Boris Collardi lascia Pictet, con numeri da record

Colpo di scena presso la banca privata ginevrina Pictet: Boris Collardi parte all’inizio del mese prossimo. L’ex direttore generale di Julius Bär sarà così rimasto presso l’istituto ginevrino solo poco più di tre anni. Oltre a questo annuncio, Pictet oggi pubblica il suo miglior risultato semestrale della storia.
«Dopo un’attenta riflessione e dopo aver consultato il consiglio dei soci, Boris Collardi ha deciso di dimettersi da socio e di lasciare Pictet con effetto dal primo settembre 2021», indica la banca in un comunicato odierno, senza precisare le ragioni della partenza.
«Pictet Wealth Management è in una posizione eccellente per garantire il suo successo a lungo termine e sono convinto che il gruppo continuerà a crescere», ha dichiarato Collardi, citato nella nota.
Elif Aktug e François Pictet entreranno nella banca come soci all’inizio del prossimo mese. Aktug sarà la prima donna nella storia di Pictet ad assumere questa posizione. Il comunicato non fa menzione dei futuri obiettivi professionali di Collardi.
Questi era stato ammonito in gennaio dall’autorità di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA) per la sua responsabilità, quand’era Ceo di Julius Bär, nelle carenze nella lotta contro il riciclaggio di denaro. Più precisamente, le rimostranze della FINMA riguardavano atti corruttivi in relazione con la compagnia statale venezuelana Petróleos de Venezuela (PDVSA) e la Federazione internazionale di calcio (FIFA) commessi tra il 2009 e il 2018.
Collardi aveva accettato l’ammonimento a gennaio e aveva espresso soddisfazione per il fatto che la FINMA avesse concluso il procedimento nei suoi confronti: «Accetto l’ammonimento. Questa decisione, e questo è l’essenziale, per me rappresenta una conclusione in questa vicenda».
La banca Pictet simultaneamente aveva «preso atto» della decisione dell’autorità di vigilanza. L’istituto finanziario aveva affermato di sostenere Collardi, che «gode della piena fiducia della banca».
Contattato dall’agenzia di stampa finanziaria AWP, un portavoce di Pictet ha sottolineato che la partenza di Collardi non è «in alcun modo legata all’ammonimento della FINMA» e che si tratta di una decisione personale.
Sempre sollecitato dall’AWP, il regolatore del mercato finanziario ha indicato di essere stato informato della partenza, ma non ha commentato l’informazione.
«Migliori risultati della storia»
Contemporaneamente all’annuncio a sorpresa della partenza di Collardi, Pictet ha pubblicato la sua performance finanziaria. Per i primi sei mesi dell’anno, la banca ha registrato «i migliori risultati semestrali della sua storia», ha riferito il socio senior Renaud de Planta, sottolineando che «i clienti ci hanno affidato un patrimonio netto record».
Gli attivi in gestione o in deposito sono infatti saliti a 690 miliardi di franchi alla fine di giugno, da confrontare con i 609 miliardi del 31 dicembre 2020.
I ricavi operativi sono saliti del 16% su base annua a 1,5 miliardi di franchi, quando simultaneamente le spese prima delle imposte sono aumentate del 7% a 1,1 miliardi di franchi. L’utile netto consolidato è più che raddoppiato (+142%) a 636 milioni, secondo risultati non certificati.
Nell’utile netto è incluso l’effetto straordinario della transazione di «sale and lease back» che Pictet ha completato nel primo trimestre con il suo edificio principale a Ginevra. I proventi di questa operazione consentiranno a Pictet di autofinanziare l’espansione della sua sede con la costruzione di un nuovo complesso di edifici nella città di Calvino entro il 2025.
L’utile operativo senza questo guadagno una tantum ha raggiunto i 464 milioni di franchi, con un aumento del 45% rispetto al primo semestre del 2020.