Guerra in Ucraina

Ecco come la Russia recluta mercenari africani da mandare al fronte

Confrontato con un'importante mancanza di soldati, l'esercito di Mosca cerca di sopperirvi andando a cercare uomini fuori dai confini nazionali
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Red. Online
24.06.2024 09:09

Già a partire dal 2022 la Russia ha iniziato a reclutare mercenari africani da mandare a combattere al fronte ucraino. In queste ultime settimane, poi, probabilmente a causa delle continue perdite che registra l'esercito di Mosca, l'attività di reclutamento, sia in patria sia all'estero, sembrerebbe essere aumentata in maniera considerevole. Vediamo allora di analizzare questo fenomeno.

Bloomberg spiega innanzitutto come per far fronte alla carenza di soldati, la Russia stia cercando di obbligare migliaia di lavoratori immigrati e studenti stranieri a prestare servizio militare nell'esercito di Mosca minacciandoli di ritirar loro il permesso di soggiorno e di espellerli dal Paese.

Per convincerli ad arruolarsi nell'esercito viene inoltre promesso loro un abbondante compenso materiale. Secondo quanto sostiene il servizio segreto militare ucraino, spiega Watson, la Russia promette alle nuove reclute un premio una tantum di 2.000 dollari americani e uno stipendio mensile di 2.200 dollari che risulta molto superiore rispetto ai normali stipendi che si percepiscono nel Paese. Il contratto con l'esercito di Mosca prevede poi un'assicurazione malattia gratuita e il passaporto russo per coloro che si arruolano e per la loro famiglia. Ora, tali condizioni sono già molto appetitose per i circa 35.000 studenti africani che vivono in Russia, ma lo sono ancora di più per le persone che vivono in Africa. Ecco allora spiegato perché, secondo quanto sostengono i servizi segreti ucraini, il Cremlino sta intensificando le campagne di reclutamento in Ruanda, Burundi, Congo e Uganda.

Secondo Bloomberg, la Russia ha infatti fissato come obiettivo il reclutamento di 20.000 soldati per il suo «Corpo Africano». Tale formazione militare non è altro che il nuovo nome che il Ministero russo della Difesa ha attribuito al Gruppo Wagner. L'obiettivo ufficiale del «Corpo Africano» dovrebbe essere quello di difendere e favorire gli interessi militari ed economici della Russia in Burkina Faso, Libia, Mali, Repubblica Centrafricana e Niger. Tuttavia, oggi sembra che una parte, se non la totalità di questa formazione militare sia stata dirottata sul fronte ucraino per sopperire alle perdite subite dall'esercito di Mosca. A confermare l'ipotesi c'è il Ministero britannico della Difesa che, a fine maggio, ha dichiarato che unità di questo tipo erano state osservate nella regione di Voltchansk, a nord-est di Kharkiv. Esse sarebbero impegnate in prima linea assieme alle truppe d'assalto russe. L'unità identificata in occasione dell'offensiva su Kharkiv sarebbe stata composta da più di 2.000 uomini tra ufficiali e soldati e sarebbe stata direttamente dipendente dal Ministero russo della Difesa. Molti soldati di questa unità avrebbero poi già maturato esperienza tra le fila del Gruppo Wagner in Siria, Libia, Burkina Faso e Niger.

Gli analisti britannici sono certi che a partire dallo scorso aprile, il «Corpo Africano» sia stato esonerato dai suoi compiti in Africa per essere dirottato sul fronte ucraino. A confermare quanto sostengono nel Regno Unito ci sono le autorità di Kiev che sostengono che negli ultimi tempi tra i prigionieri di guerra catturati ci sono molti soldati di origine straniera, soprattutto africani e nepalesi.

Sul fenomeno si è espresso anche l'ex oligarca russo Mikhaïl Khodorkovski che ha definito l'impiego di mercenari africani nella guerra tra Russia e Ucraina una «forma moderna di schiavitù». 

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