Apple supera le attese nonostante l'iPhone e la Cina

Apple archivia il primo trimestre dell'esercizio fiscale con risultati sopra le attese degli analisti nonostante le vendite di iPhone siano risultate poco mosse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sotto le previsioni del mercato. Deludono anche le vendite in Cina, dove Cupertino risente della crescente concorrenza di Huawei e Xiaomi.
Dalla Cina arriva anche DeepSeek, la startup di intelligenza artificiale che ha fatto tremare la Silicon Valley e sollevato dubbi sul modello di business di big tech per la l'intelligenza artificiale. L'amministratore delegato di OpenAI Sam Altman ha minimizzato l'impatto del nuovo modello di IA di DeepSeek: «Hanno fatto un paio di cose buone, ma nel complesso è stata decisamente sopravvalutata. Questo è un modello che ha un livello di capacità che avevamo tempo fa», ha detto esortando il Congresso e la Casa Bianca a continuare a investire nell'infrastruttura fisica necessaria per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
OpenAI, intanto, sta lavorando a un nuovo round di raccolta fondi da 40 miliardi a una valutazione di 340 miliardi. Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, Softbank potrebbe investire fra i 15 e i 25 miliardi. OpenAI era valutata 157 miliardi lo scorso ottobre quando ha raccolto 6,6 miliardi.
Gli ultimi tre mesi del 2024 si sono chiusi per Apple con ricavi in aumento del 4% a 124,30 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 124,1 miliardi. L'utile è salito a 36,33 miliardi. I ricavi da iPhone sono risultati pari a 69,14 miliardi, meno dei 71,04 miliardi su cui scommetteva il mercato. In Cina i ricavi sono scesi dell'11% a 18,51 miliardi, sotto i 21,57 miliardi attesi dagli analisti.
«Questo è il nostro trimestre migliore di sempre», ha detto l'amministratore delegato Tim Cook. I risultati arrivano mentre su Apple aleggia l'ombra dei dazi di Donald Trump sulla Cina e sui produttori di semiconduttori di Taiwan. E lasciano gli investitori alla finestra, con i titoli che oscillano a Wall Street nelle contrattazioni after-hours.