Economia

Hilti: redditività stabile nel 2024 nonostante un contesto difficile

La multinazionale con sede nel Liechtenstein - che produce attrezzi e componenti per l'edilizia, in particolare nel campo della demolizione e dell'ancoraggio - ha realizzato un utile operativo di 769 milioni di franchi (770 mio nel 2023) e un profitto netto di 561 milioni (560 milioni)
©Eddy Risch
Ats
14.03.2025 16:12

Redditività sostanzialmente stabile nel 2024 per Hilti: la multinazionale con sede nel Liechtenstein - che produce attrezzi e componenti per l'edilizia, in particolare nel campo della demolizione e dell'ancoraggio - ha realizzato un utile operativo di 769 milioni di franchi (770 mio nel 2023) e un profitto netto di 561 milioni (560 milioni).

I ricavi - dato già peraltro comunicato in gennaio - sono scesi dell'1,4%, raggiungendo 6,4 miliardi di franchi, a causa di un forte effetto valutario negativo e alla debolezza del mercato delle costruzioni in Europea, ha indicato oggi l'impresa. Quanto agli investimenti in ricerca e sviluppo, essi sono aumentati del 2,6%, a 466 milioni di franchi.

Per l'esercizio in corso, la dirigenza prevede che il contesto di mercato per l'industria delle costruzioni sarà simile a quello del 2024. Nel complesso mantiene la previsione di una crescita del fatturato in valuta locale a una sola cifra. Secondo Hilti, l'incertezza dei mercati persisterà e il franco svizzero continuerà ad essere forte.

Ben conosciuto anche dal grande pubblico per i suoi famosi trapani dalla custodia rossa, il gruppo Hilti è un'entità oggi presente in oltre 120 Paesi che ha avuto origine nel 1941 in un'autorimessa di Schaan (FL) su iniziativa di due fratelli, Martin e Eugen Hilti. La società appartiene a un trust della famiglia Hilti; fra il 1986 e il 2003 è stata anche quotata in borsa, ma ha poi ripiegato sulla proprietà privata in modo da poter meglio assicurare la continuità a lungo termine dell'azienda. L'organico comprende oggigiorno oltre 34'000 dipendenti.