Redditi elevati

I ricchi risparmiano centinaia di migliaia di franchi all'anno con il secondo pilastro

Emerge dai dati di Berna, Zugo e Ginevra: secondo Marius Brühlhart, professore di economia all'Università di Losanna, i versamenti volontari alle casse pensioni andrebbero limitati perché l'attuale sistema indebolisce la progressione fiscale
©Gabriele Putzu
Ats
12.01.2025 13:08

Le persone ad alto reddito in Svizzera risparmiano centinaia di migliaia di franchi ogni anno con i riscatti del secondo pilastro che deducono dalle imposte sul reddito. Lo afferma la SonntagsZeitung sulla base dei nuovi dati fiscali di Berna, Zugo e Ginevra che, per la prima volta, quantificano i risparmi fiscali per i redditi elevati.

Secondo Marius Brühlhart, professore di economia all'Università di Losanna, i versamenti volontari alle casse pensioni andrebbero limitati perché l'attuale sistema indebolisce la progressione fiscale poiché le persone più ricche beneficiano in modo sproporzionato dei vantaggi fiscali e porta a perdite fiscali che devono pagare gli altri.

Grazie ai riscatti della cassa pensione, chi versa volontariamente somme nel II pilastro può dedurre l'equivalente dal reddito imponibile. Al momento del pensionamento chi ritira il capitale versa un'imposta una tantum nettamente inferiore a quella sul reddito. In questo modo i ricchi risparmiano un milione o più di tasse, scrive il domenicale.

Risparmi milionari sulle imposte sul reddito

La SonntagsZeitung cita come esempio i dati fiscali di Zugo: nel 2022, una persona residente nel cantone ha prelevato 7,5 milioni di franchi in capitale pensionistico sui quali ha dovuto pagare in totale il 6,7% di imposte comunali, cantonali e federali, ovvero circa mezzo milione di franchi. Se avesse pagato l'imposta sul reddito avrebbe dovuto versare negli anni 1,5-2 milioni di franchi, quindi tre o quattro volte tanto anche nel paradiso fiscale di Zugo.

Nei cantoni con imposizione più elevata, come Berna e Ginevra, la scelta di versare denaro nella cassa pensione è ancora più diffusa poiché il risparmio fiscale risulta maggiore. Nei dati dell'amministrazione fiscale del cantone Berna spiccano i riacquisti nelle casse pensioni delle 160 coppie sposate che si trovano nella fascia di reddito più alta, quella dai 750'000 franchi in su. Il 28% di queste coppie benestanti ha versato volontariamente denaro nel proprio II pilastro nel 2021 una media di 517'000 franchi. Deducendo l'importo dal loro reddito imponibile hanno risparmiato in media 154'000 franchi di tasse quell'anno.

Tra le 300 coppie bernesi con un reddito imponibile compreso tra 400'000 e 500'000 franchi, la percentuale di coloro che hanno versato volontariamente denaro nella cassa pensione è ancora più alta: nel 2021 oltre un terzo ha versato in media 150'000 franchi.

Le coppie sposate con redditi medi e bassi beneficiano invece poco o niente degli sgravi fiscali. Delle 16'000 coppie sposate con un reddito compreso tra 100'000 e 125'000 franchi solo l'8% ha versato un contributo esente da imposte nel II pilastro di 24'000 franchi in media. Fra quelle con redditi ancora più bassi, solo il 4% ha proceduto a versamenti.

La legge consente di versare nel II pilastro fino a 9 milioni di franchi nell'arco della vita lavorativa, ha precisato l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) al giornale. Grazie agli interessi e agli interessi composti, i lavoratori con un reddito elevato possono accumulare un capitale pensionistico di 10-15 milioni.

Turismo fiscale dei ricchi

L'entità del risparmio fiscale che si ottiene con i riscatti delle casse pensioni dipende dal luogo in cui si vive quando si ritira il capitale. La maggior parte dei cantoni e dei comuni ha imposte sul prelievo di capitale molto basse rispetto a quelle sul reddito, ma ci sono comunque delle differenze. Ad esempio una persona single nel comune grigionese di Laax paga solo il 5% di imposte federali, cantonali e comunali se ritira 10 milioni di capitale del fondo pensione, vale a dire 500'000 franchi. Se avesse pagato le imposte sul reddito sull'arco di dieci anni nello stesso comune avrebbe dovuto versare un minimo di 2,5 milioni, cioè cinque volte tanto.

Il cantone Zurigo, invece, è considerato "l'inferno fiscale della Svizzera per i grandi prelievi di capitale", afferma la SonntagsZeitung. In molti comuni zurighesi si paga circa il 25%, cioè 2,5 milioni, sul prelievo di 10 milioni di franchi di capitale, cinque volte di più rispetto a Laax. Gli esperti fiscali affermano che negli ultimi anni si è sviluppato un vero e proprio turismo di ottimizzazione fiscale tra i potenziali pensionati in Svizzera, secondo il domenicale.

Limitare i riscatti del II pilastro

L'economista Marius Brülhart, intervistato dal giornale ha ricordato che il II pilastro è uno strumento pensato per garantire la sicurezza finanziaria durante la vecchiaia a complemento dell'AVS, che copre solo i bisogni primari. Alla luce dei nuovi dati fiscali riportati dalla SonntagsZeitung, sorge comunque spontaneo chiedersi se i versamenti effettuati da chi ha redditi elevati sono effettivamente un sistema di previdenza o di ottimizzazione fiscale.

Interrogato in merito alla proposta della "ministra" delle finanze Keller-Sutter di tassare maggiormente i prelievi del secondo e terzo pilastro, Brülhart riterrebbe più sensato limitare i privilegi fiscali del secondo pilastro visto che i riscatti delle casse pensione riguardano importi molto più elevati. La classe media risparmia su piccola scala con il terzo pilastro, mentre un piccolo gruppo di ricchi risparmia su larga scala con riacquisti del secondo pilastro, riassume il professore.

Al momento, la regola generale è che il primo e il secondo pilastro insieme dovrebbero coprire circa il 60% del reddito prima della pensione. "Ha davvero senso applicare questa regola a un salario di 700'000 franchi come a un salario di 70'000?", si chiede in conclusione Brülhart.