Guerra

Ecco come l'Ucraina «inganna» i droni di Mosca rispedendoli in Russia e Bielorussia

Grazie alla tecnica informatica dello «spoofing», l'esercito di Kiev riesce a cambiare le coordinate GPS degli oggetti volanti senza pilota inviati per attaccare l'Ucraina rispedendoli al mittente
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Red. Online
04.12.2024 17:15

I droni che Mosca usa per attaccare l'Ucraina si stanno ritorcendo contro la Russia stessa. Letteralmente. Già, perché Kiev è riuscita a trovare una maniera per rispedire al mittente gli oggetti volanti senza pilota destinati a colpire sul proprio territorio. Putin è così costretto a difendersi dai suoi stessi attacchi.

Come spiegano Le Monde e Watson, i droni russi per raggiungere i propri obiettivi militari seguono segnali GPS. Finora, per neutralizzare gli attacchi sferrati servendosi di oggetti volanti senza pilota, l'esercito ucraino (e anche quello russo) si limitava a bloccare il segnale GPS in modo tale che i droni non sapessero più dove colpire. Adesso, però, le truppe di Kiev hanno escogitato una tecnica più ingegnosa che non solo protegge il territorio ucraino dagli attacchi russi, ma permette alla stessa Ucraina di colpire la Russia.

Tutto si basa sulla tecnica dello «spoofing» grazie a cui l'esercito ucraino cambia le coordinate dei droni russi fornendo loro nuovi obiettivi. Ecco allora che se un drone era inizialmente destinato a colpire Kiev, l'esercito ucraino modifica le coordinate GPS rispedendo il drone in Russia o in Bielorussia.

Tra il 24 e il 26 novembre, 43 droni russi Shahed avrebbero attraversato il confine con la Bielorussia secondo quanto sostiene il progetto bielorusso Hajun che raccoglie informazioni accessibili al pubblico all'interno del Paese. Altri droni sarebbero invece stati rimandati in Russia.

Un metodo con qualche effetto collaterale

Nonostante lo «spoofing» permetta all'Ucraina di proteggere il proprio territorio e, al contempo, attaccare il nemico con le sue stesse armi, questa tecnica informatica ha anche qualche effetto collaterale piuttosto curioso. All'inizio di novembre, infatti, alcuni abitanti di Kiev non riuscivano più a comandare un taxi con il proprio smartphone. Non solo, gli orologi degli stessi cellulari indicavano un orario sbagliato; a causa di ciò, diverse persone sono arrivate al lavoro in ritardo perché la sveglia del proprio dispositivo è suonata tardi. I telefonini di numerosi cittadini ucraini, poi, geolocalizzavano erroneamente i propri possessori in città russe quali Mosca o Belgorod.

Di fronte a questi inconvenienti, lo stato maggiore dell'esercito ucraino si è visto costretto a riconoscere che i sistemi di guerra informatica impiegati per respingere gli attacchi aerei russi potrebbero disturbare orologi e segnali GPS degli smartphones. Per questa ragione ha consigliato ai propri cittadini di disattivare l'orario automatico sui propri dispositivi elettronici.

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