Ticino

«Da cento anni lavoriamo per migliorare le terapie»

Miro Venturi, CEO della Sintetica di Mendrisio, parla dell’attività e dei progetti della società in occasione del centenario
L’innovazione è un aspetto importante per Sintetica, e viene effettuata in collaborazione con ospedali e medici.
Roberto Giannetti
12.11.2021 06:30

Sintetica compie cento anni, e quindi rappresenta un’azienda storica nel panorama industriale ticinese. Ci spiega qual è la vostra attività?

«Il cuore della nostra attività è l’innovazione delle terapie e dei farmaci nell’area dell’anestesia, della terapia del dolore e delle medicine cardiovascolari. I nostri prodotti vengono usasti nella pratica clinica dai medici anestesisti, nella medicina di emergenza e durante le operazioni chirurgiche. I nostri principi guida sono: innovare per migliorare e collaborare all’interno del nostro team e all’esterno con i medici, gli infermieri e il personale ospedaliero per massimizzare l’impatto delle nostre terapie. Inoltre, vogliamo essere responsabili, con una grande attenzione alla qualità e alla sicurezza dei farmaci che produciamo, perché hanno un impatto profondo e vanno usati nella maniera giusta. Per questo collaboriamo con i medici e gli ospedali».

Spesso in ambito aziendale si parla di una «mission», ossia di un obiettivo che supera la dimensione del semplice business. Qual è la vostra «mission» dopo un secolo di attività?

«Noi abbiamo una “mission” molto chiara: migliorare le terapie attraverso soluzioni innovative, partendo dall’esperienza dei medici, per rispondere ai bisogni dei pazienti. Questo in continuità con quello che la Sintetica ha fatto negli ultimi cento anni».

La vostra sede è a Mendrisio. Come mai questa location e quali sono i legami con il territorio?

«La società, che ora appartiene ad un fondo di private equity, è stata fondata a Chiasso, e poi col tempo si è spostata a Mendrisio, dove si trova il cuore della nostra produzione e dove abbiamo anche la ricerca e sviluppo e il quartier generale. La storia ci tiene legati a questo territorio. Le circa 200 persone che lavorano a Mendrisio sono di tante nazionalità diverse, e siamo anche sponsor di diverse attività nella regione. La nostra intenzione è quella di continuare ad essere presenti nella realtà locale, pur esportando i nostri prodotti in tutto il mondo».

Oggi si parla molto di innovazione. Quanto conta nella vostra azienda il settore della ricerca e sviluppo?

«Il settore della ricerca e sviluppo è molto importante per noi, perché prestiamo molta attenzione all’ascolto dei medici con i quali collaboriamo, e trasformiamo le loro osservazioni in veri e propri prodotti. Questa procedura ci porta a creare soluzioni molto utili: per esempio abbiamo ideato un gel oftalmico che serve a anestetizzare gli occhi, sulla base di un’idea portata da diversi medici coi i quali collaboriamo. Anche in futuro questo settore continuerà ad essere al centro della nostra attività».

Quante persone impiegate in Ticino e quali sono i vostri progetti futuri nel nostro cantone?

«In Ticino impieghiamo circa 200 persone (di cui circa il 70% frontalieri), e in futuro vogliamo puntare sulla produzione ad altissima qualità in Svizzera, aumentando il nostro network di collaborazioni locali, che in questo momento comprende l’Università della Svizzera italiana e l’Ente ospedaliero cantonale. Contiamo di approfondire i contatti con altri importanti istituzioni della nostra regione».

Voi oggi festeggiate il secolo di esistenza e avete organizzato una conferenza con la presenza di autorevoli esperti sul tema «Le molecole della vita». Come mai questa scelta, e quali altri programmi avete per la ricorrenza?

«La scelta è fondamentalmente quella di porre il focus sull’importanza della ricerca e sviluppo nella nostra azienda, mantenendo alto il livello grazie alla lunga storia della ditta, confermando la nostra missione, che rimane fondamentalmente quella di portare avanti l’approccio di miglioramento costante delle terapie. Nella mattinata abbiamo in programma una competizione tra startup attive nel nostro settore, che prevede un premio all’innovazione per il vincitore, mentre nel pomeriggio abbiamo organizzato un simposio scientifico con personalità di rilievo a livello internazionale, che parleranno di ricerca e sviluppo nella farmaceutica. Infine, in serata avremo una cena di gala. E annunceremo anche un nuovo brand dell’azienda, che sottolineerà l’obiettivo di rafforzare la nostra missione di migliorare le terapie, che costituisce il ponte fra il nostro passato e il nostro futuro».