ma lavoriamo bene tutto l’anno», aggiunge. E non si tratta di «posteggiare» l’animale, «ma permettergli a sua volta di vivere una vacanza». Un concetto caro anche a Nadia Baumann, di Happy Farm ad Aurigeno: «I cani fungono un po’ da antistress, prendono in carico le emozioni della nostra giornata. Quando vengono ospitati nella pensione, possono ‘concedersi’ di essere cani, non hanno nessun compito, corrono e giocano senza guinzaglio in compagnia di altri cani».

Attenzione ai rifugi abusivi

Il fenomeno di abbandonare gli animali, il classico «cane in autostrada» di cui a volte purtroppo si sente ancora parlare anche nella vicina Italia, nel nostro cantone è davvero molto raro, se non completamente assente. Ma anche nell’universo della cura degli animali bisogna essere prudenti, mette in guardia Emanuele Besomi, presidente della Società protezione animali (SPAB): «Negli ultimi anni è nato un ‘sottobosco’ di privatisti, proprio perché l’aumento della domanda ha ingolosito qualcuno che ha fiutato il business, senza valutare gli oneri che comporta». Dalla Società Protezione Animali Lugano e dintorni lo confermano: quelli che offrono una pensione per gli amici a quattro zampe sono «aumentati come funghi». Ma troppo spesso «mancano di professionalità e di conoscenze. Attenzione, pertanto, alle strutture abusive o che non adempiono ai requisiti di spazio e igiene. «Noi non lo facciamo per guadagnare, ma per aiutare, e la tariffa che chiediamo viene poi investita tutto l’anno per il mantenimento dei trovatelli».

Come scegliere, dunque, la struttura adatta? «È fondamentale poter vedere dove gli animali vengono tenuti. Puntare sulla trasparenza – prosegue Besomi –. Non fidatevi di chi vi fa consegnare l’animale sull’uscio. Guardate i box, affidatevi ad associazioni o privati conosciuti, con esperienza e qualificati, muniti delle necessarie autorizzazioni e assicurazioni in caso di emergenze». Il costo delle strutture varia tra i 25 e i 60 franchi al giorno (un po’ meno per i gatti), queste ultime poiché offrono attività di gioco, svago, piscina. «La cosa importante è che si crei un rapporto di fiducia».

La fiducia al primo posto

Ci sono sempre più ticinesi che scelgono la compagnia di un animale. Amicus, la banca dati nazionale per la registrazione dei cani in Svizzera, ne contava 34.028 nel mese di maggio, mentre nello stesso mese del 2020 erano 30.776. «Noi abbiamo tanti ‘clienti’ affezionati che fanno la riservazione già a inizio anno, quando chiedono le ferie al lavoro», spiega Corinne Ferrari Fani, del Mulino Prudenza a Novazzano . Persone che, durante il soggiorno all’estero, chiedono aggiornamenti sui loro animali. «Quando porto a spasso i cani, scatto foto e faccio video. Sono cose che un tempo non esistevano, mentre oggi abbiamo la tecnologia e il rapporto tra l’animale e il padrone è più stretto. Si fidano di noi, vogliono solo vederli giocare e sentirsi rassicurati», conferma Erica Ostinelli, della pensione per cani Parco della Breggia.

Informarsi adeguatamente

Che dire di chi sceglie, invece, di portare con sé il pelosetto in vacanza? L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ricorda che per viaggiare con un animale da compagnia è necessario espletare per tempo le formalità e informarsi sulle disposizioni da osservare nel Paese di destinazione. Bisogna prepararsi con attenzione, in certi casi sono necessari vaccinazioni, autorizzazioni o altri documenti (anche per il rientro sul territorio svizzero). E, soprattutto, il benessere dell’animale deve essere garantito anche durante il viaggio. «In caso di viaggi lunghi, la maggior parte dei detentori è sensibilizzata su problemi quali la necessità di offrire regolarmente acqua ai cani, rispettivamente fare pause frequenti per permettere loro di sgranchirsi le zampe – sottolinea l’Ufficio del veterinario cantonale –. I cani dovrebbero essere sempre trasportati nel portabagagli e non nell’abitacolo dell’automobile, all’interno di appositi box. Molti pensano che lasciando al cane molto spazio, per quest’ultimo il viaggio sarà più confortevole. In realtà così facendo il cane viene esposto all’inutile rischio di venire catapultato in avanti in caso di incidente». Insomma, che sia un’estate di relax sia per gli amici a quattro zampe, sia per i padroni.

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