.

Débacle anche per il Bitcoin

.
Ats
07.04.2025 10:27

Come da previsioni la settimana si apre con un nuovo tonfo sui mercati mondiali dall'annuncio dei dazi di Donald Trump di mercoledì scorso e dalla conseguente risposta della Cina.

La tempesta è partita da oriente, con Shanghai in calo di quasi il 4,5% in apertura e di oltre il 7,3% in chiusura, Hong Kong in ribasso del 12% e Tokyo di oltre il 7,8% in chiusura, mentre Shenzhen ha lasciato sul campo oltre il 10% e Seul (-6%) ha registrato la peggiore seduta dall'agosto del 2024.

Il contraccolpo è arrivato subito in Europa: Londra e Parigi perdono ora il 6,5% Francoforte il 6,0, Zurigo il 5,7%, con i future Usa in forte ribasso (Dow Jones -3,2%, Nasdaq -4,0% a fronte di variazioni inferiori all'1% nella norma).

Le vendite hanno poi riguardato anche il greggio , con il petrolio Usa sotto i 60 dollari al barile (Wti - 3,57% a 59,78 dollari) e il Brent in calo del 3,42% a 63,34 dollari al barile. Positivo l'oro (+0,34% a 3044,45 dollari l'oncia), bene di rifugio insieme al Bund tedesco, il cui rendimento in calo di 10 punti base al 2,47%. Débacle anche per il Bitcoin (-8,76% a 76'220,78 dollari), che si è mangiato in poche ore tutto il guadagno accumulato con i precedenti annunci del presidente Usa Donald Trump.

In questo quadro si rafforza l'euro sul dollaro a quasi 1,1 dollari, mentre la sterlina scende a quasi 1,29 dollari. Da parte sua il franco si è rafforzato sia sul dollaro (+1,0% a 0,85 franchi) che sull'euro (+0,8% a 0,94 franchi).

Da Bill Ackman a Stanley Druckenmiller, gli investitori accusano Trump del disastro sui dazi, che potrebbe rallentare l'economia soffiando sul fuoco dell'inflazione. La speranza ora è che intervenga il governatore della Federal Reserve Jerome Powell abbassando i tassi, ma quest'ultimo ha già detto di non avere fretta.