A unire Svizzera e Italia è l’imprenditorialità
«È da tempo che la piazza finanziaria luganese è cosciente che non può continuare a guardare lo specchio retrovisore. Il mondo sta cambiando e l’offerta dei servizi di gestione patrimoniale - sempre molto apprezzati e caratteristici della cultura finanziara elvetica - non può essere l’unica. Per questo diversificare, andando a servire in modo più ampio le esigenze delle famiglie, includendo anche la consulenza aziendale, è un modo per progredire e sviluppare competenze sul territorio». A parlare così è Gabriele Corte, direttore generale di Banca del Ceresio ed Executive board member di Ceresio Investors.
Planzer rileva Sifte Berti S.p.A
L’occasione è stata l’annuncio della vendita dell’azienda italiana Sifte Berti S.p.A, attiva nella logistica, al gruppo svizzero Planzer anch’esso leader nei trasporti e logistica di magazzino. In questa operazione di acquisizione Ceresio Investors ha agito in qualità di lead advisor finanziario e deal structuring della famiglia venditrice con il team di corporate advisory & Investment banking guidato da Alessandro Santini e composto da Pierfrancesco Ricciato, Giovanni Di Grandi, Vivia Marchi e Dario La Mantia.
«Sette anni fa abbiamo individuato nella consulenza corporate uno dei filoni di crescita e oggi sicuramente ci contraddistingue, con oltre 30 operazioni chiuse negli ultimi 5 anni. Nel caso di Planzer e Sifte Berti ci siamo trovati nella situazione di un’impresa svizzera che aveva la volontà di investire, per sue ragioni strategiche, in Italia, in particolare in Lombardia e Piemonte, e un’impresa italiana, ben posizionata nel suo mercato (trasporto e logistica tra l’altro per l’automotive, ndr) alla ricerca di un continuatore. La caratteristica interessante è che tutte e due sono imprese familiari», spiega Gabriele Corte che precisa come questa operazione «testimonia la nostra capacità di connettere i due mercati in cui operiamo come Gruppo, proponendoci come advisor capace di garantire un dialogo efficace in grado di generare valore in operazioni trasnazionali complesse come queste». In pratica - e qui c’è l’invito alla piazza finanziaria locale a sfruttare queste caratteristiche e la geografia a proprio vantaggio - «fungere da ponte culturale tra l’Italia e la Svizzera creando nel contempo valore in Ticino. «Il mercato italiano è difficile e spesso la stessa Italia, se non spiegata da chi la conosce, è vista con filtri errati. «Rimane - afferma Corte - tra le prime dieci economie mondiali e ha imprese che sono spesso PMI a conduzione familiare molto competitive e interessanti per gli investitori esteri». Svizzeri compresi.