Generali: utile netto 1.744 milioni di euro, dividendo 1,47 euro

Il gruppo assicurativo Generali ha registrato nel 2020 un utile operativo di 1.744 milioni di euro (-34,7%) a causa di one-off e svalutazioni sugli investimenti, e un risultato operativo di 5.208 milioni (+0,3%) che si conferma, per il secondo anno consecutivo il migliore di sempre, malgrado un impatto negativo del coronavirus di 123 milioni.
All’assemblea verrà proposto un dividendo di 1,47 euro per azione, da pagare in due tranche rispettivamente di 1,01 e 0,46 euro. La seconda parte compensa la tranche di uguale ammontare che il gruppo assicurativo non ha potuto pagare l’anno passato per lo stop dell’Ivass.
La crescita del risultato operativo dei segmenti Danni e Asset Management, grazie anche al contributo delle recenti acquisizioni, e del segmento Holding e altre attività ha più che compensato il minor contributo del segmento Vita, dovuto principalmente alla prosecuzione dell’accelerazione degli accantonamenti relativi alle garanzie verso gli assicurati in Svizzera.
L’utile netto ha risentito per 332 milioni dalla operazione di liability management, dal contributo per il Fondo Straordinario Internazionale per il coronavirus e dalle dismissioni, nonché di 287 milioni di svalutazioni sugli investimenti, principalmente nel primo semestre. L’utile netto normalizzato è pari a 1.926 milioni (-12,1%).
I premi lordi ammontano a 70.704 milioni (+0,5%), grazie al contributo del segmento Vita. Stabili, a termini omogenei, i premi del segmento Danni. In linea con gli obiettivi della strategia ‘Generali 2021’, 16,9 miliardi dei premi totali sono costituiti da prodotti a valenza sociale e ambientale (+11,2%). La raccolta netta Vita è pari a 12,1 miliardi (-10,5%).
Gli Asset Under Management sono pari a 664 miliardi (+5,4%). Il patrimonio netto si attesta a 30.029 milioni (+5,9%) e il Roe al 7,7% (-4,7 punti percentuali). Il Gruppo Generali ha confermato un’eccellente posizione di capitale con il Solvency Ratio stabile a 224%.
Per quanto riguarda il dividendo la prima tranche, che verrà pagata a partire dal 26 maggio, rappresenta il pay-out ordinario dall’utile 2020. La seconda tranche, invece, relativa alla parte del dividendo 2019 che non è stata non distribuita, sarà pagabile a partire da ottobre 2021 ma sarà soggetta alla verifica da parte del Cda dell’insussistenza di disposizioni o raccomandazioni di vigilanza. La cedola proposta comporta un’erogazione massima complessiva di 2.315 milioni.