L'intervista

«È un'attività imprenditoriale che incarna il mio stile di vita»

L'intervista a Michelle Hunziker, volto della TV, ma anche imprenditrice di successo: il brand Goovi quest’anno supererà i 20 milioni di euro di fatturato
Generoso Chiaradonna
12.10.2022 06:00

È un volto noto della televisione italiana da molti anni. Negli ultimi mesi è stata protagonista delle cronache rosa. Ma Michelle Hunziker è anche un’imprenditrice di successo. Nel 2018 ha fondato insieme ad altri soci Goovi, un’azienda attiva nel settore del benessere. Il brand di cui la stessa Michelle Hunziker è testimonial propone tre linee di prodotti: per la cura della persona; integratori alimentari per il benessere della donna e prodotti per la cura della casa. Quest’anno supererà i 20 milioni di euro di fatturato.

Ieri sera Michelle Hunziker era ospite dell’AIF Ticino, l’Associazione delle imprese familiari. L’evento, durante il quale è stato presentato il percorso imprenditoriale di Hunziker nella fondazione e conduzione di Goovi (crasi che sta per Good Vibes, buone vibrazioni) si è tenuto presso l’Hotel The View Lugano a Paradiso. È stata l’occasione per incontrarla in vesti inedite e per capire come questa sua attività può stimolare la vena imprenditoriale delle donne. «Abbiamo appena compiuto quattro anni. Siamo piccoli, ma stiamo crescendo molto bene. Quest’anno chiuderemo con più di 20 milioni di euro di fatturato», ci dichiara Michelle Hunziker che sottolinea come l’obiettivo della sua società è quella di puntare - dopo aver consolidato il mercato italiano, sia con il canale fisico (farmacie e negozi specializzati), sia con quello online - all’internazionalizzazione. In Svizzera i prodotti Goovi si trovano nei grandi magazzini Manor.

Michelle Hunziker, da personaggio noto della TV a imprenditrice. Come mai questa decisione?
«In realtà questa trasformazione è nata da un’esigenza di condivisione. Con il brand Goovi voglio trasmettere il mio stile di vita improntato alla positività e al benessere. Mi sono resa conto che il mio pubblico poteva diventare una potenziale community dove poter trasmettere i valori che ho appreso da mia mamma nel mio paese natale che è la Svizzera, un luogo improntato alla sostenibilità. Inoltre, da quando ho incominciato a fare televisione, mi sono sempre posta non come rivale, ma alleata delle donne. L’associazione “Doppia difesa”, fondata con l’avvocato Giulia Bongiorno, si occupa di aiutare le donne vittime di violenza. Man mano che sono andata avanti in quella esperienza mi è venuta voglia di aiutare le donne anche con una grande comunicazione di amor proprio. Goovi, Good Vibes Company è nata con il mio mood di vita che è improntato alla positività. La vita, lo sappiamo, non è una passeggiata a ciel sereno per nessuno. Goovi è quindi sì un contenitore commerciale, ma anche una filosofia di vita».

Chi l’affianca in questa iniziativa imprenditoriale?
«Inizialmente ho cercato in Germania e in Svizzera. Tra le mie condizioni poste c’erano quelle di essere coinvolta anche dal punto di vista manageriale e non solo come testimonial. Ho trovato quello che cercavo in Artsana (prodotti Chicco, ndr) che è il mio socio al 75%. Tra le altre condizione poste, c’erano quelle di creare prodotti inclusivi, ovvero per tutte le tasche; naturali, non tossici ma non noiosi nel packaging; che avessero nomi in inglese ed autoironici. Che mi rispecchiassero, insomma.

Perché proprio prodotti di bellezza?
«Parto dal presupposto che per stare bene bisogna curarsi dentro e fuori. Alimentarsi bene, integrare con prodotti naturali; ridere e godere della vita».

La sua start-up è di successo. Immagino che l’attività imprenditoriale la occupi molto. In che misura può diventare un’impresa di famiglia?
 «Non saprei. Sono qui, ospite dell’AIF Ticino, per imparare da storie familiari di successo. Per ora sono azionista al 25% della mia società. Il brand può crescere di valore e puntiamo all’internazionalizzazione. In venticinque anni ho investito su me stessa e ora capitalizzo il mio essere Michelle Hunziker. Potrà diventare un’azienda familiare nella misura in cui le mie figlie entreranno nella governance. Ma ne dovrà passare di acqua sotto i ponti, visto che sono ancora molto piccole».

Quanto ha inciso nel successo di Goovi il fatto che lei è una persona nota?
«In questo caso tanto, non lo nascondo. Ci sono tanti brand nati come celebrity oriented che non ha nulla a che fare con il mondo degli influncer. Per ragioni anagrafiche quel mondo social è più lontano da me. Ripeto, mi sono costruita una community in precedenza e me la porto anche in questa esperienza imprenditoriale. Detto questo il mio obiettivo è rendere il brand indipendente il prima possibile e trovare un business model giusto anche per gli altri paesi».