Turismo

Ecco Ticinopass, «il passaporto delle montagne»

Presentato l'abbonamento stagionale per accedere in modo illimitato a tutte le stazioni sciistiche del cantone – Il direttore Luca Cortelazzi: «Il prodotto è destinato ai ticinesi e in particolare alle famiglie» – Il presidente Denis Vanbianchi: «Ora l’obiettivo è estendere l’offerta agli impianti estivi»
©Gabriele Putzu
Francesco Pellegrinelli
16.10.2024 20:45

Le aspettative, è inutile negarlo, sono alte. Anzi, altissime. Sia per i promotori dell’iniziativa che sperano di «valorizzare le nostre montagne», sia per gli utenti finali, che cercano un prodotto pratico oltre che economico. «Sicuramente il Ticinopass rappresenta una svolta per il turismo montano del cantone», ha esordito il presidente della neonata società Ticinopass, Denis Vanbianchi. «Se riusciremo a conquistare il pubblico, lo scopriremo solo nei prossimi mesi, condizioni nevose permettendo». Un’incognita che i promotori hanno dribblato concentrandosi sulle potenzialità del prodotto, a cominciare dal prezzo «vantaggioso».

Il giusto equilibrio

Per i ragazzi tra 6 e 17 anni, la carta che sostituisce tutti gli abbonamenti stagionali nelle rispettive stazioni sciistiche, costerà 299 franchi. Particolarmente vantaggiosa l’offerta dedicata alle famiglie: per due genitori con figli, indipendentemente dal numero, il costo totale sarà di 749 franchi.

«Abbiamo lavorato a lungo per trovare il giusto equilibrio tra attrattività economica e sostenibilità finanziaria. È il frutto di un lavoro certosino di squadra», ha spiegato Vanbianchi. Il quale ha sottolineato come «la carta rappresenti solo un primo passo verso l’unione delle nostre meravigliose montagne». A tendere, il progetto prevede infatti di coinvolgere anche gli impianti estivi. «Vogliamo ampliare l’offerta su tutte e quattro le stagioni», ha ribadito Vanbianchi.

Un progetto strategico

«Per noi è un progetto strategico importantissimo», gli ha fatto eco Juri Clericetti, direttore OTR Bellinzonese e Alto Ticino. «Non solo in quanto buona parte degli impianti coinvolti (vedi box a lato, ndr) si trovano sul nostro comprensorio, ma anche perché il ticinopass rappresenta un primo passo verso la destagionalizzazione degli impianti».

Musica del futuro apprezzata anche dal Cantone. Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia, ha infatti evidenziato che il ticinopass rappresenta «una risposta concreta alle sfide nella gestione degli impianti di risalita». Rizzi ha inoltre sottolineato che il progetto è il risultato di una chiara volontà parlamentare e di un lungo processo di collaborazione tra le principali stazioni sciistiche del Cantone. «Questo impegno è stato sostenuto attivamente dall’Ufficio per lo sviluppo economico».

L’investimento complessivo si aggira attorno a 1,8 milioni di franchi di cui la metà finanziati dal Cantone. Tra le condizioni poste dal Parlamento nel 2021 al momento dell’approvazione del credito per la manutenzione ordinaria degli impianti, figurava infatti l’invito a trovare maggiori sinergie tra i vari comprensori e a ragionare sulla necessità di destagionalizzare l’offerta, prolungandola oltre quella invernale, peraltro sempre più a rischio a causa del cambiamento climatico. «Le aspettative del Cantone sono alte», ha ribadito a questo proposito Rizzi ricordando che «si tratta di un banco di prova importante per tutto il settore. «Non basterà fare rete. Sarà importante ripensare l’offerta sulle quattro stagioni. È un potenziale su cui occorre continuare a lavorare».

«Il progetto si sta muovendo nella giusta direzione», ha osservato il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, intervenuto al termine della presentazione. Dal canto suo Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, ha definito il ticinopass «un’iniziativa strategica che supporta la crescita del turismo invernale». Secondo Trotta, il progetto si inserisce però in una visione più ampia di sviluppo sostenibile per le montagne del Ticino. Trotta si è quindi soffermato sul target del progetto destinato in primo luogo ai residenti, ma - soprattutto in vista dell’ampliamento dell’offerta - anche ai turisti provenienti dalla Lombardia e da oltre San Gottardo.

Ticino meta invernale

«Ora sarà importante comunicare bene le potenzialità del prodotto», ha detto infine il neodirettore di ticinopass, Paolo Cortelazzi. «Inizieremo dal consumatore ticinese, per andare poi oltre San Gottardo e oltre confine. Con questo prodotto vogliamo incentivare la frequentazione delle nostre montagne rendendole competitive non solo per i ticinesi ma anche per i turisti provenienti da tutta la Svizzera e dall’estero». Cortellazzi ha quindi sottolineato i vantaggi operativi di questa iniziativa. «Per la prima volta lavoriamo con un’economia di scala. Per la prima volta possiamo coordinare, sotto un’unica regia, marketing e vendita». E ciò nell’intento di fare del Ticino una meta turistica riconoscibile. «Un’iniziativa di questo tipo offre infatti la possibilità di unificare l’offerta turistica regionale, semplificando l’accesso a servizi e attività distribuiti in tutto il territorio, dalle stazioni sciistiche invernali agli impianti estivi», ha concluso Cortelazzi.