BSI accetta la condanna per il caso del fondo malese 1MDB

Condanna penale per il caso BSI-1MDB, lo scandalo che portò alla scomparsa della storica Banca della Svizzera italiana poi integrata nell’attuale EFG. Lo scorso 11 gennaio, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha infatti emanato un decreto d’accusa nei confronti di BSI SA (accettato) per responsabilità d’impresa in relazione ad atti di riciclaggio di denaro aggravato (art. 102 cpv. 2 CP in combinazione con l’art. 305bis n. 2 CP). Il decreto d’accusa prevede il pagamento di una multa di 4,5 milioni di franchi. L’istruzione condotta dal MPC ha permesso di appurare che, «tra agosto 2010 e giugno 2014, nell’esercizio della sua attività, la banca ha omesso di prendere tutte le misure organizzative ragionevoli ed indispensabili per impedire il reato di ripetuto riciclaggio di denaro aggravato commesso da alcuni collaboratori, in particolare da due consulenti attivi presso la sede di Singapore che si occupavano anche delle relazioni bancarie a Lugano legate al fondo sovrano malese 1MDB», si legge in una nota del Ministero pubblico della Confederazione da noi contatto. In data 22 gennaio 2024 due accusatrici private (due società di 1MDB) hanno interposto opposizione al predetto decreto d’accusa. L’incarto è ora alla Corte penale del Tribunale penale federale (TPF).
Ad aprile processo a Bellinzona
La condanna di BSI SA si iscrive in un più vasto contesto di procedure condotte dal MPC nei confronti di altre persone fisiche e giuridiche sempre in relazione al caso 1MDB. Il prossimo due aprile presso il Tribunale penale federale di Bellinzona prenderà avvio il processo a carico di un cittadino svizzero e saudita, nonché di un cittadino svizzero e britannico sempre nel contesto del caso 1MDB. L’accusa è di truffa per mestiere e di riciclaggio per mestiere. In ballo ci sono importi che sfiorano il miliardo di franchi.